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Cambiamento dal cordoglio a un buon giornoLa Torre di Guardia 1971 | 1° settembre
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20 Frattanto la finale preparazione dei sudditi del Re deve compiersi secondo il proposito di Geova per questo “tempo della fine”. Questo è indicato da Ester 10:1: “E il re Assuero imponeva lavori forzati al paese e alle isole del mare”. Quale benedetto privilegio è oggi che quelle “altre pecore” del Messia adempiano con tutto il cuore e con lealtà il moderno mandato di servizio! Fanno questo cooperando per il loro beneficio eterno con quelli che prendono la direttiva in questa “vigorosa opera” com’è promossa da quegli unti cristiani prefigurati da Mardocheo. “Poiché Mardocheo il Giudeo fu secondo al re Assuero e fu grande fra i Giudei e approvato dalla moltitudine dei suoi fratelli, operando per il bene del suo popolo e parlando per la pace a tutta la sua progenie”. — Est. 10:2, 3.
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Lo schiavo che non perdonòLa Torre di Guardia 1971 | 1° settembre
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Lo schiavo che non perdonò
Articolo specialmente preparato perché i genitori lo leggano con i loro figli
QUALCUNO ti ha mai fatto qualche torto? Ti fece male o ti disse qualche cosa di scortese? Ti dispiacque, non è vero?
Quando accade qualche cosa di simile, dovresti trattare l’altra persona nello stesso modo in cui ha trattato te? Che ne pensi?
Se qualcuno fa loro del male molti ricambiano subito il male. Ma Gesù disse che questo non è bene. Egli insegnò che dovremmo perdonare quelli che ci fanno del male.
Ma che dire se una persona è sgarbata o scortese verso di noi molte volte? Quante volte lo dovremmo perdonare? Questo è ciò che un giorno l’apostolo Pietro volle sapere. Chiese dunque al grande Insegnante: ‘Lo devo perdonare fino a sette volte?’
Gesù non disse a Pietro che sette volte sarebbero state tante. Disse: ‘Lo devi perdonare settantasette volte’, se la persona ha peccato contro di te tante volte.
È un gran numero di volte in cui perdonare qualcuno! Non ricordiamo nemmeno tanti torti o cose cattive che ci siano state fatte, non è vero? E questo è ciò che Gesù mostrava. Dovremmo perdonare altri ripetute volte. Non dovremmo cercar di ricordare il numero di torti che altri ci facciano. Se chiedono perdono, li dovremmo perdonare.
Gesù volle mostrare ai suoi discepoli che è importantissimo perdonare. Dopo aver risposto dunque alla domanda di Pietro, egli fece ai suoi discepoli un racconto. Lo vuoi udire?
C’era una volta un re. Era un re buono. Mostrava molta benignità. Prestava perfino denaro ai suoi schiavi quando avevano bisogno d’aiuto.
Ma venne il giorno in cui il re volle riavere il suo denaro. Chiamò dunque i suoi schiavi che gli dovevano del denaro, e chiese loro di restituirglielo. Ebbene, fu introdotto un uomo che doveva al re sessanta milioni di pezzi di moneta! Questa è una grande quantità di denaro. È più denaro di quanto io non abbia avuto in tutta la mia vita.
Lo schiavo aveva speso il denaro del re e non aveva nulla per restituirlo. Il re diede dunque ordini perché questo schiavo fosse venduto. Il re disse anche di vendere la moglie dello schiavo e i suoi figli e tutto ciò che lo schiavo possedeva. Quindi con il denaro che avrebbe ricevuto
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