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    Servizio del Regno 1978 | Novembre
    • Lettera della Filiale

      Cari proclamatori del Regno,

      Noi della Betel siamo stati veramente felici di assistere a uno dei due Congressi Internazionali “Fede Vittoriosa” tenuti in Italia. È stato molto incoraggiante esservi presenti con tanti di voi, amici vecchi e nuovi, venuti da luoghi lontani e vicini.

      I congressi ci hanno provveduto molte cose su cui riflettere, non è vero? Il servizio di campo del venerdì mattina fu pure rallegrante. In realtà, “a chiunque è stato dato molto, sarà richiesto molto; e a colui al quale è stato affidato molto, sarà richiesto più del solito”, e perciò fu molto appropriato che i discorsi delle sessioni della mattina e del pomeriggio di un’intera giornata fossero dedicati alla considerazione dei bisogni degli anziani. — Luca 12:48.

      Specie gli anziani apprezzarono il benigno ammonimento di continuare ad esaminarsi in quanto all’atteggiamento che mostrano verso il loro incarico, la loro spiritualità e l’esempio che danno nell’opera di evangelizzazione, le questioni relative alla morale e la fermezza per i giusti principi. Uno di loro disse: “Il programma di mercoledì è stato per me. Ora comprendo come svolgere tutti i miei compiti ed essere equilibrato quale persona e capofamiglia”.

      Non foste voi incoraggiati apprendendo che l’anno scorso in Italia furono battezzate 5.429 persone e ogni mese furono tenuti 45.628 studi? Siamo lieti di avere questi nuovi in mezzo a noi. Benché ci fosse rammentato che tutti possiamo prendere parte nell’aiutarli, possiamo subito vedere la grande responsabilità che gli anziani hanno in questo campo dove possono mostrare genuina cura e interesse per il gregge.

      Ci fu ricordato che con la loro ‘capacità d’insegnare’, gli anziani devono aiutare i conservi cristiani a partecipare con efficacia a questa attività essenziale. Sia consentito a noi tutti di rispecchiare tali eccellenti consigli e di divenire “operatori della parola”. — Giac. 1:22-25.

      Vostri fratelli

      FILIALE DI ROMA

  • “Tutto il giorno per certo ti benedirò”
    Servizio del Regno 1978 | Novembre
    • “Tutto il giorno per certo ti benedirò”

      1 Sia dentro la congregazione cristiana che fuori, le persone hanno bisogno di incoraggiamento spirituale. Ne hanno bisogno i componenti della famiglia. Ne hanno bisogno i fratelli e le sorelle anziani e quelli che sono nuovi nella verità. Ne hanno bisogno quelli che sono depressi e che vanno incontro ad altri problemi. (1 Tess. 5:14, 15) Potete mostrar di essere per molti di loro una benedizione. Come? Cogliendo le opportunità per parlare loro di cose spirituali.

      2 In Salmo 145:2 il re Davide disse a Geova: “Tutto il giorno per certo ti benedirò”. Quale ristoro dovette essere questo per altri dalla mente spirituale che si associavano con Davide. Davide riscontrò di avere molte cose da dire, perché come osserva il versetto tre di questo Salmo: “Geova è grande e da lodare assai, e la sua grandezza è imperscrutabile”.

      3 Come si acquista tale apprezzamento di cuore per Geova? Salmo 145:5 risponde allorché Davide dichiara: “Del glorioso splendore della tua dignità e delle cose delle tue meravigliose opere farò per certo la mia occupazione”. Sì, per essere spronati a lodare Geova “tutto il giorno”, bisogna prendere il tempo di meditare sulle opere della creazione di Geova. Trovando il tempo di studiare le “meravigliose opere” di Geova del passato, descritte nella Bibbia, anche noi aumenteremo il nostro apprezzamento di cuore. Includendo costantemente espressioni di lode nelle nostre preghiere a Geova renderemo il nostro cuore ancor più sensibile verso di lui. Comunque, bisogna stare attenti a non permettere che attività che consumano tempo o quelle che potrebbero mettere in pericolo la nostra spiritualità, come il guardare eccessivamente la televisione, ci siano di ostacolo. È bene ricordare che le cose di cui parliamo ben riflettono ciò che abbiamo nel cuore. Se acquistiamo buona energia spirituale, questa ci renderà ovviamente una benedizione per altri. — Luca 6:45.

      4 Mentre cresce il nostro apprezzamento per le meravigliose qualità di Geova, inclusa la sua bontà, ci troveremo a ‘gorgogliare’ riguardo a lui, secondo Salmo 145:7. Nessuno dovrà spingerci a parlare di cose spirituali a quelli che sono dentro o fuori della congregazione cristiana. Loderemo Geova in ogni occasione appropriata perché il nostro cuore sarà pieno di sentimenti profondamente radicati in quanto a Geova, data la conoscenza e l’apprezzamento che avremo di lui e del suo Figlio. — Col. 2:6, 7.

      BENEFICI

      5 Se siamo generosi nell’esprimerci alla lode di Geova, che cosa ne deriverà? Quelli della nostra famiglia ne saranno incoraggiati e rafforzati. Altri fratelli e sorelle ai quali parliamo saranno incitati “all’amore e alle opere eccellenti”. (Ebr. 10:24, 25) Quelli fuori della congregazione cristiana ai quali avremo dato testimonianza potranno essere spronati a ‘guardare con speranza’ a Geova, grazie alla fede che acquisteranno in lui. (Sal. 145:15) Tutti quelli che ascoltano potranno dunque essere protetti dalla frustrazione causata da problemi economici, insane attività ricreative e altre pressioni che possono indebolire la nostra fede e indurci a perdere di vista la nostra relazione con Geova. — Prov. 18:10.

      6 Nell’ambito familiare i genitori che parlano regolarmente di cose spirituali con i loro figli li aiuteranno a imparare ad amare Geova. Soddisfacendo i bisogni spirituali di altri nella congregazione, parlando “in maniera consolante alle anime depresse”, recheremo beneficio ai nostri fratelli cristiani. E dovremmo cercare le opportunità per dare testimonianza in ogni occasione, conversando con le persone intorno a Geova e alle sue promesse, in modo da recare beneficio a molti altri nel campo.

      7 Chi ha molto apprezzamento per Geova cerca le opportunità di ‘benedirlo’, Egli ha in cuore qualcosa che vuole annunciare. (Sal. 40:8-10) Noi siamo riccamente benedetti e in grado di benedire altri quando diveniamo servitori che, come il re Davide, desiderano benedire Geova “tutto il giorno”.

  • Partecipiamo alle gioie della predicazione di casa in casa
    Servizio del Regno 1978 | Novembre
    • Partecipiamo alle gioie della predicazione di casa in casa

      1 Con quale metodo di predicazione venisti per la prima volta a contatto con la verità? Ti capitò di vedere un’assemblea? Fu per mezzo della radio o della stampa? I tuoi genitori, parenti o amici ti parlarono per la prima volta della buona notizia? O fu per mezzo della predicazione di casa in casa di un testimone di Geova? Senza dubbio molti di noi diranno: “Per mezzo di un Testimone che venne a casa mia”.

      2 Gesù, gli apostoli e i primi discepoli, tutti presero l’iniziativa di portare la buona notizia alle persone andando alle loro case. (Matt. 24:14) E da più di 50 anni, il popolo di Geova compie sforzi simili. Dato il loro desiderio di raggiungere tutti, hanno trascorso centinaia di milioni di ore visitando le persone nelle loro case. Gli ottimi risultati conseguiti nel corso degli anni attestano la saggezza di questo metodo di predicazione. — Matt. 11:19

      3 La Costituzione della Repubblica Italiana sostiene la legalità di questo metodo quando, all’articolo 19, dice: “Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume”.

      4 Gran parte della vita la persona la trascorre nella casa o nei suoi dintorni. Non è forse vero che in casa la persona può ascoltare più prontamente ciò che avete da dire, dal momento che è libera dalle distrazioni del lavoro? Parlando a singole persone o a gruppi familiari nell’opera di casa in casa, spesso possiamo prestare più assistenza personale rispondendo alle loro domande e alle loro obiezioni. Questo permette di tornare a visitarli e di tenere studi biblici.

      5 Non disse Gesù: “Fate discepoli delle persone di tutte le nazioni”? (Matt. 28:19) La nostra testimonianza di casa in casa non solo mostra che siamo ubbidienti e abbiamo amore verso Dio e il prossimo, ma mostra anche che il nostro amore non è parziale, perché visitiamo tutti nella nostra zona.

      6 Forse qualcuno pensa che il servizio di casa in casa non sia messo tanto in risalto perché i territori sono già percorsi così bene. È vero che in molti luoghi i territori sono lavorati regolarmente con le riviste e altra letteratura. Ma abbiamo preso contatto con ogni individuo possibile il cui cuore e la cui mente potranno riempirsi delle verità della Bibbia? Riguardo a una donna a cui Paolo testimoniò il racconto dice: “Geova aprì il suo cuore perché prestasse attenzione alle cose che eran dette da Paolo”. — Atti 16:14.

      7 Durante il mese di novembre, come sarà eccellente offrire le Notizie del Regno N. 26 “Sollievo dalle afflizioni: è possibile?” e un libro tascabile, partecipando alla predicazione di casa in casa.

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