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  • g84 22/4 pp. 12-15
  • Fino a che punto gli scherzi sono divertenti?

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  • Fino a che punto gli scherzi sono divertenti?
  • Svegliatevi! 1984
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  • Vedi anche
  • Quando le cose finiscono male
  • Perché alcuni fanno scherzi?
  • Possiamo migliorare il nostro punto di vista?
  • Tutti gli scherzi sono un innocuo divertimento?
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1956
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Altro
Svegliatevi! 1984
g84 22/4 pp. 12-15

Fino a che punto gli scherzi sono divertenti?

UN OPERAIO stava facendo il suo lavoro, sospeso nel vuoto fuori della finestra di un albergo, all’undicesimo piano. Naturalmente, era ben assicurato all’imbraca. Gridò a un amico che si trovava nell’albergo di venire nella stanza dove poteva vederlo. L’amico entrò nella stanza e, quando guardò fuori della finestra, vide uno spettacolo agghiacciante. L’imbraca si slacciò e con un urlo l’uomo scomparve ai suoi occhi.

Una spaventosa tragedia? No, uno scherzo. Proprio sotto il punto dove l’uomo era sospeso c’era un’ampia sporgenza e vi erano stati messi dei cuscini affinché egli potesse “cadere” sulla sporgenza senza farsi male. Divertente? Non per colui che pensò di avere appena visto qualcuno precipitare dall’undicesimo piano uccidendosi.

Un sabato mattina un uomo tornò nell’officina meccanica dove lavorava per riporre gli arnesi. Quel pomeriggio sarebbe andato a un matrimonio quindi indossava il suo abito migliore. I compagni di lavoro sapevano che sarebbe arrivato. Così, per ridere, lo attesero e lo gettarono vestito nella doccia. Un altro scherzo, ma fu divertente? Non per l’uomo il cui vestito venne rovinato.

La Bibbia parla degli scherzi. Infatti dice: “Proprio come un pazzo che tira dardi infuocati, frecce e morte, così è l’uomo che ha imbrogliato il suo prossimo e ha detto: ‘Non mi divertivo io?’” (Proverbi 26:18, 19) Eppure gli scherzi non sono rari, neanche fra i cristiani. Perché? Perché forse alcuni pensano che fanno ridere e rendono un po’ più allegra la vita. La pensate così? In tal caso, considerate alcuni fatti veramente accaduti osservandoli dal punto di vista della vittima.

Quando le cose finiscono male

Non molto tempo fa in un cinema a luci spente qualcuno gridò per scherzo “Al fuoco!” Ci fu il panico e un fuggi fuggi generale. Cinque persone morirono e cinquanta rimasero ferite.

Una mattina un giovane marito andò a lavorare, ma la ditta era chiusa a causa del cattivo tempo per cui tornò a casa. La moglie era nella doccia quando sentì qualcuno entrare. Sospettando si trattasse di un ladro, si avvolse in un asciugamano, prese una pistola e andò a vedere. Il marito, volendo farle uno scherzo, si nascose. Quando la donna si avvicinò egli balzò fuori gridando: “Bu!” La moglie atterrita gli sparò, uccidendolo.

È vero che non tutti gli scherzi finiscono in tragedia. Ma qualsiasi scherzo può finire male, come scoprì Federico. Egli intendeva prendere a prestito una piccola moto per andare in vacanza, per cui dovette apportare una modifica alla sua patente di guida, e a tal fine dovette fare un esame di teoria e uno di pratica. Dopo di che attese i risultati. Ricevette subito una lettera che gli diceva in termini bruschi e poco lusinghieri che non aveva superato l’esame.

Federico si sentì demoralizzato. Si era impegnato a fondo e ora i suoi progetti per le vacanze erano in parte rovinati. Era anche deluso, perché sapeva di aver fatto molto bene gli esami. Ed era irritato con le autorità per quella lettera così scortese. Più tardi un intimo amico, vedendolo avvilito, rivelò che la lettera era falsa. L’aveva scritta lui stesso! Pensava che Federico avrebbe capito subito che si trattava di uno scherzo. Ma Federico non l’aveva capito. Anzi, si era sentito frustrato e non si era divertito affatto.

Rinaldo fu vittima di un altro scherzo. Una domenica mattina ricevette una telefonata con cui era invitato a pronunciare un discorso in una chiesa del posto. Gli diedero il tempo di pensarci, così egli modificò il suo programma, parlò della cosa con altri e si preparò su ciò che doveva dire. Quando telefonò per dire che accettava, seppe che si era trattato di uno scherzo, fattogli da qualcuno che non conosceva neppure, dato che era nuovo della zona.

Come reagì Rinaldo? “Ero irritato per avere sprecato tempo ed energie”, disse. “A mio avviso quello ‘scherzo’ era stato un gesto irresponsabile e poco gentile. Mi sentivo anche in imbarazzo per avere sciupato il tempo di altri per una cosa immaginaria. E decisi che in futuro sarei stato molto attento quando avessi avuto a che fare con quel tipo”.

Vuol dire questo che Federico e Rinaldo si prendono troppo sul serio o che non sanno stare allo scherzo? Che ne pensate? Vi piace essere ingannati? Una persona molto occupata dovrebbe prendere la cosa alla leggera quando il suo tempo e quello di altri viene sprecato in maniera irresponsabile? Riuscite a vederci qualcosa di comico nel fatto d’essere depressi e delusi, anche se solo per poche ore? O che dire se qualche vostro parente fosse stato ucciso o ferito in quel fuggi fuggi nel cinema? Certo questi scherzi vanno contro l’importante comando: “Come volete che gli uomini facciano a voi, fate lo stesso a loro”. — Luca 6:31.

Forse dite: ‘Ma quegli scherzi hanno preso la mano’. È vero. Ma Alberto, che lavora insieme a un gruppo di giovani piuttosto vivaci, dice che gli scherzi prendono spesso la mano. Egli narra che alcuni giovani tormentavano uno che era nuovo del lavoro e gli procurarono gravi contusioni allo sterno. Di conseguenza per qualche tempo ebbe difficoltà a respirare e perse alcune giornate di lavoro. Altri si innaffiarono l’un l’altro con spruzzatori pieni d’acqua, causandosi irritazione agli occhi. Avevano dimenticato che quegli spruzzatori in precedenza contenevano sostanze chimiche. “Non vale proprio la pena di fare certi scherzi”, dice Alberto. “Dove lavoro, la maggior parte dei colleghi ha abbastanza considerazione da non fare più scherzi”.

Perché alcuni fanno scherzi?

Si può rispondere in molti modi a questa domanda. Alcuni non hanno il senso della misura quando si tratta di divertirsi, per cui trovano difficile trattenersi. Secondo Federico lo scherzo di cui fu vittima non aveva origine da qualche cattivo motivo. Il suo amico voleva solo divertirsi un po’. Rinaldo pensa che il burlone di cui egli fu vittima “stava solo cercando di rendere la vita meno monotona”. E Alberto considera questi scherzi un’espressione di esuberanza giovanile.

Alberto menziona un altro fatto: lo spirito competitivo. “Quando qualcuno comincia”, dice, “la vittima deve rifarsi ad ogni costo. Allora tutti si eccitano e le cose prendono la mano. Per esempio, qualcuno spruzza un po’ d’acqua addosso a un amico. Per vendicarsi, l’amico deve rovesciargli addosso un secchio d’acqua. Allora l’altro, per non essere da meno, deve spingere la sua vittima, con tutti i vestiti, dentro la piscina!”

Stanislao, che faceva il falegname, ricorda che uno dei suoi compagni di lavoro, un tipo molto ingenuo, divenne il bersaglio naturale degli scherzi. Due compagni in particolare si divertivano a fargli scherzi. Perché? Stanislao crede fosse per due motivi. “Forse perché era molto ingenuo ed era facile ridere di lui”, dice. “O può darsi tentassero di farlo diventare un po’ più sveglio”.

Se lo facevano per quest’ultimo motivo, riuscirono nell’intento? “No”, dice Stanislao. “Diventò nervoso e sospettava di tutti. La cosa ebbe un effetto molto negativo sulla sua personalità, e un effetto poco buono anche sugli altri operai”.

Rammentate le parole dell’apostolo Paolo: “Finché ne abbiamo il tempo favorevole, operiamo ciò che è bene verso tutti, ma specialmente verso quelli che hanno relazione con noi nella fede”. (Galati 6:10) Chi fa scherzi di cattivo gusto segue questo consiglio? Difficilmente.

Possiamo migliorare il nostro punto di vista?

Quando è al posto giusto l’umorismo è una cosa buona. Il mondo sarebbe molto monotono senza di esso. Un’osservazione scherzosa può alleviare la tensione o far sparire il nervosismo. Scherzare con qualcuno, anche prendendolo bonariamente in giro, può essere un segno d’affetto. Ma l’umorismo può anche ferire. Quando si prende in giro qualcuno mettendone in risalto le debolezze o le manchevolezze, tale umorismo è cattivo. Inoltre, quando uno scherzo lascia la persona confusa, umiliata, ingannata, spaventata, sospettosa nei confronti degli altri o imbarazzata — anche se solo per breve tempo — quello scherzo è chiaramente poco benevolo. Lo stesso può dirsi degli scherzi che danneggiano l’abito di qualcuno o altri suoi beni, o che mettono fortemente a disagio l’altra persona rubandole tempo prezioso o che impediscono a qualcuno di dedicarsi all’attività prestabilita o gli fanno perdere tempo. E la Bibbia dice: “Siate benigni gli uni verso gli altri”. — Efesini 4:32.

Uno potrebbe protestare: ‘Ma io non me la prendo quando gli altri mi fanno scherzi. Perché dovrebbero prendersela gli altri quando faccio scherzi a loro?’ È vero che tutti dovremmo saper ridere di noi stessi a volte. E dovremmo provare piacere nel ridere insieme agli altri. Ma non è cristiano ridere di qualcuno perché è stato messo nell’imbarazzo. Inoltre non sappiamo mai prima come si sentirà la nostra vittima. Un uomo fece un piccolo scherzo alle ragazze con cui lavorava. Le prime lo presero molto bene e risero con lui. L’ultima, che non si sentiva troppo bene, prese molto male lo scherzo. Si arrabbiò e si sentì ferita, e lo scherzo non fu più divertente.

Si ricordi che la Bibbia ci incoraggia ad avere “i medesimi sentimenti, esercitando amore fraterno, [essendo] teneramente affezionati, di mente umile”. (I Pietro 3:8) Anche se a voi non importa essere vittime di scherzi, la maggioranza preferirebbe non esserlo. L’avere “i medesimi sentimenti” vi aiuterà a tener conto dei sentimenti degli altri. Il fatto che forse a voi piace fare scherzi non li giustifica. L’essere “di mente umile” vi aiuterà a rendervene conto. E il ‘tenero affetto’ vi impedirà sicuramente di prendervi gioco di un vostro simile.

Se siete circondati da persone che fanno scherzi, può volerci coraggio morale per rifiutare di parteciparvi. Se qualcuno vi fa uno scherzo, può volerci padronanza di sé per non rendere pan per focaccia. (Galati 5:22, 23) E se qualcuno ha l’abitudine di fare scherzi, può essere il caso di evitare la sua compagnia. Altri vi diranno che prendete le cose troppo sul serio. Ma il più delle volte sono gli scherzi che diventano una cosa seria.

Federico, che ricevette la lettera falsa, alcuni anni fa imparò a sue spese cosa significa fare scherzi. Andò a trovare una coppia che conosceva bene e dato che la moglie era ancora fuori, si nascose nella camera da letto. Quando la moglie tornò a casa lo cercò, sospettando che ci fosse. Non avendolo trovato, andò nella camera da letto. Era davanti a un cassettone quando Federico tirò fuori la mano di sotto il letto e l’afferrò per una caviglia. La donna lanciò un urlò e rimase pietrificata. Era talmente impaurita che si spaventò anche Federico. “Imparai la lezione”, disse. “Non farò mai più scherzi del genere”.

Che decisione saggia! E tutti coloro che hanno considerazione e riguardo per il prossimo farebbero bene a prendere la stessa decisione.

[Testo in evidenza a pagina 13]

Ridere con gli altri è bello, ma ridere di un altro può essere veramente poco gentile

[Testo in evidenza a pagina 14]

È da cristiani umiliare, spaventare o mettere nell’imbarazzo il prossimo, per poter ridere di lui?

[Testo in evidenza a pagina 15]

L’esperienza mostra che gli scherzi spesso prendono la mano

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