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Parole crociateSvegliatevi! 1984 | 8 agosto
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SOLUZIONE DELLE PAROLE CROCIATE
Orizzontali
1. SCEOL
4. OFFUSCATO
9. SORGERE
10. NUTRICE
11. PORGI
12. AMMON
13. AIA
16. NINIVE
18. UNO
19. CEFA
21. ADES
22. CAM
23. ELETTO
25. ROS
26. DUCHI
27. ATARA
29. CONTESA
32. CORAZZA
33. OBBLIGATI
34. REGAL
Verticali
2. CUOIO
3. ORGOGLIOSO
4. OPERAI
5. FENOMENO
6. SET
7. ALI
8. OMEGA
14. IAFET
15. ACCERTIATE
17. IDDIO
20. LASCIATA
24. FISCHI
25. RICCO
28. RAZZA
30. NOB
31. ELI
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I voti sono importanti?Svegliatevi! 1984 | 8 agosto
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tensione fra gli studenti. In alcune zone, ad esempio, gli studenti sono raggruppati insieme secondo le capacità. Pochi giovani, però, desiderano essere messi in un gruppo “inferiore alla media” o di “principianti”. Pertanto i voti possono scatenare un’accesa competizione. Questo avviene specialmente quando gli studenti accettano il mito insegnato loro secondo il quale per essere felici bisogna avere un’istruzione “superiore”. Gli autori di un libro sull’adolescenza osservano che, “siccome nella maggioranza dei posti è difficile accedere all’università”, gli studenti possono farsi “prendere dal vortice della competizione che dà risalto ai voti e alla posizione in classe anziché all’apprendimento”. La situazione esistente in Giappone (dove si dà grande enfasi al frequentare l’università) illustra come può diventare competitiva l’istruzione. Lì bisogna dare gli esami anche per essere ammessi all’asilo!
Alcuni reagiscono a queste pressioni preoccupandosi soprattutto dei compiti in classe invece che di imparare. Il dott. William Glasser dice: “A scuola i ragazzi imparano presto a chiedere su cosa sarà il compito in classe e . . . a studiare solo quelle informazioni”. Anche Mary Susan Miller, un’esperta insegnante, ricorda nel suo libro Child-stress!: “Ho avuto . . . studenti che discutevano continuamente per un più o un meno e . . . contestavano il mio voto. Il loro scopo non era quello di imparare ma di ottenere il voto più alto possibile. Erano gli studenti che interrompevano invariabilmente una discussione in classe, per quanto fosse interessante, per chiedere: ‘Dobbiamo saperlo per il compito in classe?’”.
Ma perché dovresti farti prendere in questo “vortice della competizione”? Salomone avvertì: “E io stesso ho visto tutto il duro lavoro e tutta l’abilità nell’opera, che significa rivalità dell’uno verso l’altro; anche questo è vanità e un correr dietro al vento”. (Ecclesiaste 4:4) Si vede pertanto che l’aspra competizione, sia per ottenere ricchezze materiali che riconoscimenti accademici, è inutile. I giovani che temono Dio comprendono di doversi applicare a scuola. Ma sanno anche che la felicità viene dal mettere al primo posto gli interessi spirituali, dall’aver fiducia che Dio avrà cura dei loro bisogni materiali. — Matteo 6:33.
Possono senz’altro sorgere pressioni e problemi a causa dei voti. Ma, come osserva Barbara Mayer in The High School Survival Guide, “il problema dei voti nella scuola superiore deriva, comunque, dalla grande importanza che essi hanno finito per assumere”. Perciò, anche se i voti sono importanti, non sono tutto! Prendi i voti per quello che sono: tutt’al più un utile modo per valutare il tuo profitto scolastico. Infatti, un giovane di nome Les, che frequenta la scuola superiore, dice: “Mi piace prendere buoni voti. Ma non sono la principale preoccupazione della mia vita”.
(Nel prossimo numero continueremo a trattare questo argomento dei voti).
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