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Il mendico e il ricco hanno un cambiamentoLa Torre di Guardia 1951 | 1° agosto
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20 Giacobbe ricevette la vita da Abrahamo mediante Isacco e quindi fu nipote d’Abrahamo. Similmente la congregazione cristiana riceve la vita da Dio mediante Gesù Cristo. “Il Cristo amò anche la congregazione e diede se stesso per lei”. “Il Cristo è anche capo della congregazione essendo un salvatore di questo corpo”. (Efes. 5:23, 25, NM) “Costui cedette la sua anima per noi”. (1 Giov. 3:16, NM) Al tempo in cui Iddio dichiara giusti i membri della congregazione la perfetta vita umana ceduta da Gesù è imputata loro. Per questa ragione Gesù diventa loro padre, come Isacco fu padre di Giacobbe, e come Gesù diventerà il “Padre eterno” per i credenti ubbidienti del genere umano nel nuovo mondo. (Isa. 9:5) Ma quella vita umana imputata alla sua congregazione è sacrificata ad imitazione di Gesù Cristo e per la rivendicazione della supremazia e del nome di Dio. Così. Geova Dio l’Abrahamo più grande li genera mediante il suo spirito vitale. Essi diventano i suoi figli spirituali, membri adottivi della Progenie di Abrahamo, membri del corpo di Cristo. Perciò in questa triade Abrahamo, Isacco e Giacobbe nel regno la congregazione cristiana è ben raffigurata da quest’ultimo Giacobbe ed è formata di coeredi di Gesù Cristo nel Regno. Ha al suo inizio un rimanente o nucleo di Giudei ed i credenti Gentili sono aggiunti in seguito.
21 In questo modo Abrahamo, Isacco e Giacobbe rappresentano l’ordinamento del regno di Dio, la Teocrazia.
22. Perciò, che cosa intese dire Gesù affermando che molti sarebbero venuti dall’oriente e dall’occidente e sarebbero stati reclini con questi tre nel Regno?
22 Quindi allorché Gesù si meravigliò della fede del centurione dei Gentili e predisse che molti fra le nazioni non giudaiche sarebbero venuti dall’oriente e dall’occidente e sarebbero stati reclini con Abrahamo, Isacco e Giacobbe nel regno celeste, egli volle dire che molti Gentili avrebbero esercitato fede quando l’evangelo del Regno sarebbe stato predicato in tutte le nazioni. A motivo della loro fede nel messaggio di Dio intorno al suo Cristo essi sarebbero stati trasferiti da una condizione d’indigenza, di allontanamento da Dio e di fame spirituale, e sarebbero stati portati come Lazzaro nel seno d’Abrahamo. Sarebbero stati, cioè, ricevuti nel favore di Geova Dio, portati sul suo cuore e adottati come suoi figli ed eredi del Regno con Gesù Cristo, la Progenie d’Abrahamo. Essi sarebbero entrati. nel favore della Teocrazia dov’era il rimanente giudaico, e si sarebbero nutriti alla “mensa di Geova” delle spirituali ricchezze di verità scritturali e del sacro servizio come suoi testimoni. Questo si è verificato durante i trascorsi diciannove secoli, e ha raggiunto il culmine ai giorni nostri.
23. Cosa dobbiamo lasciare che venga trattato nel prossimo numero della nostra rivista?
23 Ma altre interessanti e importanti parti della parabola del ricco e di Lazzaro rimangono ancora da trattare per completare il nostro intendimento del soggetto, in ispecie per quanto si riferisce ai giorni nostri. Per mancanza di spazio in questo numero, dobbiamo rimandarne la spiegazione agli articoli del prossimo numero de La Torre di Guardia per il nostro reciproco diletto e profitto.
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Passi verso la vitaLa Torre di Guardia 1951 | 1° agosto
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Passi verso la vita
OGNI persona ragionevole desidera vivere. La vita eterna in una condizione di perfetta pace e felicità, cosa si potrebbe desiderare di più? Il tempo è venuto per le persone sincere di vivere sulla terra per sempre se si conformano alle esigenze di Dio. Da Harmaghedon in poi il regno di Dio eserciterà un completo controllo sugli affari terrestri. Circa i risultati verso le creature umane ubbidienti sta scritto: E [Dio] asciugherà ogni lagrima dagli occhi loro e la morte non sarà più; né ci saran più cordoglio, né grido, né dolore, poiché le cose di prima sono passate”. — Apoc. 21:4.
La razza umana è stata afflitta da malattie, dolore e morte per un così lungo periodo di tempo che molti trovano difficile credere che le condizioni possano mutare. Si persuada ciascuno su questo punto applicandosi diligentemente ad apprendere la verità. Dio ha determinato che ci sia un tempo per ogni cosa; ed ora è tempo che le persone di buona volontà conoscano la via che mena alla vita eterna. — Sal. 16:11.
Nella Bibbia si trovano fatti indiscutibili i quali provano che la morte è la conseguenza del peccato, il quale è venuto sopra tutti gli uomini per eredità; che a Geova Dio appartiene la salvezza; che la più grande crisi di tutti i tempi è prossima, quando i malvagi saranno annientati ad Harmaghedon mentre quelli che ricercano giustizia e mansuetudine potrebbero esser risparmiati in quel grande disastro; che la salvezza dalla morte, e la vita eterna nella felicità, sono offerte agli ubbidienti; e che perciò una grande emergenza è dinanzi a coloro che costituiranno la “gran folla”. Per ottenere la vita eterna ci dobbiamo conformare alle esigenze divine. Quali sono alcune di queste esigenze come vengono esposte dalle Scritture?
Tutti quelli che vogliono ottenere il misericordioso dono della vita debbono piacere a Dio. La fede è il primo requisito. “Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi s’accosta a Dio deve credere ch’Egli è, e che è il rimuneratore di quelli che lo cercano”. (Ebr. 11:6) Questo significa che coloro i quali desiderano vivere devono anzitutto credere che Dio è l’Onnipotente, il cui nome è Geova, che egli è il Supremo, e che è il rimuneratore di quelli che diligentemente lo cercano. Il loro desiderio è quello d’essere in armonia con Dio Onnipotente.
Il suo provvedimento di vita è preso mediante Cristo Gesù. Perciò Gesù dice: “Io son la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. (Giov. 11:6) “E questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù
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