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Quale tendenza segue la moderna erudizione cattolica?Svegliatevi! 1973 | 8 settembre
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e che i falsi dèi non li possono predire. Pertanto leggiamo: “Ricordate le prime cose di molto tempo fa, che io sono il Divino e che non c’è nessun altro Dio, né alcuno simile a me; Colui che annuncio dal principio il termine, e da molto tempo fa le cose che non sono state fatte; Colui che dico: ‘Il mio proprio consiglio avrà effetto, e farò tutto ciò che è il mio diletto’ . . . L’ho pure proferito; lo farò anche avvenire”. E ancora: “La mia parola che esce dalla mia bocca . . . non tornerà a me senza risultati, ma per certo farà ciò di cui mi son dilettato, e avrà sicuro successo in ciò per cui l’ho mandata”. — Isa. 46:9-11; 55:11.
Sì, questo vero Dio che può predire il futuro sfida gli adoratori dei sedicenti dèi: “Siano le nazioni radunate tutte insieme in un sol luogo, e si raccolgano i gruppi nazionali. Chi può fra loro annunciare questo? O possono farci udire pure le prime cose? Presentino i loro testimoni, affinché siano dichiarati giusti, o odano e dicano: ‘È la verità!’” — Isa. 43:9.
Il fatto che la moderna erudizione cattolica tenda ad allontanarsi sempre più dalla fede nella Bibbia come ispirata e infallibile Parola del Creatore, l’Iddio dei cieli il cui nome è Geova, dovrebbe preoccupare seriamente tutti i cattolici che ancora hanno fede che la divina Provvidenza diresse la composizione e la preservazione della Bibbia quale Parola di Dio.
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La mia nuova dimora, la GermaniaSvegliatevi! 1973 | 8 settembre
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La mia nuova dimora, la Germania
IL SOLE non si era ancora levato. C’era ancora la rugiada sui prati e sui campi quando lasciai la mia casa in un piccolo villaggio nel cuore della Grecia. I miei genitori mi accompagnarono al treno. Benché ci provassimo, era difficile conversare. I nostri pensieri erano impediti dall’imminente separazione.
Quando infine arrivammo alla stazione ferroviaria da dove i “lavoratori ospiti” dovevano iniziare il loro viaggio verso la Germania, si vedevano solo facce rigate di lagrime e si udivano solo meste parole di addio. Con aria scoraggiata, guardavamo il treno in arrivo come una cosa cattiva fatta di acciaio che avrebbe spezzato quegli stretti legami familiari per un po’ di tempo, o in alcuni casi per sempre.
Non dimenticherò mai il momento, poco prima che il treno partisse, in cui mia madre mi abbracciò per l’ultima volta. Era preoccupata per me, lo sentivo. Singhiozzando, mi augurò le migliori cose nella mia nuova dimora. Oggi mi sembra ancora di sentire la sua mano tremante che mi carezzava la guancia per l’ultima volta e mi supplicava di non dimenticarla. Quindi il treno si mise in moto e tutti noi sventolammo i fazzoletti in un ultimo addio.
Dopo questo addio, rivolsi il pensiero al futuro. Che cosa mi attendeva in Germania? Avevo un contratto di lavoro
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