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‘Il più piccolo divenne un migliaio’La Torre di Guardia 1963 | 1° dicembre
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dell’Africa, ve ne sono diecimila che portano questo nome onorevole, testimoni di Geova. . . . con le lagrime agli occhi, diciamo addio a te e alla tua famiglia”.
Sulla via del ritorno a Trinidad avemmo il privilegio di assistere all’assemblea internazionale del 1950 allo Yankee Stadium di New York. Ristorati, proseguimmo per Trinidad e più tardi per la Giamaica, dove sono attivamente impegnato nel ministero continuo. Ma a causa dell’età avanzata e della cattiva salute non posso raggiungere le ore di pioniere. Lo desidererei; amo il servizio di pioniere. È uno dei più alti privilegi che possano essere offerti a una creatura umana, quella di essere ambasciatore di Geova!
Secondo l’Annuario dei testimoni di Geova (inglese) 1962, vi erano in Nigeria 35.729 Testimoni, nel Ghana 8.662 e centinaia di altri nelle immediate vicinanze. Essere stati usati dal Signore per piantare il seme e vedere come Geova lo ha fatto crescere ci richiama alla mente le parole di Paolo in Romani 15:17-21. Che gioia vedere uomini e donne che ubbidiscono alla buona notizia del regno di Dio. Ripensando con apprezzamento alla meravigliosa vita trascorsa al servizio di Geova, cinquantatré anni come ministro pioniere, sono grato a Geova di aver udito la verità dall’oratore della Torre di Guardia che parlava per la strada di Panama. A quell’epoca si guadagnava oro lavorando nel Canale, ma la verità significava per me molto più del denaro. Frequentando gli studi biblici imparai qual era il proposito di Dio per l’uomo. Deciso a dirlo ad altri, affittai locali e pronunciai discorsi. Quando la rivista La Torre di Guardia chiese dei colportori, risposi e non mi sono mai pentito.
Nel 1920 io e mia moglie ci sposammo, ma c’era del lavoro da fare. Due giorni dopo il matrimonio lasciammo Trinidad per Montserrat col Fotodramma della Creazione. Testimoniammo a Dominica, Barbados e Granada, poi tornammo a Trinidad. Fu una gioiosa luna di miele al servizio di Geova.
Nel 1922 scrissi al fratello Rutherford, presidente della Società, informandolo che con l’aiuto di Geova avevo dato testimonianza nella maggioranza delle Isole dei Caraibi e avevo fatto discepoli in molte. Dovevo ritornarvi ancora? Dopo non molti giorni giunse la risposta: ‘Vai con tua moglie e tuo figlio nella Sierra Leone, nell’Africa Occidentale’. Immaginate la mia gioia, andare tra un popolo che non aveva mai udito la buona notizia!
La gioia mi riempie ancora il cuore quando vedo sempre più persone di buona volontà affluire nell’organizzazione di Geova Dio su entrambe le coste dell’Atlantico. Non posso dire quanti ancora vi affluiranno prima che l’opera termini. Ma so che il Padre celeste ha certamente mantenuto la sua promessa fatta mediante Isaia: “Il più piccolo diventerà un migliaio; il minimo, una nazione potente. Io, l’Eterno, affretterò le cose a suo tempo”. — Isa. 60:22, VR.
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Tenebre nella cristianitàLa Torre di Guardia 1963 | 1° dicembre
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Tenebre nella cristianità
● Le tenebre gravano sull’umanità sia nell’Oriente che nell’Occidente, nonostante le religioni della cristianità. “Sarebbe un travisamento della verità”, asserì il ministro inglese Falkner Allison, “suggerire che le tenebre che dominano sulla vita umana in questo nostro paese, le tenebre risultanti dal respingere la luce, siano minori delle tenebre d’ignoranza che dominano l’India e le altre terre cosiddette non cristiane”.
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