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  • Esultate in Geova nonostante le difficoltà di Har-Maghedon
    La Torre di Guardia 1974 | 1° maggio
    • se è imponentemente alta come un monte, potrà ostacolare la marcia di trionfo di Geova. Tutte queste organizzazioni simili a monti, benché per l’età appaiano eterne, saranno frantumate. Altre organizzazioni terrene meno preminenti, la cui capacità di resistenza sembrava di durata indefinita, come quella dei colli, dovranno inchinarsi nella sconfitta, permettendo a Geova di continuare la marcia e calpestarle. Il suo modo di camminare ad Har-Maghedon sarà come i suoi “cammini di molto tempo fa”, solo in proporzioni molto più grandi. Ciò che fece nell’antichità può fare oggi. Riporterà in vita la sua attività dei tempi antichi.

      36. (a) Che cosa è illustrato dalle tende di Cusan che provano dolore e dai teli di tenda di Madian che sono agitati? (b) In mezzo a quale popolo esultante non sono essi?

      36 Ciò che fa l’Iddio di Abacuc mentre avanza irresistibilmente semina il terrore fra tutti quelli che ne odono la notizia, non essendo essi amichevoli verso Geova e verso il suo popolo eletto. Per farne un’illustrazione, Abacuc menziona coloro che dimoravano in tende a Cusan e nel paese di Madian, territori strettamente legati o vicini. Benché il paese di Madian fosse situato a est del golfo di Aqaba e non fosse nel diretto percorso di marcia degli Israeliti in cammino verso la Terra Promessa, tuttavia i Madianiti si agitarono, e l’agitazione si trasmise perfino ai teli di tenda sotto cui dimoravano. Il profeta Abacuc vide “ciò ch’è nocivo” sopra le tende di Cusan. Gli abitanti delle tende pensavano che il passaggio di Geova con il suo popolo redento non significasse nulla di buono per quelli di Cusan. I sentimenti di abbattimento e tensione da cui erano afflitti li ferivano, causavano loro dolore, li tenevano nell’incertezza. Certo non sarà piacevole essere fra coloro che sono afflitti da penosi sentimenti e da agitazione alla notizia dei movimenti di Geova che avanza ad Har-Maghedon. Essi non sono fra coloro che esultano in Geova in tali circostanze, benché comportino difficoltà.

  • Perché esultare nonostante le difficoltà personali?
    La Torre di Guardia 1974 | 1° maggio
    • Perché esultare nonostante le difficoltà personali?

      1, 2. (a) Come sono chiamati quelli che saranno in grado di esultare ad Har-Maghedon? (b) Quale dimostrazione di potenza sovrumana con le acque da parte di Geova descrive ora Abacuc?

      BEATI quelli che potranno esultare ad Har-Maghedon nonostante le difficoltà personali che a quel tempo si abbatteranno su di loro. Abacuc espone infine la ragione di tale esultanza mentre prosegue la sua profetica preghiera. Descrivendo ancora le imprese di Geova Dio che entra nella “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Har-Maghedon, il profeta dice:

      2 “È contro i fiumi, o Geova, è contro i fiumi che si è accesa la tua ira, o è la tua furia contro il mare? Poiché cavalcasti i tuoi cavalli; i tuoi carri furono salvezza. Nella sua nudità si scopre il tuo arco. Le dichiarazioni giurate delle tribù sono la cosa detta. Sela. Coi fiumi fendevi la terra. I monti ti videro; furono in penosi dolori. Passò un temporale d’acque. Le acque dell’abisso emisero il loro suono. Alzarono in alto le mani. Il sole, la luna, si fermarono, nella loro alta dimora. Come la luce uscivano le tue proprie frecce. Il lampeggiare della tua lancia servì di fulgore”. — Abac. 3:.8-11.

      3. Come dimostrò Geova, negli anni 1513 e 1473 a.E.V., che cose come un mare e un fiume non Gli sono d’ostacolo?

      3 Non solo ostacoli simili a monti non riescono a fermare Geova nella sua marcia, ma nemmeno cose come fiumi e mari che apparentemente non si possono attraversare. Nell’anno 1513 a.E.V. il mar Rosso apprese tale fatto, quando Geova ne divise le acque da est a ovest per consentire al suo popolo liberato di attraversarlo e giungere al sicuro sulle rive della penisola del Sinai. Nell’anno 1473 a.E.V. al fiume Giordano in piena fu insegnato lo stesso fatto quando l’Iddio Onnipotente ne fermò la piena dal nord e prosciugò il letto del fiume perché il suo popolo al comando del generale Giosuè lo attraversasse e mettesse finalmente piede nella Terra Promessa. Di fronte a tale trattamento dell’ostacolo delle acque, il profeta poté ben chiedere se l’ira e la furia erano rivolte contro i fiumi e il mare. Mentre il Faraone d’Egitto e i suoi cavalieri e carri furono inghiottiti quando tentarono di attraversare il mar Rosso, Geova e i suoi eserciti celesti, cavalcando per così dire cavalli da guerra, si precipitano e si fanno impetuosamente strada attraverso qualsiasi cosa, come fiumi e mare, ne ostacoli apparentemente il passaggio. I suoi simbolici carri, invece di condurre i guidatori a una tomba acquea, li portano alla salvezza, alla vittoria!

      4. Come può Dio fendere la terra con i fiumi e far alzare in alto le “mani” delle acque dell’abisso?

      4 Come rafforza questo la fede dell’odierno unto rimanente di Israeliti spirituali di Geova, che, come le tribù dell’antico Israele, Gli hanno fatto dichiarazioni giurate per mezzo del nuovo patto stipulato con Lui tramite la mediazione di suo Figlio Gesù Cristo! Sanno che improvvise e violente inondazioni sono a disposizione del Creatore per fendere la terra e inghiottire i nemici, come ai giorni del giudice Barac e della profetessa Debora. Dai cieli di sopra possono cadere acque sotto forma di temporale. In contrasto con le acque che scendono dall’alto, le acque dell’abisso sotto la terra possono esser fatte scaturire, come se l’abisso alzasse in alto le mani per partecipare alla distruzione dei nemici. — Abac. 3:9, 10.

      5. Come Abacuc 3:11 raffigura le scintillanti armi di guerra di Geova?

      5 Mentre i monti si contorcono come se fossero in penosi dolori, Geova si rivela come un guerriero con sovrumane armi di guerra. I suoi alati dardi di morte e i suoi mezzi di propulsione non sono semplici frecce e arco fabbricati dall’uomo. Non rimarranno coperti, nascosti, come se fossero nella custodia dell’arco e nella faretra. Nel suo arsenale divino ci sono tonanti fulmini e crepitanti saette. Il lampeggiare degli strumenti di morte che Dio impiegherà contro i suoi nemici produrrà una luce così intensa di giorno e di notte, che il sole e la luna naturali si sentiranno, per così dire, non necessari per l’illuminazione. Sarà come se si fossero ‘fermati’, non fungendo da portatori di luce, ma lasciando che i luminosi missili di Geova diano una dimostrazione di potenza illuminante. Ad accrescere lo spaventoso spettacolo dei veloci, lampeggianti missili di distruzione, la più grande arma di Geova, simile a una lancia, solcherà l’aria e accrescerà il fulgore con i suoi lampi. Immaginate l’effetto mentale di tale azione di guerra sugli avversari di Geova e del suo popolo!

      PER LA SALVEZZA DI CHI È IMPEGNATA LA GUERRA

      6. Quale avvertimento dovrebbero accettare le nazioni riguardo a quelli che saranno salvati ad Har-Maghedon?

      6 Le nazioni della terra facciano attenzione. Proprio quelli che per decenni sono stati “odiati da tutte le nazioni” sono coloro che Geova salverà ad Har-Maghedon, mentre le nazioni stesse soffriranno per

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