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  • Libro biblico numero 38: Zaccaria
    “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
    • per il lembo un uomo che è un giudeo” e andranno insieme al popolo di Dio. — 8:23.

      19. Quali severe dichiarazioni seguono, ma cosa viene detto del re di Gerusalemme?

      19 Dichiarazioni solenni contro le nazioni e i falsi pastori (9:1–11:17). Nella seconda parte del libro, i capitoli da 9 a 14, Zaccaria passa dalle visioni allegoriche al più consueto stile profetico. Egli inizia con una severa dichiarazione contro varie città, compresa la città di Tiro arroccata su un’isola. A Gerusalemme viene detto di urlare gioiosamente in trionfo, poiché, “ecco, il tuo stesso re viene a te. Egli è giusto, sì, salvato; umile, e cavalca un asino”. (9:9) Stroncando carri da guerra e archi, questi parlerà di pace alle nazioni e dominerà fino alle estremità della terra. Geova combatterà per il suo popolo contro la Grecia e lo salverà. “Poiché oh quant’è grande la sua bontà, e quant’è grande la sua bellezza!” (9:17) Geova, colui che dà la pioggia, condanna quelli che praticano la divinazione e i falsi pastori. Egli renderà superiore la casa di Giuda, e quelli di Efraim diverranno come un uomo potente. In quanto ai redenti, “il loro cuore gioirà in Geova . . . e cammineranno nel suo nome”. — 10:7, 12.

      20. Cosa simboleggiano i bastoni “Piacevolezza” e “Unione”?

      20 Zaccaria riceve ora l’incarico di pascere il gregge, che è stato venduto per il massacro da pastori senza compassione, i quali dicono: “Benedetto sia Geova, mentre io guadagnerò ricchezze”. (11:5) Il profeta prende due bastoni e li chiama “Piacevolezza” e “Unione”. (11:7) Spezzando “Piacevolezza”, egli simboleggia un patto che viene infranto. Quindi chiede il suo salario, e gli pagano 30 pezzi d’argento. Geova ordina a Zaccaria di gettarli nel tesoro e, con grande sarcasmo, li definisce “il maestoso valore col quale sono stato valutato”. (11:13) Ora viene fatto a pezzi il bastone “Unione”, e così è infranta la fratellanza tra Giuda e Israele. Una spada colpirà i falsi pastori che hanno trascurato le pecore di Geova.

      21. (a) Qual è il giudizio di Geova su quelli che combattono contro Gerusalemme? (b) Quale dispersione e quale raffinamento sono predetti?

      21 Geova fa guerra, diviene re (12:1–14:21). Inizia un’altra dichiarazione solenne. Geova farà di Gerusalemme una coppa che farà barcollare i popoli e una pietra da carico che lacererà quelli che la solleveranno. Egli annienterà tutte le nazioni che vengono contro Gerusalemme. Sulla casa di Davide, Geova verserà lo spirito di favore e di suppliche, e gli abitanti guarderanno a colui che avranno trafitto, facendo lamento per lui “come nel lamento per un figlio unico”. (12:10) Geova degli eserciti dichiara che tutti gli idoli e i falsi profeti saranno stroncati; i medesimi genitori di un tal uomo lo dovranno ferire affinché si vergogni e si tolga la veste da profeta. Il pastore compagno di Geova sarà colpito e il gregge verrà disperso, ma Geova raffinerà una “terza parte” perché invochi il suo nome. Geova dirà: “È il mio popolo”, ed essa risponderà: “Geova è il mio Dio”. — 13:9.

      22. Cosa accadrà alle nazioni e a Gerusalemme nel ‘giorno che appartiene a Geova’?

      22 “Ecco, viene un giorno che appartiene a Geova”. Tutte le nazioni attaccheranno Gerusalemme e metà della città andrà in esilio, lasciandosi dietro un rimanente. Quindi Geova uscirà e farà guerra contro quelle nazioni “come nel giorno in cui fece guerra, nel giorno del combattimento”. (14:1, 3) Il monte degli ulivi, a est di Gerusalemme, si fenderà da levante a occidente, creando una valle di rifugio. In quel giorno acque vive usciranno da Gerusalemme e scorreranno a oriente e a occidente, d’estate e d’inverno, e “Geova deve divenire re su tutta la terra”. (14:9) Mentre Gerusalemme avrà sicurezza, Geova flagellerà quelli che faranno guerra contro di lei. Mentre staranno in piedi, la loro carne, i loro occhi e la loro lingua marciranno. Li colpirà la confusione. La mano di ciascuno si volgerà contro quella del suo prossimo. Quelli lasciati in vita di tutte le nazioni dovranno “salire di anno in anno a inchinarsi davanti al Re, Geova degli eserciti”. — 14:16.

      PERCHÉ È UTILE

      23. Perché la profezia di Zaccaria rafforza la fede?

      23 Tutti coloro che studiano la profezia di Zaccaria e vi meditano sopra ne trarranno beneficio acquistando una conoscenza che rafforzerà la loro fede. Più di 50 volte Zaccaria richiama l’attenzione su “Geova degli eserciti”, Colui che combatte per il Suo popolo e lo protegge, riempiendolo di potenza secondo il bisogno. Quando un’opposizione paragonabile a un monte mise in forse il completamento della costruzione del tempio, Zaccaria dichiarò: “Questa è la parola di Geova a Zorobabele, dicendo: ‘“Non mediante forza militare, né mediante potenza, ma mediante il mio spirito”, ha detto Geova degli eserciti. Chi sei tu, o gran monte? Davanti a Zorobabele diverrai pianura’”. Il tempio fu completato con l’aiuto dello spirito di Geova. Similmente oggi, gli ostacoli svaniranno se saranno affrontati con fede in Geova. È proprio come disse Gesù ai suoi discepoli: “Se avete fede quanto un granello di senape, direte a questo monte: ‘Trasferisciti di qui a là’, ed esso si trasferirà, e nulla vi sarà impossibile”. — Zacc. 4:6, 7; Matt. 17:20.

      24. Come viene illustrata la lealtà nel capitolo 13 di Zaccaria?

      24 Nel capitolo 13, versetti da 2 a 6, Zaccaria illustra la lealtà che contrassegna tuttora l’organizzazione di Geova. Questa deve trascendere ogni relazione umana, compresa quella che esiste fra parenti stretti. Se un parente stretto dovesse profetizzare falsità nel nome di Geova, cioè parlare contrariamente al messaggio del Regno e cercare di esercitare un’influenza negativa su altri componenti della congregazione del popolo di Dio, i suoi familiari dovrebbero lealmente sostenere qualsiasi decisione giudiziaria venga presa dalla congregazione. Si deve avere lo stesso atteggiamento nei confronti di un intimo amico che profetizzi falsamente, affinché si vergogni e sia ferito nel cuore per la sua azione errata.

      25. In che modo la profezia di Zaccaria si collega ad altre scritture nell’identificare il Messia, “Germoglio”, e il suo incarico di Sommo Sacerdote e Re sotto Geova?

      25 Come si è detto nei paragrafi introduttivi, l’ingresso di Gesù a Gerusalemme quale re, ‘umile e cavalcando un asino’, il fatto che sarebbe stato tradito per “trenta pezzi d’argento”, la dispersione dei suoi discepoli a quel tempo e il fatto che mentre era sul palo sarebbe stato trafitto da un soldato con una lancia furono tutti predetti da Zaccaria nei minimi particolari. (Zacc. 9:9; 11:12; 13:7; 12:10) La profezia menziona inoltre il “Germoglio” come l’edificatore del tempio di Geova. Un confronto fra Isaia 11:1-10, Geremia 23:5 e Luca 1:32, 33 mostra che questi è Gesù Cristo, il quale “regnerà sulla casa di Giacobbe per sempre”. Zaccaria descrive il “Germoglio” come “sacerdote sul suo trono”, il che si collega alle parole dell’apostolo Paolo: “Gesù . . . è divenuto sommo sacerdote alla maniera di Melchisedec per sempre” e “si è messo a sedere alla destra del trono della Maestà nei cieli”. (6:12, 13; Ebr. 6:20; 8:1) Così la profezia indica che il “Germoglio” è Sommo Sacerdote e Re alla destra di Dio nei cieli, mentre al tempo stesso proclama che Geova è il supremo Sovrano su tutto: “E Geova deve divenire re su tutta la terra. In quel giorno Geova mostrerà d’essere uno solo, e uno solo il suo nome”. — Zacc. 14:9.

      26. A quale glorioso “giorno” si riferisce ripetute volte Zaccaria?

      26 Riferendosi a quel tempo, il profeta ripete una ventina di volte la frase “in quel giorno”, che addirittura conclude la profezia. Un esame delle molte volte in cui ricorre mostra che è il giorno in cui Geova stronca il nome degli idoli e rimuove i falsi profeti. (13:2, 4) È il giorno in cui Geova fa guerra alle nazioni aggreditrici e semina confusione nelle loro file mentre le annienta e provvede ‘la valle dei suoi monti’ come rifugio per il suo proprio popolo. (14:1-5, 13; 12:8, 9) Sì, “Geova loro Dio certamente li salverà in quel giorno come il gregge del suo popolo”, ed essi si chiameranno l’un l’altro di sotto la vite e il fico. (Zacc. 9:16; 3:10; Mic. 4:4) È il glorioso giorno in cui Geova degli eserciti ‘risiederà in mezzo’ al suo popolo e in cui “acque vive usciranno da Gerusalemme”. Queste parole di Zaccaria identificano gli avvenimenti di “quel giorno” come forieri di “un nuovo cielo e una nuova terra” collegati con la promessa del Regno. — Zacc. 2:11; 14:8; Riv. 21:1-3; 22:1.

      27. In che modo la profezia di Zaccaria richiama l’attenzione sulla santificazione del nome di Geova?

      27 “Chi ha disprezzato il giorno delle piccole cose?”, chiede Geova. Ecco, questa prosperità sarà estesa all’intera terra: ‘Molti popoli e nazioni potenti realmente verranno a cercare Geova degli eserciti a Gerusalemme, e dieci uomini da tutte le lingue delle nazioni afferreranno per il lembo un uomo che è un giudeo, dicendo: “Certamente verremo con voi, poiché abbiamo udito che Dio è con voi”’. “In quel giorno” anche i campanelli del cavallo porteranno la scritta “La santità appartiene a Geova!” È molto utile studiare queste rincoranti profezie, poiché mostrano che il nome di Geova sarà davvero santificato per mezzo del Seme del Regno! — Zacc. 4:10; 8:22, 23; 14:20.

  • Libro biblico numero 39: Malachia
    “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
    • Libro biblico numero 39: Malachia

      Scrittore: Malachia

      Dove fu scritto: Gerusalemme

      Quando fu completato: Dopo il 443 a.E.V.

      1. Da cosa si nota lo zelo di Malachia per Geova?

      CHI era Malachia? Nelle Scritture non c’è alcuna informazione sui suoi antenati o sulla sua storia personale. Comunque, dal tenore della sua profezia è evidente che egli fu molto zelante nella sua devozione a Geova Dio, sostenendo il Suo nome e la pura adorazione, e che provò profonda indignazione verso quelli che professavano di servire Dio mentre servivano solo se stessi. Nei quattro capitoli della sua profezia il nome di Geova è menzionato 48 volte.

      2. Cosa può significare il nome Malachia, e quando si ritiene che sia vissuto?

      2 Il suo nome in ebraico è Malaʼkhì, che forse significa “mio messaggero”. Le Scritture Ebraiche, la Settanta e l’ordine cronologico dei libri, tutti

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