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Rut, libro diAusiliario per capire la Bibbia
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prospettiva di contribuire alla discendenza terrena del Messia. (Gen. 49:10) Il fatto che Rut, una moabita, ebbe tale privilegio illustra il principio affermato dall’apostolo Paolo: “Non dipende da chi desidera né da chi corre, ma da Dio, che ha misericordia”. (Rom. 9:16) Rut aveva scelto Geova come suo Dio e Israele come suo popolo e, nella sua grande misericordia, Geova le concesse un “perfetto salario” permettendole di diventare un anello della più importante linea di discendenza. — Rut 2:12; 4:13-17.
SCHEMA DEL CONTENUTO
I Lutto di Naomi in Moab (1:1-5)
II Naomi con le nuore Rut e Orpa, vedove, parte da Moab (1:6-18)
A. Per via Naomi insiste che Rut e Orpa tornino in Moab (1:6-13)
B. Orpa bacia Naomi e se ne va (1:14)
C. Rut rimane con Naomi ed esprime la determinazione di essere un’adoratrice di Geova (1:15-18)
III Esperienze di Rut e Naomi a Betleem (1:19—4:22)
A. Reazione locale al loro arrivo (1:19-22)
B. Rut spigola nel campo di Boaz e viene aiutata da lui (2:1-23)
C. Rut segue il consiglio di Naomi e chiede a Boaz di intervenire come ricompratore (3:1-18)
D. Boaz offre l’opportunità di ricompra al parente più stretto; al rifiuto di quello, prende in moglie Rut (4:1-13)
E. Il matrimonio di Boaz e Rut è benedetto con la nascita di Obed, a cui Naomi fa da balia o custode e che diviene poi antenato di Davide (4:14-22)
Vedi il libro “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”, pp. 50-52.
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RutaAusiliario per capire la Bibbia
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Ruta
Pianta menzionata solo in Luca 11:42 a proposito della scrupolosità con cui i farisei pagavano la decima. La ruta comune (Ruta graveolens) è una pianta perenne dall’odore marcato che può raggiungere un’altezza di 90 cm circa. Ha foglie grigioverdi e fiori gialli a pannocchia. La ruta è stata usata in medicina come stimolante e antispasmodico. Ai giorni del ministero terreno di Gesù può darsi che venisse coltivata in Palestina per uso medicinale e per insaporire vivande.
Invece di “ruta” la narrazione parallela in Matteo 23:23 menziona l’“aneto”, come fa pure un manoscritto del III secolo (Papiro Chester Beatty I) in Luca 11:42.
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SabatoAusiliario per capire la Bibbia
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Sabato
[ebr. yohm hash-shabbàth, giorno del sabato, dal verbo shavàth, riposare, desistere da uno sforzo; gr. he hemèra tou sabbàtou, il giorno della completa cessazione, che fa cessare].
La storia dell’osservanza di un sabato settimanale di ventiquattr’ore inizia nel 1513 a.E.V. quando la nazione di Israele era nel deserto, nel secondo mese dopo l’esodo dall’Egitto. (Eso. 16:1) Geova aveva detto a Mosè che il sesto giorno la manna miracolosamente provveduta sarebbe stata in quantità doppia. Quando questo si avverò, i capitribù dell’assemblea riferirono la cosa a Mosè e allora venne annunciata la disposizione del sabato
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SabaAusiliario per capire la Bibbia
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Saba
Ricco regno situato, molto probabilmente, nell’Arabia SO, noto soprattutto per l’oro, i profumi e l’incenso. (I Re 10:1, 2; Isa. 60:6; Ger. 6:20; Ezec. 27:22) L’origine della popolazione di Saba, i sabei, come sono spesso chiamati in opere secolari, non può essere stabilita con sicurezza. Nella discendenza di Sem c’erano due Saba e in quella di Cam uno, che evidentemente si stabilì in Arabia. Tuttavia alcuni studiosi odierni ritengono che la popolazione di questo regno fosse di origine semitica, della discendenza di Ioctan, discendenti di Sem per mezzo di Eber. (Gen. 10:26-28) Il nome stesso di Saba e quello di alcuni suoi fratelli (per esempio, Azarmavet e Ofir) hanno relazione con località dell’Arabia meridionale.
Secondo alcune fonti il regno di Saba si trovava nella parte orientale dell’odierno Yemen. La sua capitale era evidentemente Ma’rib, sul lato orientale della catena montuosa e circa 100 km a E di San‘a.
Prima che il progresso nel campo della nautica rendesse meno rischiosa la navigazione nel Mar Rosso, il commercio dall’Arabia meridionale e forse dall’Africa orientale e dall’India si svolgeva in gran parte per mezzo di carovane di cammelli che attraversavano l’Arabia. Saba dominava le vie carovaniere e divenne famosa per i suoi commercianti di olibano, mirra, oro, pietre preziose e avorio. La Bibbia indica che questi commercianti giungevano fino a Tiro. (Ezec. 27:2, 22-24; Sal. 72:15; Isa. 60:6) Un sigillo rinvenuto a Betel fornisce la conferma degli scambi fra Palestina e Arabia meridionale. Scoperte fatte negli scavi compiuti presso Ma’rib fanno pensare che i sabei fossero un popolo relativamente pacifico, dedito al commercio. Presso la capitale c’era un enorme tempio dedicato al dio-luna.
LA REGINA DI SABA
Qualche tempo dopo aver portato a termine molte opere architettoniche, Salomone ricevette la visita della “regina di Saba”, che aveva sentito “la notizia intorno a Salomone in relazione col nome di Geova”. Questa regina, di cui la Bibbia non fa il nome, si recò a Gerusalemme “con un notevolissimo seguito, cammelli che portavano olio di balsamo e moltissimo oro e pietre preziose”. (I Re 10:1, 2) Il suo modo di viaggiare e il genere di doni che portò indicano che veniva dal regno di Saba, nell’Arabia SO. Questo è indicato anche dall’osservazione di Gesù che la chiamò “la regina del meridione” venuta “dai confini della terra”. (Matt. 12:42) Dal punto di vista di chi si trovava a Gerusalemme, davvero era venuta da una delle più distanti parti del mondo allora conosciuto. (Sal. 72:10; Gioe. 3:8) Ma’rib dista oltre 1.900 km da Ezion-Gheber, sulla costa N del Mar Rosso.
Gesù disse che la regina di Saba era venuta “per udire la sapienza di Salomone”. (Luca 11:31) Essa rimase colpita sia da ciò che Salomone disse sia da ciò che vide della prosperità del suo regno. Dichiarò che i servitori del re erano felici perché ne potevano udire la sapienza, e benedisse Geova che l’aveva posto sul trono. (I Re 10:2-9; II Cron. 9:1-9) La regina diede a Salomone 120 talenti d’oro e anche olio di balsamo e pietre preziose. Salomone le fece doni che a quanto pare superavano per valore i tesori da lei portati, e quindi essa fece ritorno al suo paese. — II Cron. 9:12, NM, CEI, VR.
Cristo affermò che quella donna sarebbe risorta nel giudizio e avrebbe condannato gli uomini della generazione del I secolo. (Matt. 12:42; Luca 11:31) Essa aveva compiuto un viaggio rischioso per udire la sapienza di Salomone, ma gli ebrei increduli, che si dichiaravano servitori di Geova, avevano presente in Gesù qualcosa di più di Salomone, eppure non gli prestavano attenzione.
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