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SirionAusiliario per capire la Bibbia
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Sirion
(Sìrion) [corazza, cotta di maglia].
Antico nome sidone del monte Ermon, chiamato Senir dagli amorrei. (Deut. 3:9) I nomi “Sirion” e “Senir” ricorrono nei testi ugaritici rinvenuti a Ras Shamra, nella Siria settentrionale, e in documenti scoperti a Bogazköy, villaggio dell’Anatolia, confermando così l’esattezza della Bibbia. Come Senir, anche Sirion probabilmente indica una parte del monte Ermon. (Confronta I Cronache 5:23). Nel Salmo 29:6 Sirion e Libano sono menzionati insieme. Per questa ragione è stata avanzata l’ipotesi che Sirion possa riferirsi alla catena dell’Antilibano. — Vedi ERMON
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Siro-feniciaAusiliario per capire la Bibbia
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Siro-fenicia
(sìro-fenìcia).
Appellativo riferito in Marco 7:26 a una donna non israelita originaria delle regioni di Tiro e Sidone. Essendo un composto di “siro” e “fenicio”, l’espressione “siro-fenicia” era probabilmente dovuta al fatto che la Fenicia faceva parte della provincia romana della Siria. La donna siro-fenicia viene chiamata anche khananàia (lett. cananea; tradotto “fenicia” in NM), poiché gli antichi abitanti della Fenicia erano discendenti di Canaan e, in seguito, per “Canaan” si intendeva principalmente la Fenicia. (Matt. 15:22) Il fatto che venga definita “greca’” probabilmente significa che era di origine greca. — Mar. 7:26.
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SirteAusiliario per capire la Bibbia
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Sirte
Nome greco di due golfi che si trovano nella grande insenatura della costa dell’Africa settentrionale. Quello a O (tra Tunisi e Tripoli) era detto Piccola Sirte (ora Golfo di Gabes), quello a E, Gran Sirte, l’attuale Golfo di Sidra. Anticamente i marinai temevano entrambi i golfi a motivo degli insidiosi banchi di sabbia, che si spostavano continuamente con la marea. A proposito delle imbarcazioni che finivano in secca, Strabone, geografo del I secolo E.V., scrisse che ‘raramente si salvava una barca’.
Quando l’apostolo Paolo veniva portato a Roma prigioniero, a S di Creta la nave su cui era imbarcato fu sorpresa da un impetuoso vento nordorientale. L’equipaggio perciò temeva che la nave si sarebbe incagliata nella “Sirte”, evidentemente i banchi di sabbia del Golfo di Sidra. — Atti 27:14-17.
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SisacAusiliario per capire la Bibbia
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Sisac
(Sìsac).
Re d’Egitto, chiamato Sheshonk (I) nei documenti egiziani. Sisac, ritenuto il fondatore della “dinastia libica”, si pensa abbia regnato circa ventun anni. Gli successe al trono il figlio Osorkon (I).
Quando Geroboamo fuggì in Egitto per sottrarsi alla collera di Salomone, vi regnava Sisac. (I Re 11:40) Alcuni anni dopo, nel quinto anno del regno di Roboamo successore di Salomone (993-992 a.E.V.), Sisac invase Giuda con un potente esercito, carri da guerra e cavalieri. Conquistò alcune città fortificate di Giuda e quindi raggiunse Gerusalemme. Ma Geova non gli permise di ridurre in rovina Gerusalemme, perché Roboamo e i principi di Giuda si erano umiliati dopo aver ricevuto un messaggio dal profeta Semaia. Sisac comunque spogliò la città dei suoi tesori. — II Cron. 12:1-12.
Esistono prove archeologiche dell’invasione della Palestina da parte di Sisac. Il frammento di una stele rinvenuto a Meghiddo menziona Sheshonk (Sisac), e ciò fa pensare che la stele sia stata eretta lì per ricordare la sua vittoria. Anche un bassorilievo su una delle pareti di un tempio di Karnak (la parte N dell’antica Tebe in Egitto) elenca oltre 150 città o villaggi conquistati da Sisac. Un buon numero dei luoghi che si possono identificare con località menzionate nella Bibbia si trovavano nel regno delle dieci tribù. Questo indicherebbe che lo scopo della campagna di Sisac non era di aiutare il regno delle dieci tribù, ma di estendere la potenza e influenza egiziana.
[Figura a pagina 1182]
Bassorilievo di un tempio di Karnak in cui compare un elenco di villaggi della Palestina e della Siria conquistati da Sheshonk I (Sisac), qui raffigurati mentre sono presi prigionieri dal dio Amon
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SiseraAusiliario per capire la Bibbia
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Sisera
(Sisera).
Comandante dell’esercito di Iabin re di Canaan. Sisera, che abitava ad Aroset anziché a Hazor città di Iabin, è una figura di maggior rilievo dello stesso re Iabin. Qualche tempo dopo che il giudice Eud aveva rovesciato la potenza moabita, Sisera e Iabin oppressero Israele per vent’anni. — Giud. 4:1-3; I Sam. 12:9.
Saputo che Debora e Barac avevano chiamato a raccolta gli israeliti per combattere contro di lui, Sisera radunò il suo esercito, inclusi i suoi novecento carri da guerra muniti di falci di ferro, e affrontò Israele nella valle del torrente Chison. Ma Geova combatté contro Sisera e provocò lo scompiglio nel suo esercito, a loro completa sconfitta. — Giud. 4:7, 12-16, 23; 5:20, 21; Sal. 83:9.
Quando i suoi carri si impantanarono (confronta Giudici 5:21), Sisera fuggì a piedi e giunse alla tenda di Iael, moglie di Heber il Chenita, che era in pace con Iabin. Essa lo invitò a entrare. Stremato dal combattimento e dalla fuga Sisera, sentendosi al sicuro nella tenda di Iael, decise di riposarsi. Lei gli diede da bere del latte e lui le chiese di fare la guardia. Non appena Sisera era caduto in un profondo sonno, Iael si avvicinò furtivamente e gli trapassò le tempie con un piolo da tenda che conficcò in terra. Quando giunse Barac, Iael gli presentò il nemico caduto. (Giud. 4:9, 17-22; 5:25-27) La madre di
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