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  • Domande dai lettori (1)
    La Torre di Guardia 1960 | 15 marzo
    • Domande dai lettori

      ● Se una persona si è dedicata a Geova ma arriva in ritardo all’assemblea e non è presente al discorso del battesimo e non risponde pubblicamente alle due domande, che cosa si dovrebbe fare se questo ritardatario viene comunque immerso? — M. K., Stati Uniti.

      Anche se uno arriva tardi per il discorso e non risponde alle due domande, può lo stesso essersi effettivamente dedicato a Geova mediante Cristo nel modo dovuto, come è espresso dalle due domande rivolte ai candidati al battesimo. Mediante il suo battesimo in acqua egli afferma di essersi dedicato a Dio col dovuto intendimento di tutto ciò che vi è implicato, com’è compreso nelle due domande rivolte ai candidati all’immersione. Tuttavia, può darsi che costui non abbia soddisfatto il locale comitato di servizio al riguardo. Quindi, prima di registrare il suo battesimo sulla cartolina di rapporto del proclamatore, si dovrebbe accertare la cosa. In altre parole, egli dovrebbe essere chiamato dinanzi al comitato per rispondere in modo udibile a queste domande in presenza dei componenti del comitato. Se il fratello risponde in modo affermativo a entrambe le domande, il comitato di servizio saprà che egli aveva dovuto intendimento al momento del battesimo e che questo è valido. Il comitato può quindi in coscienza registrare il suo battesimo in acqua come valido e accettevole di fronte all’organizzazione di Geova. Ma perché essere in ritardo in simile importante occasione?

  • Domande dai lettori (2)
    La Torre di Guardia 1960 | 15 marzo
    • Domande dai lettori

      ● È appropriato che un fratello tenga il servizio funebre di un individuo che non era mai stato testimone di Geova e che si è suicidato? — K. L., Stati Uniti.

      Tutto dipende dalla coscienza del fratello nella verità a cui potrebbe essere richiesto di compiere il servizio funebre. Se la sua coscienza si ribella a causa del suicidio, egli non dovrebbe andare contro la propria coscienza compiendo la cerimonia. Se un altro fratello capace pensa in coscienza di poterlo fare, non vi è alcuna obiezione al riguardo. Benché non possa dire che il suicida sia in cielo né fare promesse scritturali dicendo che il suicida avrà opportunità di vivere nel nuovo mondo, e benché non possa approvare il suicidio, può ugualmente riconoscere che il servizio funebre dà una meravigliosa opportunità di dare testimonianza riguardo al regno di Dio e alle benedizioni che recherà all’umanità, includendo la risurrezione dei morti.

      Non avendo mai conosciuto la verità il suicida era nell’ignoranza e si rese colpevole di un delitto di cui si sono rese colpevoli molte altre persone, nell’ignoranza, fino al punto di uccidere un altro. La sua posizione dipende dalla possibilità di beneficiare del sacrificio di riscatto del Signore Gesù Cristo o no. Leggendo il cuore del suicida Geova decide se è ancora meritevole dei benefici del sacrificio di riscatto di Gesù Cristo e se potrà essere richiamato dalla tomba commemorativa dal regnante Re, Gesù Cristo. Egli potrebbe avere opportunità di vivere nel nuovo mondo. Quindi al funerale non si può affermare niente di definito in quanto ad una promessa di vita futura per il suicida. Tuttavia si può dare un’efficace testimonianza a tutti coloro che si radunano per il servizio funebre, a coloro che avevano conosciuto il suicida. Si possono esporre i princìpi cristiani di verità, e dopo aver ascoltato il discorso funebre i parenti afflitti potranno trarre conforto dai princìpi cristiani esposti che potrebbero influire anche sul suicida.

  • Domande dai lettori (3)
    La Torre di Guardia 1960 | 15 marzo
    • Domande dai lettori

      ● Se un individuo è disassociato, ma continua a frequentare quietamente la Sala del Regno, è appropriato che il suo coniuge gli sieda vicino durante le adunanze? — J. F., Svizzera.

      Per aiutare coloro che sinceramente si pentono a tornare nella giusta relazione con Geova Dio e la sua organizzazione, è regola della Società permettere ai disassociati di assistere a tutte le adunanze nella Sala del Regno che sono aperte al pubblico. Gesù espose il giusto punto di vista per coloro che sono sposati, dicendo: “Non avete letto che colui che li creò in principio li fece maschio e femmina e disse: ‘Per questo motivo l’uomo lascerà il padre e la madre e si terrà unito alla moglie, e i due sono una sola carne’? Dunque non sono più due, ma una sola carne. Perciò, quello che Dio ha congiunto l’uomo non lo separi”. (Matt. 19:4-6) Sembra dunque che questa legge si applichi nella Sala del Regno come altrove. In vista di ciò non sarebbe appropriato separare per forza l’uomo da sua moglie anche

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