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  • Saggio è chi si comporta come il minore
    La Torre di Guardia 1981 | 1° novembre
    • Saggio è chi si comporta come il minore

      “Chi si comporta fra tutti voi come il minore, egli è grande”. — Luca 9:48.

      1, 2. (a) Chi furono alcuni degli uomini più privilegiati che siano mai vissuti, e perché? (b) Eppure, stranamente, quale problema sorgeva spesso fra loro?

      CHI sono alcuni degli uomini più privilegiati che siano mai vissuti sulla terra? Senza dubbio i dodici discepoli che Gesù Cristo scelse come apostoli. Che privilegio accompagnarlo mentre “viaggiava di città in città e di villaggio in villaggio, predicando e dichiarando la buona notizia del regno di Dio”! (Luca 8:1) Che piacere poter ascoltare i discorsi di Gesù, come il Sermone del Monte, e vedergli compiere un miracolo dopo l’altro! A ciò si aggiunga l’istruzione che continuamente Gesù impartiva loro in privato.

      2 Eppure, stranamente, quegli uomini privilegiati avevano spesso delle discussioni su chi fosse il capo o il più importante fra loro. Nessuno voleva comportarsi come il minore. Tale rivalità contribuiva forse alla pace, all’armonia, alla felicità? Faceva piacere a Geova Dio? Era una cosa saggia? Difficilmente, a giudicare da ciò che Gesù disse loro in una certa occasione. Dopo aver avvicinato a sé un bambino, disse loro: “Chi riceve questo fanciullino in base al mio nome riceve anche me, e chi riceve me riceve anche colui che mi ha mandato. Poiché chi si comporta fra tutti voi come il minore, egli è grande”. — Luca 9:48.

      3. Quali sono alcuni esempi mondani della riluttanza a comportarsi come il minore?

      3 Quanti oggi sono abbastanza saggi da comportarsi come minori? Pochissimi. Ecco perché in questo vecchio mondo vi sono tanta confusione, contese, lotte e guerre. Nazioni e blocchi di nazioni continuano a competere gli uni con gli altri; ognuno vuole primeggiare, essere il più importante, il più potente. Così le nazioni aggravano i rispettivi popoli di enormi spese per gli armamenti. E cosa sono gran parte delle agitazioni promosse dal movimento di liberazione della donna se non un rifiuto da parte di coloro che lo compongono di comportarsi come minori nei confronti dei loro mariti? E non è forse lo stesso problema ad affliggere molti giovani moderni? Non sopportano il ruolo dei più anziani; non vogliono comportarsi come minori nei confronti dei genitori e dei familiari più anziani. Questa generale riluttanza a comportarsi come il minore ha prodotto felicità? È saggia? Tutt’altro!

      IMPARIAMO DAGLI ESEMPI BIBLICI

      4. Chi fu il primo ad avere questa mentalità orgogliosa, e cosa mostra questo?

      4 Che il rifiuto di comportarsi come il minore sia stolto è evidente dal fatto che tutti i guai del mondo sono stati causati da un certo angelo che non volle comportarsi in quel modo. Quell’angelo, che spinse i nostri primogenitori sulla via del peccato e della morte, rivelò i suoi veri motivi nella terza tentazione a cui sottopose nel deserto il Figlio di Dio. In essa offrì a Gesù tutti i regni del mondo, se solo gli avesse fatto un unico atto di adorazione. Cosa mostra questo? Che Satana voleva essere uguale a Geova Dio e che non era disposto a comportarsi come il minore in relazione a Lui. Lo si comprende anche da ciò che Gesù rispose a Satana: “Va via, Satana! Poiché è scritto: ‘Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio’”. Per non aver voluto comportarsi come il minore, Satana si coprì di vergogna e d’ignominia, e infine sarà ridotto a nulla. — Matt. 4:8-10; Ebr. 2:14.

      5. (a) In che modo Eva mostrò di non essere disposta a comportarsi come la minore? (b) Cosa indica che Caino la pensava allo stesso modo?

      5 Inoltre, la ragione per cui Eva cedette alle astuzie di Satana e disubbidì a Geova Dio non fu forse la riluttanza a comportarsi come la minore? Satana le assicurò che mangiando il frutto proibito sarebbe diventata come Dio, in grado di decidere da sé il bene e il male. (Gen. 3:5) Il rifiuto di comportarsi come la minore fu fatale per Eva. E che dire del suo primogenito? Non è forse vero che Caino uccise suo fratello Abele perché non riusciva a comportarsi come il minore in relazione a lui? Caino non sopportava che Abele potesse essere preferito. A causa di tale orgogliosa disposizione mentale Caino fu bandito come primo omicida umano. — Gen. 4:1-16.

      6. Come mostrarono la loro riluttanza a comportarsi come minori (a) i fratellastri di Giuseppe? (b) Aaronne e Miriam? (c) Cora, Datan e Abiram?

      6 Ci furono poi i fratellastri di Giuseppe. Poiché il loro padre Giacobbe preferiva Giuseppe (per il fatto che questi era figlio di Rachele, la moglie prediletta) essi nutrivano un tale risentimento che non ebbero pace finché non lo tolsero di mezzo. (Gen. 37:3-35) Col tempo, però, anche loro dovettero rammaricarsi di aver agito così. In seguito anche Miriam e Aaronne si ribellarono, non essendo disposti a comportarsi come minori in relazione al loro fratello più giovane, Mosè. Si lamentarono dicendo: “Ha Geova parlato solo mediante Mosè? Non ha parlato anche mediante noi?” Ma, come indica il racconto, Geova Dio ascoltava. Fu molto dispiaciuto di questo loro modo di pensare, e disse ai due lamentatori: “Udite le mie parole, suvvia. . . . Il mio servitore Mosè . . . a lui è affidata tutta la mia casa. Gli parlo a bocca a bocca. . . . Perché, dunque, non avete temuto di parlare contro il mio servitore, contro Mosè?” Geova Dio espresse la sua viva disapprovazione colpendo Miriam con la lebbra. Poi ci furono Cora, Datan e Abiram che si ribellarono in maniera ancora più grave, non volendo comportarsi come minori, e che per questo furono distrutti. — Num. 12:1-15; 16:1-35; 26:9-11.

      7, 8. (a) Quali due antichi re finirono male per non aver voluto comportarsi come minori? (b) Quale esempio abbiamo nei tempi apostolici?

      7 Un altro servitore di Geova Dio che si trovò nei guai per lo stesso motivo fu il re Saul. Semplicemente non riusciva a sopportare il fatto che le donne di Israele, cantando, avessero detto: “Saul ha abbattuto le sue migliaia, e Davide le sue decine di migliaia”. Quando aveva sentito questo, Saul si era adirato a tal punto che da quel giorno ‘aveva guardato di continuo Davide con sospetto’, arrivando a braccarlo come un segugio per metterlo a morte. Come divenne amara la vita di Saul a causa del suo rifiuto di comportarsi come il minore in relazione a Davide sotto questo aspetto! E che fine tragica fece! (I Sam. 18:7-9; 31:3-6) C’è poi il caso del re Uzzia. I suoi successi militari, effettivamente notevoli, lo resero altezzoso. Perciò, non accontentandosi più di svolgere solo il ruolo di re per dirigere gli affari di stato, non volle comportarsi come il minore in relazione ai sacerdoti e pretese di essere alla pari con loro per quanto riguardava l’adorazione nel tempio. Geova Dio punì la presunzione di Uzzia colpendolo con la lebbra. Morì lebbroso. — II Cron. 26:16-21; Prov. 11:2.

      8 Con riferimento alle Scritture Greche Cristiane, abbiamo già menzionato il problema dei dodici apostoli quando Gesù era ancora con loro, problema dovuto al fatto che nessuno era disposto a comportarsi come il minore. Si noti però che nei loro riguardi non è più menzionato un problema simile dopo che ebbero ricevuto lo spirito santo alla Pentecoste. Ma ci furono altri cristiani del primo secolo che ebbero lo stesso problema. Sembra che i cristiani di Corinto, almeno alcuni di loro, non fossero disposti a comportarsi come minori in relazione all’apostolo Paolo. E l’apostolo Giovanni fu costretto a rimproverare severamente Diotrefe perché voleva primeggiare e non accettava con rispetto ciò che l’apostolo Giovanni aveva da dire a quei cristiani. — II Cor. 10:1-11; 12:5-9; III Giov. 9, 10.

      CAUSE DEL PROBLEMA

      9. Qual è la causa fondamentale per cui molti non sono disposti a comportarsi come minori?

      9 Perché questo problema è sempre stato così diffuso in tutta la storia umana, manifestandosi non solo fra le nazioni e le persone del mondo, ma anche fra i servitori di Geova Dio? La causa è l’egoismo ereditato. Come si legge in Genesi 8:21, “l’inclinazione del cuore dell’uomo è malvagia sin dalla sua giovinezza”. Di conseguenza “il cuore è più ingannevole di qualsiasi altra cosa ed è avventato. Chi lo può conoscere?” — Ger. 17:9.

      10-12. Quali esempi mostrano quando e perché sorge questo problema?

      10 Generalmente i testimoni di Geova hanno poca difficoltà a comportarsi come minori in relazione a quelli che chiaramente occupano una posizione superiore. Il problema però sorge quando si tratta di comportarsi così con i loro pari, con quelli che più o meno sono uguali a loro. Per esempio, nessuno dei dodici apostoli aveva difficoltà a comportarsi come il minore in relazione al Signore Gesù Cristo. Ma quando si trattava di farlo con uno qualsiasi degli altri undici apostoli, allora sorgeva il problema. Nessuno voleva essere da meno degli altri!

      11 Similmente oggi nella congregazione cristiana possono esserci piccole rivalità, oppure può affiorare un po’ di gelosia femminile, specialmente fra persone che hanno talenti o privilegi molto simili. Sembra che la stessa situazione esistesse fra due donne cristiane della congregazione di Filippi, cosa che indusse l’apostolo Paolo a scrivere: “Esorto Evodia ed esorto Sintiche ad avere lo stesso pensiero nel Signore. Sì, prego anche te, genuino compagno di giogo, continua ad assistere queste donne che con me han combattuto a fianco a fianco nella buona notizia insieme . . . al resto dei miei compagni d’opera”. (Filip. 4:2, 3) Molto probabilmente entrambe quelle sorelle erano predicatrici molto capaci e zelanti della “buona notizia”, ma nel loro cuore era sorto uno spirito di rivalità che causava attriti.

      12 In modo analogo a volte possono sorgere problemi tra fratelli che hanno incarichi simili. Nell’organizzazione cristiana la stragrande maggioranza dei servitori di ministero non hanno difficoltà a comportarsi come minori in relazione agli anziani, gli anziani nei confronti del sorvegliante di circoscrizione, i sorveglianti di circoscrizione nei confronti dei sorveglianti di distretto, e così via. Ma tale atteggiamento è messo alla prova quando si ha a che fare con i propri pari, cioè se in una congregazione i servitori di ministero sono disposti o no a comportarsi come minori in relazione ad altri servitori di ministero, gli anziani in relazione ad altri anziani, e così via.

      SAPIENZA TERRENA, ANIMALE, DEMONICA

      13-15. Perché contenzione e gelosia possono essere definite (a) sapienza terrena? (b) sapienza animale?

      13 Poiché molti, a causa dell’imperfezione umana, sono riluttanti a comportarsi come minori, il discepolo Giacomo ritenne necessario scrivere: “Se avete nei vostri cuori amara gelosia e contenzione, non vi vantate e non mentite contro la verità. Questa non è la sapienza che scende dall’alto, ma è terrena, animale, demonica. Poiché dove sono gelosia e contenzione, ivi sono disordine e ogni cosa vile”. — Giac. 3:14-16.

      14 Il discepolo Giacomo ha proprio ragione a parlare della gelosia e della contenzione come di qualità terrene, animali, demoniche! Sono terrene, materialistiche, tipiche degli uomini egoisti e imperfetti, e si distinguono nettamente da ciò che è dall’alto, celeste. Questo stesso spirito è anche animale, perché caratteristico degli animali. Gli etologi, che studiano gli animali nel loro ambiente naturale, hanno scoperto che fra varie specie animali, come le mucche e le galline, esiste una specie di “ordine gerarchico”, per cui certi animali precedono sempre gli altri.

      15 Per esempio alcuni anni fa la stampa parlò di un fatto accaduto in un circo di New York, in un numero nel quale si esibivano dodici tigri. Al termine dello spettacolo le tigri si stavano dirigendo verso il passaggio che le avrebbe riportate alle loro gabbie, quando Rajah, una tigre maschio che guidava il gruppo, azzannò improvvisamente alla gola Ila, una femmina. Prima che gli inservienti riuscissero a separare le due tigri, la femmina era stata mortalmente ferita. Cosa aveva fatto? Invece di rimanere al suo posto dietro a Rajah, gli era presuntuosamente passata avanti, provocando le ire del maschio che perciò l’aveva aggredita. Il rifiuto di comportarsi come la minore le era costato la vita.

      L’OTTIMO ESEMPIO DI MOSÈ, GESÙ E PAOLO

      16. Che ottimo esempio diede Mosè in quanto a comportarsi come il minore?

      16 Uno degli antichi servitori di Geova che in modo rimarchevole si comportò come il minore fu Mosè. Geova Dio gli aveva affidato compiti importantissimi: dare testimonianza al faraone, scatenare le dieci piaghe, dividere il Mar Rosso e provvedere miracolosamente acqua al popolo. Eppure, nonostante tutti questi privilegi e la preminenza in tal modo concessagli, leggiamo che “l’uomo Mosè era di gran lunga il più mansueto di tutti gli uomini che erano sulla superficie della terra”. Poiché era disposto a comportarsi come il minore, Geova Dio lo rese grande sia agli occhi del mondo che agli occhi del suo stesso popolo. — Num. 12:3.

      17-19. Cosa mostra che Gesù si comportò come il minore (a) prima di venire sulla terra? (b) quand’era sulla terra? (c) dopo la sua risurrezione e ascensione al cielo?

      17 E che esempio eccellente ci diede Gesù Cristo, il Figlio di Dio, in quanto a comportarsi come il minore! A differenza dell’angelo che divenne Satana il Diavolo, la Parola o Logos, “benché esistesse nella forma di Dio, non la considerò una cosa da afferrare, cioè che dovesse essere uguale a Dio”. Servì lietamente in qualità di “artefice”, operando strettamente col Padre suo nelle attività creative. — Prov. 8:30; Giov. 1:1-3, 14; I Cor. 11:3; Filip. 2:6-8.

      18 Quando venne sulla terra, Gesù continuò a comportarsi come il minore in relazione al Padre suo, dicendo: “Il Padre è maggiore di me” e affermando che nessuno era buono se non Dio solo. (Luca 18:19; Giov. 14:28) Anzi, quand’era sulla terra Gesù si comportò come il minore anche in relazione ad altri uomini, assumendo il ruolo di un servitore. Egli stesso disse: “Il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua anima come riscatto in cambio di molti”. Egli compì anche l’umilissimo lavoro di lavare i piedi agli apostoli. Per la sua modestia di mente fu altamente innalzato. — Matt. 20:28; Giov. 13:2-16; Filip. 2:9-11.

      19 Dalla sua risurrezione e ascensione al cielo Gesù Cristo ha continuato a comportarsi come il minore in relazione a suo padre Geova, essendo disposto ad aspettare pazientemente finché Geova non avrà posto tutti i suoi nemici come sgabello dei suoi piedi. Quindi, dopo il regno millenario di Gesù, quando Geova avrà messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi, “allora il Figlio stesso si sottoporrà a Colui che gli ha sottoposto tutte le cose, affinché Dio sia ogni cosa a tutti”. — Sal. 110:1; I Cor. 15:25-28.

      20, 21. (a) Come mostrò l’apostolo Paolo di essere un buon imitatore di Gesù Cristo sotto questi aspetti? (b) Cosa sarà trattato per nostro beneficio nel prossimo articolo?

      20 Fra i seguaci di Cristo, l’apostolo Paolo in particolare fu un ottimo imitatore di Gesù Cristo sotto questo aspetto. Per amore della “buona notizia” egli divenne schiavo di tutti. Questo significò certamente comportarsi come il minore. (I Cor. 9:19) Si comportò come il minore in relazione al corpo direttivo di Gerusalemme per quanto concerneva la sua attività di ministero, il territorio in cui predicare e in questioni dottrinali. (Atti 15:2; Gal. 2:7-10) In un’occasione si sentì obbligato a chiedere alla congregazione cristiana di Corinto: “Commisi un peccato umiliandomi affinché voi foste esaltati?” Non sorprende che Geova Dio benedicesse così riccamente il ministero di Paolo! — II Cor. 11:7.

      21 Avendo visto che il non comportarsi come il minore è stoltezza, mentre l’essere disposti a farlo è indice di sapienza, vorremo seguire la condotta saggia. A tal fine abbiamo bisogno di aiuto a motivo delle nostre imperfezioni ereditate. L’articolo che segue considererà quali sono alcune cose che possono aiutarci ad acquistare la giusta disposizione di mente.

  • Cose che aiutano a comportarsi come il minore
    La Torre di Guardia 1981 | 1° novembre
    • Cose che aiutano a comportarsi come il minore

      1. Quali informazioni scritturali già considerate possono aiutarci a comportarci come minori?

      COSA ci aiuterà a comportarci come minori? Tutto ciò che è stato detto nell’articolo precedente circa i cattivi risultati del comportamento opposto dovrebbe certo servirci di esempio ammonitore affinché ci comportiamo come minori. Senz’altro non vogliamo perdere la vita, vero? D’altra parte tutti gli ottimi esempi scritturali di coloro che effettivamente si comportarono come minori e le ricompense che ricevettero dovrebbero incoraggiarci a imitarli.

      2, 3. (a) In che modo avere una buona relazione con Geova ci aiuta a comportarci come minori? (b) Perché l’umiltà può aiutarci?

      2 Anche se forse potremmo non averci pensato, una delle cose che più ci aiutano sotto questo aspetto è l’avere una buona relazione con Geova Dio, confidando pienamente in lui. Allora non saremo eccessivamente turbati dal pensiero di non essere all’altezza, di non essere apprezzati o di essere trascurati. Sì, vogliamo ‘confidare in Geova con tutto il nostro cuore e non appoggiarci al nostro proprio intendimento. Se in tutte le nostre vie lo riconosceremo, egli guiderà i nostri sentieri per il nostro massimo bene’. (Prov. 3:5, 6) Allora potremo anche avere fiducia che egli farà cooperare tutte le sue opere per il nostro bene. — Rom. 8:28.

      3 Per comportarci come minori abbiamo anche bisogno di umiltà. Perché mai non dovremmo voler essere umili? Ci è detto che “è meglio essere modesto di spirito coi mansueti che dividere le spoglie con chi si esalta”. Chi è orgoglioso è destinato alla rovina: “L’orgoglio è prima del crollo, e lo spirito superbo prima dell’inciampo”. Per di più l’orgoglio rende le persone nemiche di Dio, poiché è scritto: “Dio si oppone ai superbi, ma dà immeritata benignità agli umili”. L’apostolo Pietro mette in risalto lo stesso punto menzionato dal discepolo Giacomo, dicendo: “Voi tutti cingetevi di modestia di mente gli uni verso gli altri”. Sì, dovremmo comportarci come minori, “perché Dio si oppone ai superbi, ma dà immeritata benignità agli umili”. — Prov. 16:18, 19; Giac. 4:6; I Piet. 5:5; confronta Romani 12:16.

      IL PRINCIPIO DELL’AUTORITÀ

      4, 5. (a) Come siamo aiutati sotto questo aspetto se riconosciamo il principio dell’autorità? (b) Come lo si può illustrare?

      4 Un’altra cosa che ci aiuta è il riconoscere il principio dell’autorità. Ovunque ci sia da compiere un lavoro che impegnerà più di una persona, dev’esserci qualcuno che prenda la direttiva e le decisioni finali, altrimenti ci sarà confusione per il sovrapporsi di iniziative. In altri termini, c’è bisogno di organizzazione. Un’organizzazione composta da molte persone si può paragonare al corpo umano. Quante membra diverse ha il nostro corpo, eppure sono tutte guidate da un’unica testa! Forse alcune membra si notano di più o sono più importanti di altre, ma come indica chiaramente l’apostolo, nessuna di esse può dire all’altra: ‘Non ho bisogno di te’. Sono tutte necessarie. Seguendo questo criterio, non dovremmo essere lieti di poter avere una parte nel raggiungimento degli scopi dell’organizzazione? — I Cor. 12:21.

      5 L’importanza di riconoscere il principio dell’autorità si può illustrare bene con l’esempio di un’orchestra. In una grande orchestra sinfonica possono esserci un centinaio di musicisti di talento. Eppure ciascuno di loro deve comportarsi come il minore. Lo stesso vale per il direttore d’orchestra, che è tenuto a interpretare la musica secondo gli intenti del compositore. E tutti i musicisti dell’orchestra devono seguire il direttore ed essergli sottoposti. Oltre a ciò, in ciascun settore in cui c’è più di un musicista a suonare un certo strumento, c’è un ‘primo strumento’ il cui stile dev’essere seguito il più fedelmente possibile dal resto dei musicisti di quel settore. Solo così si può produrre musica bella e armoniosa. Riconoscendo il principio dell’autorità saremo quindi aiutati a comportarci come minori.

      UNO SPIRITO DI SANITÀ DI MENTE E LO SPIRITO SANTO DI DIO

      6, 7. In quali modi uno spirito di sanità di mente può aiutarci a comportarci come minori?

      6 Un altro aiuto sotto questo aspetto è quello di avere uno spirito di sanità di mente. L’apostolo Paolo consiglia: “Per l’immeritata benignità datami, io dico a ognuno che è fra voi di non pensare di sé più di quanto sia necessario pensare; ma di pensare in modo da avere una mente sana, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha distribuita”. (Rom. 12:3) Se abbiamo un concetto equilibrato di noi stessi, non lasciando che sia offuscato dall’orgoglio o da interessi personali, possiamo trovare ottime ragioni per comportarci come minori. Perché?

      7 Ciascuno di noi conosce se stesso molto meglio degli altri. Dovremmo quindi essere in grado di vedere molto meglio degli altri quanto siamo carenti rispetto a ciò che dovremmo essere e fare. Paolo si lamentò dicendo: “Non faccio quel che voglio, ma faccio quello che odio”. (Rom. 7:15, Versione Riveduta [VR]) Inoltre come cristiani siamo obbligati a non giudicare gli altri con troppa severità, ma a tener conto della loro imperfezione e a concedere loro il beneficio del dubbio. Ma senza alcun dubbio ci rendiamo penosamente conto delle nostre proprie debolezze e sappiamo se siamo stati spinti da qualche motivo errato. Perciò questo stesso fatto dovrebbe indurci a comportarci come minori rispetto agli altri. Uno spirito di sanità di mente ci sarà senz’altro d’aiuto in questo. — II Tim. 1:7.

      8. Come possiamo essere aiutati in questo riconoscendo la potenza dello spirito di Dio?

      8 Anche il comprendere bene la potenza dello spirito santo di Dio ci aiuterà a comportarci come minori. Indipendentemente dai nostri doni naturali o dalla nostra cultura, ciò che conta nell’organizzazione di Geova è lo spirito santo di Dio. (Zacc. 4:6) Lo spirito santo permise ai primi cristiani di svolgere un ministero così efficace che i loro nemici si lamentarono che essi avevano “messo sottosopra la terra abitata”. (Atti 17:6) Fu grazie allo spirito di Dio che poterono parlare con tale franchezza davanti ai loro oppositori religiosi, per quanto da un punto di vista umano fossero persone non istruite e comuni. (Atti 4:13, 29-31) Se riconosciamo che tutti i nostri fratelli hanno lo spirito di Dio, saremo aiutati a comportarci come minori in relazione a loro anche se forse abbiamo certe particolari capacità da un punto di vista mondano. In questo modo saremo facilitati nel prestare ascolto al consiglio che dice: “Nel mostrare onore gli uni agli altri prevenitevi”. — Rom. 12:10.

      9. Che effetto dovrebbe avere su di noi sapere che la cosa “più importante è il regno di Geova?

      9 Comprendiamo l’importanza del regno di Geova Dio? In tal caso saremo pronti a metterne gli interessi al primo posto nella nostra vita. Così facendo saremo anche aiutati a comportarci come minori. In che modo? Se comprendiamo che la cosa più importante è l’opera del Regno, nella quale siamo tutti impegnati, e non noi stessi, allora non saremo eccessivamente turbati nel caso fossimo trascurati per quanto riguarda un privilegio di servizio che forse desideravamo. Vogliamo prendere seriamente l’opera di Dio, non noi stessi. Dopo tutto il numero di parti nelle varie adunanze di congregazione, nel programma dell’assemblea di circoscrizione o nel programma dell’assemblea di distretto è limitato. Perciò è inevitabile che alcuni di noi ne rimangano fuori. Se dovesse capitare a noi, anziché invidiare i fratelli che hanno ricevuto tale privilegio rallegriamoci con loro. Cerchiamo di avere la stessa disposizione mentale del salmista, che disse: “Un giorno nei tuoi cortili è migliore di mille altrove. Ho scelto di stare sulla soglia della casa del mio Dio anziché andare intorno nelle tende di malvagità”. Sì, è molto meglio essere il minore nell’organizzazione di Geova che il maggiore nella malvagia e condannata organizzazione di Satana. — Sal. 84:10.

      SAGGEZZA

      10. Comportandoci come minori, in quale imbarazzo possiamo evitare di trovarci?

      10 La Parola di Dio, la Bibbia, ha molto da dire sulla saggezza. Per esempio dice che è saggio usare arnesi affilati per non affaticarsi inutilmente. (Eccl. 10:10, VR) Dà anche consigli pratici su come comportarsi da minori. Gesù lo indicò con le parole che troviamo in Luca 14:8-11: “Quando sarai invitato da qualcuno a una festa nuziale, non giacere nel posto più eminente. Forse qualcuno più distinto di te è stato invitato da lui, e colui che ha invitato te e lui verrà e ti dirà: ‘Lascia che quest’uomo abbia il posto’. E tu andrai quindi con vergogna a occupare il posto più basso. Ma quando sarai invitato, va a giacere nel posto più basso, affinché quando viene l’uomo che ti ha invitato ti dica: ‘Amico, sali più in alto’. Quindi avrai onore dinanzi a tutti quelli che sono ospiti con te. Poiché chiunque si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato”.

      11. (a) Perché il fatto di comportarci come minori ci aiuta a mantenere buoni rapporti con gli altri? (b) Sotto quali altri aspetti è d’aiuto questa disposizione mentale?

      11 Si può anche dire che è saggio cercare di rimanere in buoni rapporti con gli altri. Un modo per riuscirci è quello di comportarsi come se si fosse il minore. È tipico della natura umana preoccuparsi dei propri vantaggi, e se si è ambiziosi o eccessivamente ansiosi di primeggiare, si mettono a disagio gli altri. Quando invece ci si comporta come il minore, non si mette in pericolo la posizione degli altri, non li si fa sentire insicuri o inferiori. Non li si mette sulla difensiva. Di conseguenza è molto più probabile che essi si mostrino amichevoli e affettuosi nei nostri confronti. Oltre a ciò, comportandoci come minori eviteremo di voler strafare per rivalità. Non pretenderemo di fare cose che vanno oltre le nostre capacità o possibilità; non avremo, per così dire, ‘gli occhi più grandi della bocca’. Cioè, come disse molto bene Gesù, è saggio calcolare il costo. Inoltre la saggezza ci impedirà di promettere più di quanto possiamo mantenere. — Luca 14:28.

      12. In che modo un comportamento umile è utile anche nell’ambito familiare?

      12 La saggezza che ci spinge a comportarci come minori si applica anche nell’ambito familiare. Per esempio la moglie saggia sarà contenta di svolgere il suo ruolo sottomesso e complementare rispetto al marito, sapendo che questo contribuirà alla pace della famiglia e recherà felicità. Essendo disposta a svolgere tale ruolo, si conquisterà l’affetto e l’amore del marito, ed egli pertanto desidererà farla felice. E cosa può rendere più felice una moglie che avere un marito così ben disposto verso di lei da darle continue prove di gratitudine e affetto, con le parole e con le azioni? A questo proposito è indice di saggezza che anche il marito riconosca i campi in cui la moglie è più esperta e sia disposto a svolgere in essi un ruolo secondario, concedendole tale privilegio sotto la sua autorità. Anche questo avrà un ottimo effetto su di lei.

      L’AMORE ALTRUISTICO È L’AIUTO MAGGIORE

      13, 14. Sotto questo aspetto, in che modo l’amore altruistico aiutò (a) Gionatan? (b) Gesù Cristo?

      13 L’affetto e l’amore altruistico ci aiuteranno a comportarci come minori? Sì, più di qualsiasi altra cosa! Un ottimo esempio sotto questo aspetto è quello di Gionatan, il figlio del re Saul. Si legge che subito dopo che Davide ebbe ucciso il gigante Golia, “la medesima anima di Gionatan si legò all’anima di Davide, e Gionatan lo amava come la sua propria anima”. (I Sam. 18:1) Col passar del tempo Gionatan si rese conto che Geova aveva scelto Davide e non lui come successore di Saul sul trono d’Israele. Ma poiché amava Davide, anziché invidiarlo Gionatan disse: “Non aver timore; poiché la mano di Saul mio padre non ti troverà, e tu stesso sarai re su Israele e io stesso ti sarò secondo”. — I Sam. 23:17.

      14 Che ottimo esempio è anche quello di Gesù Cristo! Gesù disse: “Io amo il Padre”. A motivo di tale amore, Gesù non pensò mai, nemmeno per un istante, di essere uguale al Padre, ma riconobbe sempre Geova Dio come suo capo. (Giov. 14:31; I Cor. 11:3; Filip. 2:6) Inoltre, per il grande amore che provava per i suoi unti discepoli, Cristo fu pronto a morire per loro. (Efes. 5:25) L’esempio di umiltà e di amore lasciatoci da Gesù dovrebbe certamente aiutarci a comportarci come minori.

      15. Quale ottimo esempio diede l’apostolo Paolo in quanto a comportarsi come il minore?

      15 Abbiamo notato precedentemente che l’apostolo Paolo si comportò come il minore in relazione ai suoi conservi cristiani. Perché? Per il grande amore che aveva per loro. Scrivendo ai cristiani di Roma disse che non solo desiderava rafforzare lui la loro fede, ma sperava che anche loro rafforzassero la sua fede mediante uno scambio di incoraggiamento. (Rom. 1:8-12) Una simile testimonianza è data dalle sue parole ai fratelli di Corinto: “La nostra bocca si è aperta per voi, Corinti, il nostro cuore si è allargato. Non siete alle strette in noi, ma siete alle strette nei vostri propri teneri affetti. E in contraccambio quale ricompensa — parlo come a figli — voi pure, allargatevi”. (II Cor. 6:11-13) Si noti un’espressione simile rivolta ai cristiani di Filippi e Tessalonica. — Filip. 1:8; 4:1; I Tess. 2:7, 8.

      16, 17. (a) Quali esempi moderni abbiamo? (b) Perché l’amore è utile sotto questo aspetto?

      16 A questo riguardo, non abbiamo forse molti ottimi esempi anche nei tempi moderni? Molti che ricoprono incarichi di responsabilità danno il buon esempio comportandosi come minori. Umilmente servono i fratelli che hanno bisogno di aiuto. Lo si nota in particolare ai nostri grandi raduni, dove, indipendentemente da doti naturali e incarichi nell’organizzazione, tutti ‘si rimboccano le maniche’ e si mettono al lavoro.

      17 Senza dubbio l’amore altruistico ci aiuterà a comportarci come minori. Sì, ‘l’amore non si vanta, non si gonfia, non cerca i propri interessi’. Non si preoccupa eccessivamente di non ricevere ciò che gli spetta. (I Cor. 13:4, 5) L’amore può veramente aiutarci, perché ci spingerà a ‘continuare a cercare non il nostro vantaggio, ma quello altrui’. (I Cor. 10:24) Paolo disse ai cristiani della Galazia: “Per mezzo dell’amore fate gli schiavi gli uni agli altri”. Per poter fare gli schiavi gli uni agli altri è ovviamente necessario che ciascuno si comporti come il minore! — Gal. 5:13.

      18. Come possiamo riassumere l’argomento?

      18 Il racconto biblico, come pure la storia secolare antica e moderna, mostra chiaramente che la condotta saggia è quella di comportarsi come il minore. Ciò permette di stringere buoni rapporti con Geova Dio, con i conservi cristiani e con i familiari. Inoltre tale condotta rende anche felici, perché equivale a dare ad altri i vantaggi e la precedenza, e “vi è più felicità nel dare che nel ricevere”. (Atti 20:35) Ci sono molte cose che ci aiutano a comportarci come minori: imparare dagli esempi biblici, riconoscere il principio dell’autorità, mostrare uno spirito di sanità di mente, seguire la direttiva dello spirito di Dio e mostrare saggezza e amore altruistico. Cerchiamo di considerare sempre un privilegio e una benedizione poterci comportare come minori, a beneficio degli altri e di noi stessi, e soprattutto alla lode di Geova.

      “Non si vanti l’uomo sapiente . . . l’uomo potente . . . l’uomo ricco . . . ma chi si vanta si vanti a causa ti questa medesima cosa, l’aver perspicacia e l’aver conoscenza di me, ch’io sono Geova, Colui che esercito amorevole benignità, diritto e giustizia sulla terra; poiché di queste cose in effetti io provo diletto”. — Ger. 9:23, 24.

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