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  • “Sia fatta la tua volontà in terra”
    La Torre di Guardia 1959 | 1° aprile
    • con l’aiuto del più potente telescopio, o del più potente microscopio elettronico.

      11 Secoli fa Gesù Cristo spiegò ad una donna samaritana: “Dio è uno Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo con spirito e verità”.h Nonostante sia invisibile nel reame spirituale, le creature umane possono intelligentemente adorarlo con verità, e ricevere da ciò indicibile benedizione. Un uomo che adorò questo grande Essere invisibile come divino Sovrano immortale, esclamò: “Ora al Re d’eternità, incorruttibile, invisibile, unico Dio, siano onore e gloria per i secoli dei secoli”.i Considerando seriamente questa devota esclamazione, come possiamo osare di escluderlo dalla nostra mente!

      12 “Nessuno ha in alcun tempo veduto Iddio”, scrisse un seguace di Gesù diciannove secoli fa.j Questi era un amico personale di Gesù e stava appoggiato al suo petto; eppure non aveva mai visto Dio. Poiché nessun uomo, neppure Giovanni, figlio di Zebedeo, che scrisse così, ha visto Dio, non abbiamo nessuna descrizione delle sue sembianze. Non possiamo immaginare com’è. Se dipingessimo un quadro o scolpissimo un’immagine che lo rappresenti, inganneremmo noi stessi, e disprezzeremmo e insulteremmo lui. Significherebbe abbassarlo nella nostra stima invece che innalzare noi nella pretesa di adorarlo. Non lo adoreremmo con spirito, che non è materiale come un’immagine; né lo adoreremmo con verità, che non è una cosa immaginaria. Ma questo glorioso, invisibile Dio ci aiuta a comprendere ed apprezzare le cose che lo riguardano, paragonandole a cose che noi vediamo e conosciamo bene. Parla perfino di sé come se avesse naso, occhi, bocca, orecchi, mani, piedi, e un cuore che pulsa. Così può darci una visione di sé mediante simboli. Diede a Giovanni, figlio di Zebedeo, un’imponente visione di sé, affinché Giovanni potesse descriverla a noi, come per introdurci alla presenza stessa di Dio nella sua “posizione più potente” nel cielo.

      13 Giovanni vide più e apprese più di tutto quello che gli scienziati moderni hanno imparato o possano imparare con tutti i satelliti o sputnik che lanciano nello spazio, muniti di strumenti di misurazioni scientifiche, apparecchi radiotrasmittenti e televisivi. Giovanni vide oltre lo spazio, con i suoi soli e pianeti visibili, galassie, meteore e comete, e con i suoi raggi cosmici. Giovanni era a quel tempo l’ultimo dei dodici apostoli di Gesù Cristo ancora vivente. Quello che vide fu una rivelazione, resa possibile non da moderni strumenti scientifici ma solo dall’azione dell’invisibile forza attiva o spirito di Dio. Il libro in cui Giovanni descrive questa miracolosa visione si chiama la Rivelazione a Giovanni, o l’Apocalisse. È l’ultimo dei libri delle Sacre Scritture, la Sacra Bibbia. Giovanni allora era perseguitato perché era cristiano, “per aver parlato di Dio e aver reso testimonianza a Gesù”, dice Giovanni. Egli si trovava prigioniero nell’isola di Patmo, non lontano dalla costa dell’Asia Minore, ora Turchia Asiatica. (Apoc. 1:9) Che cosa vide Giovanni che abbia valore e importanza per noi in quest’èra spaziale e nucleare?

      (Continua)

  • “Nel tuo interesse”
    La Torre di Guardia 1959 | 1° aprile
    • “Nel tuo interesse”

      ● “Giovanotto”, disse una volta Benjamin Franklin, “il consiglio che ti offro è che tu coltivi la conoscenza e una ferma fede nelle Sacre Scritture. Questo è certamente nel tuo interesse”.

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