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‘Non date con esitazione’ nell’espressione di grazie a DioLa Torre di Guardia 1970 | 1° novembre
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osservazioni che accompagnavano doni ricevuti dall’ufficio della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati, 124 Columbia Heights, Brooklyn, N.Y. 11201, o da una delle sue molte sedi filiali nel mondo:
“Essendo avanti con gli anni non posso portare con me questo denaro quando muoio, e non posso pensare a un modo migliore di usarlo che quello di contribuire per la proclamazione della buona notizia del Regno’’.
“Abbiamo grande felicità e gioia per tutte le cose che Geova ci ha date. Noi tutti in questa parte del paese, benché a una certa distanza dalla sede centrale della Società, apprezziamo continuamente la stretta comunicazione con Geova per mezzo della sua congregazione. Ci sentiamo così specialmente quando possiamo contribuire a espandere la testimonianza mondiale”.
Il Creatore sa che le creature umane più riconoscenti e generose sono in effetti le creature più felici. (Atti 20:35) Egli inculca dunque questo spirito nei suoi figli. Ci rammenta di continuare ad acquistare questa eccellente qualità non mediante specifiche esigenze, ma rimettendosi soprattutto al nostro cuore. Come ci è resa chiara la cosa! Solo considerate queste parole dell’apostolo ispirato:
“Chi semina scarsamente mieterà pure scarsamente; e chi semina generosamente mieterà pure generosamente. Ciascuno faccia come ha deciso nel suo cuore, non con rancore o per forza, poiché Dio ama il donatore allegro. Inoltre, Dio può far abbondare tutta la sua immeritata benignità verso di voi, affinché, mentre avete sempre piena autosufficienza in ogni cosa, abbiate abbondanza per ogni opera buona. . . . In ogni cosa siete arricchiti per ogni sorta di generosità, . . . perché il ministero di questo servizio pubblico non è solo per supplire abbondantemente ai bisogni dei santi ma anche per esser ricchi con molte espressioni di grazie a Dio”. — 2 Cor. 9:6-12.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1970 | 1° novembre
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Domande dai lettori
● Non mostrava Gesù mancanza di rispetto per sua madre, dicendo: “Che cosa ho a che fare con te, donna? La mia ora non è ancora venuta”. — C. B., U.S.A.
Gesù disse questo a una festa nuziale a Cana al principio del suo ministero. Il racconto dice: “Quando venne a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: ‘Non hanno vino’. Ma Gesù le disse: ‘Che cosa ho a che fare con te, donna? La mia ora non è ancora venuta’. Sua madre disse a quelli che servivano: ‘Qualunque cosa vi dica, fatela’”. — Giov. 2:3-5.
Consideriamo prima l’uso che Cristo fece del termine “donna”. Nel linguaggio moderno, parlare alla propria madre chiamandola “donna” potrebbe sembrare poco rispettoso. Tuttavia, come osservò il traduttore E. J. Goodspeed, la parola greca usata in Giovanni 2:4 non è “né così distante come [la moderna parola donna] né così affettuosa come” madre. Ha un’ampia gamma di significato e, secondo l’uso che se ne fa in questo caso, ha un certo senso di rispetto o affetto. — Greek-English Lexicon di Liddell e Scott.
Sia gli angeli che il risuscitato Gesù usarono questa parola parlando a Maria Maddalena mentre piangeva di dolore presso la tomba di Cristo; certo non sarebbero stati aspri o poco rispettosi. (Giov. 20:13, 15) E sul palo Cristo usò la stessa forma rivolgendosi a sua madre quando mostrò preoccupazione per lei, affidandola alle cure del suo diletto apostolo Giovanni. (Giov. 19:26; si veda anche Giovanni 4:21; Matteo 15:28) Di conseguenza, Gesù non fu irrispettoso usando questa parola a Cana. Piuttosto, possiamo essere certi che parlò rendendosi conto del suo obbligo scritturale di onorarla, come in seguito mise in risalto agli scribi e Farisei. — Matt. 15:4.
L’espressione: “Che ho a che fare io con voi”, è un’antica forma di domanda che si trova spesso nella Bibbia. (2 Sam. 16:10; 1 Re 17:18; 2 Re 3:13; Mar. 1:24; 5:7) Si può tradurre letteralmente: “Che cosa abbiamo noi [o io] e te [o voi] in comune?” ed è una forma che respinge. La severità dipenderebbe, naturalmente, dal tono di chi parla. Essa indica obiezione alla cosa suggerita. — Si paragoni Esdra 4:3 e Matteo 27:19.
Quando Gesù usò quell’espressione era già il Cristo e il Re stabilito da Dio. Non era un piccolo bambino che vivesse nella casa di sua madre e sotto la sua immediata sorveglianza. Ora egli accettava comandi da Dio che l’aveva mandato. (1 Cor. 11:3) Pertanto, allorché sua madre, con la propria dichiarazione, cominciò in effetti a dirgli quello che doveva fare, Gesù si oppose od obiettò. Riguardo al suo ministero e ai suoi miracoli non doveva ricevere ordini dagli amici o dalla famiglia. (Giov. 11:6-16) La risposta di Cristo mostrò che quando fosse stata l’ora d’agire in una certa situazione avrebbe agito. Sapeva qual era il momento d’agire a questo riguardo e non doveva essere spronato.
Evidentemente Maria non considerò le parole di Gesù come un aspro rimprovero ma comprese il suo tono. Saggiamente lasciò la cosa nelle mani di suo figlio. Si potrebbe aggiungere che “in greco l’asprezza della domanda era attenuata, non accresciuta, dall’uso della parola [donna] insieme ad essa, come termine d’affetto o rispetto”. — Problems of New Testament Translation, pag. 100.
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Scritture per dicembreLa Torre di Guardia 1970 | 1° novembre
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Scritture per dicembre
Insegnate a persone d’ogni nazionalità in vista del battesimo. — Matt. 28:19, 20.
1 Chi non porta il suo palo di tortura e non viene dietro a me non può essere mio discepolo. — Luca 14:27. TG 1/7/69 12a
2 Le nazioni si adirarono, e venne l’ira tua. — Riv. 11:18. TG 15/6/70 52
3 Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine. — Matt. 24:14. TG 1/5/69 19b
4 Continuo a menzionarvi nelle mie preghiere, affinché l’Iddio del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione nell’accurata conoscenza di lui. — Efes. 1:16, 17. TG 15/7/69 14a
5 Andate dunque e fate discepoli di tutte le nazioni. — Matt. 28:19, C. B. Williams. TG 15/9/69 6, 7a
6 [Fate] sentieri diritti per i vostri piedi. — Ebr. 12:13. TG 1/8/69 15a
7 Egli vi battezzerà con spirito santo e con fuoco. — Matt. 3:11. TG 15/4/70 17-19a
8 Non devi seguire la folla per fini empi. — Eso. 23:2. TG 1/9/69 11
9 “Non c’è pace”, ha detto il mio Dio, “per i malvagi”. — Isa. 57:21. TG 15/6/70 3a
10 Va e fa anche tu lo stesso. — Luca 10:37. TG 15/8/69 25, 26a
11 Acquista conoscenza di lui, ti prego, e sta in pace; quindi ti verranno cose buone. Ti prego, prendi la legge dalla sua propria bocca, e metti i suoi detti nel tuo cuore. — Giob. 22:21, 22. TG 15/5/70 17a
12 Andate dunque e fate discepoli d’ogni nazione. — Matt. 28:19, RS. TG 1/6/70 23, 24
13 La vera sapienza stessa continua a gridar forte . . . Perché ho chiamato ma continuate a rifiutarvi, . . . anch’io, da parte mia, riderò del vostro proprio disastro . . . In quanto a chi mi ascolta, risiederà in sicurtà e sarà indisturbato dal terrore della calamità. — Prov. 1:20, 24, 26, 33. TG 15/10/69 19, 23a
14 Mediante il ferro, il ferro stesso si affila. Così un uomo affila la faccia di un altro. — Prov. 27:17. TG 1/10/69 16, 17a
15 Non smettiamo dunque di fare ciò che è eccellente, poiché a suo tempo mieteremo se non ci stanchiamo. — Gal. 6:9. TG 15/11/69 22, 23a
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MINISTERO DI CAMPO
Quante persone pensate che abbiano oggi dimenticato Dio, che non siano in grado di ricordarlo, di ricordare ciò che ha fatto? Quante persone pensate che adorino realmente il grande Dio dell’universo, il Datore di ogni dono buono e perfetto? Pensate che la maggioranza delle persone nella cristianità abbiano dimenticato Dio e le sue leggi e ciò che ha comandato ai cristiani di fare? (Deut. 25:19) I testimoni di Geova desiderano con amore e ubbidienza ricordare Geova e aiutare altri a fare altrettanto. Nel mese di novembre essi offriranno l’avvincente pubblicazione biblica ‘Cose nelle quali è impossibile che Dio menta’ che è di grande aiuto per ricordare Geova. Se desiderate riceverla, scrivete nel vostro paese all’indirizzo indicato nella parte interna della copertina di questa rivista.
STUDI “TORRE DI GUARDIA” PER LE SETTIMANE
del 22 novembre: Il battesimo di coloro che sono discepoli. Pagina 649. Cantici da usare: 24, 28.
del 29 novembre: La vostra coscienza verso Geova. Pagina 656. Cantici da usare 29, 32.
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