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Incremento della teocraziaLa Torre di Guardia 1951 | 15 febbraio
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si sta raccogliendo insieme in fretta dalle estremità della terra. Così un forte e alto invito giunge fino alle estremità della terra a tutti gli abitanti di Babilonia che gemono e piangono affinché fuggano da lei e trovino scampo dalle sue oppressive azioni ora e dalla sua completa distruzione più tardi. Se amate il Signore, cercate la sua protezione ed entrate nella sua città, nel villaggio senza mura, perché Geova è un muro di fuoco che la circonda. Egli ama quelli che sono in essa, e toccare uno dei suoi fedeli servitori equivale a toccare la pupilla dell’occhio suo.
15. Che cosa farà egli fra breve alle nazioni? Quindi, che cosa ci vien comandato di fare?
15 Non è molto lontano il giorno in cui Geova Dio spoglierà le nazioni e le distruggerà. Quando fu chiesto a Gesù quale sarebbe stato il segno della fine di questo mondo, egli indicò ai suoi apostoli molte cose per le quali potevano essere in attesa, e di queste cose vediamo oggi l’adempimento. Non passerà dunque molto tempo prima di Harmaghedon. Quelli che sono pervenuti alla conoscenza del Signore possono ubbidire al comando: “Manda gridi di gioia, rallegrati, o figliuola di Sion! poiché, ecco, io sto per venire, e abiterò in mezzo a te, dice l’Eterno. E in quel giorno molte nazioni s’uniranno all’Eterno, e diventeranno mio popolo; e io abiterò in mezzo a te, e tu conoscerai che l’Eterno degli eserciti m’ha mandato a te. E l’Eterno possederà Giuda”. (Zacc. 2:10-12) Credete voi questo? Direte voi ad altri ciò che sapete? Mostrerete voi pazienza e perseveranza mentre parlerete loro?
16. Per che cosa aiuteremo noi le persone a decidersi? Perché, e come?
16 È difficile per una persona decidere su ciò che vuol fare: rimanere con questo vecchio mondo morente con la sua ricchezza ed i suoi piaceri e la sua attuale popolarità; oppure, come si dice, “tentar la sorte” sul nuovo mondo. Mostrerete voi che conoscete Iddio e comprendete la sua Parola la vostra fede mediante buone opere? Quando si studia e si conosce la Parola di Dio e si crede a questa Parola, non si tratta più di tentar la sorte. Si tratta di aver la certezza di quello che deve avvenire. Se siete sicuri, cercherete di convincere altri che troverete pronti a separarsi da Babilonia. Che cosa avverrà di colui che fugge dal vecchio mondo e dalle nazioni che lo spogliano? In primo luogo questo significa ch’egli avrà la prospettiva di ricevere la vita eterna. Avrà l’opportunità di poter adorare l’Altissimo Iddio, il suo Creatore, per tutta l’eternità. Ma per ricevere le benedizioni di questa vita egli deve accettare il Figlio Cristo Gesù; infatti le Scritture dicono che chiunque crede in lui potrà ottenere la vita eterna. Sei tu, come Cristiano, disposto ad insegnargli ad apprendere queste cose? Non sarà facile; occorrerà pazienza e tempo da parte di entrambi.
17, 18. Qual è l’attitudine del mondo nel quale viviamo? Tuttavia, per che cosa dobbiamo schierarci, e mediante chi?
17 Dobbiamo tutti ricordarci che viviamo in un mondo vecchio, nel mondo che si oppone allo stabilimento del regno di Dio. Esso è stato contrario al Regno per secoli. Anche quando il Re Cristo Gesù fu sulla terra ed eseguì la sua meravigliosa predicazione, le nazioni del mondo furono responsabili della sua morte e distruzione inchiodandolo ad un palo. Egli morì come un peccatore condannato, sedizioso, un uomo contro la signoria romana di Cesare e odiato dagli stessi religiosi giudei che cercavano il Messia. Egli fu un uomo che subì grandi persecuzioni. Non fu cosa facile per il Re Cristo Gesù vivere in questo vecchio mondo. Egli sapeva che erano decisi a ucciderlo, e in fine ci riuscirono, ma questo non lo spaventò. Egli doveva compiere la sua opera, e l’eseguì allo scopo di diventare il più grande testimone di tutti i tempi in favore del nome e della Parola di Dio Onnipotente.
18 I fedeli seguaci di Cristo Gesù devono seguire una simile condotta. Non ci sono due modi d’agire a questo riguardo. Devono essere a favore del regno di Geova. Non vogliono più esser preda delle nazioni e cadere in loro balìa; perciò fuggono da questo vecchio mondo di Babilonia con il suo diabolico dominio e si pongono sotto il governo del Re del cielo, Cristo Gesù, il quale essi sanno che già regna nei cieli. Egli fu posto sul suo trono da Geova Dio e fatto governatore nel 1914.
UNA GRAN FOLLA ANNUNZIANTE IL REGNO
19. Che cosa acclama oggi una gran folla in adempimento di Apocalisse 19:6, e perché?
19 Quale meraviglia è avvenuta! Oggi troviamo una gran folla di persone che ha ascoltato il messaggio del Regno e che dice: “Lodate Jah, voi popoli, poiché Geova il nostro Dio, l’Onnipotente, ha cominciato a regnare come re”. (Apoc. 19:6, NM) Sì, è venuto il tempo della rivendicazione del nome di Geova, e quelli che son fuggiti dall’organizzazione babilonica riconoscono che Geova è divenuto re mettendo il suo Figlio sul trono affinché governi in mezzo ai suoi nemici. Questo è il giorno nel quale dobbiamo rallegrarci.
20, 21. Quale effetto produssero i miracoli fatti dagli apostoli e dai loro compagni? Come furono essi mal compresi. e come suscitarono risentimento?
20 Nei primi giorni della chiesa Geova Dio mediante il suo spirito santo o forza attiva diede agli apostoli il potere di compiere miracoli, e questo attrasse molte persone al messaggio e a ciò che dicevano gli apostoli. Tuttavia, questi doni speciali o miracolosi terminarono con la morte degli apostoli, e non si verificano più attualmente.
21 Ricorderete come nel capitolo 14 di Atti è narrato che gli apostoli Paolo e Barnaba predicavano la buona novella e avevano fatto un miracolo. Dopo aver visto meraviglie compiute da questi uomini, la gente voleva farli dèi; infatti credeva che gli dèi del cielo erano discesi sulla terra ed erano diventati uomini. “Però, quando gli apostoli Barnaba e Paolo udirono ciò, si stracciarono i vestimenti esteriori e saltarono in mezzo alla folla, gridando e dicendo: ‘Uomini, perché fate queste cose? Anche noi siamo creature umane aventi le stesse infermità che avete voi, e vi proclamiamo la buona novella, affinché vi convertiate da queste cose vane all’Iddio vivente, che ha fatto il cielo e la terra e il mare e tutte le cose che sono in essi”. (Atti 14:14, 15, NM) Paolo e Barnaba non si vantarono di aver fatto essi stessi questo miracolo. Sapevano che era stato eseguito mediante la potenza di Dio, e così ne diedero a lui tutto l’onore. Dissero a quelli che li circondavano che colui che li aveva sostenuti nel compiere questo miracolo era il Creatore del cielo e della terra, e che in quanto a loro non erano altro che ordinarie creature umane. L’intero proposito per cui predicavano e avevano fatto il miracolo era quello di volgere il popolo all’unico vero Iddio e nient’altro. Volevano comunicare al popolo che gli dèi pagani ai quali i Gentili offrivano sacrifici nei templi non erano dèi viventi degni d’essere adorati. Era la verità della Parola di Dio ch’essi mettevano in contrasto con la falsa religione. Quantunque fossero sinceri ed onesti e cercassero il bene del popolo, erano grandemente perseguitati e seguiti di luogo in luogo durante i loro viaggi a motivo dei miracoli che facevano e specialmente a motivo del messaggio che predicavano. Ciò non ostante, la verità trovò un sicuro piedistallo in quei primi giorni.
22. Che cosa si può dire oggi di tali miracoli? Che cosa sopportiamo dalle nazioni, e tuttavia quale perseveranza mostriamo?
22 Così accade oggi ai ministri dell’evangelo. La buona novella viene ancora predicata, e pur non avendo il potere di fare miracoli, essi hanno da Dio il potere e il mandato di predicare questo evangelo fino alle estremità del mondo. Il popolo del Signore è stato liberato dalla servitù dell’organizzazione babilonica e dalle nazioni che lo spogliavano. Per il fatto ch’essi son fuggiti da queste organizzazioni sono tormentati dai Babilonesi. Oh, sì, essi sono ancora nel mondo, ma non ne fanno più parte. Sono entrati nella città senza mura sotto la protezione di Geova, e sanno che “Geova conosce quelli che gli appartengono”. Malgrado l’oppressione, i fedeli seguaci di Cristo Gesù perseverano nella giustizia e nella dedizione cristiana. Essi rimarranno saldi contro ogni opposizione che viene portata contro di loro, perché sanno che come Cristo e gli apostoli furono perseguitati e come fu permesso che passassero per molte prove e afflizioni; così oggi essi devono fare lo stesso, ed è solo mediante la perseveranza che sarà loro possibile di guadagnare la vittoria. I testimoni di Geova si propongono d’aiutare il popolo; perciò non possono desistere.
23. Con quali qualità dobbiam noi perseverare nell’opera di predicazione? Perché?
23 Quando scrisse a Timoteo, Paolo mise in rilievo che dobbiamo aver fede, amore e perseveranza e che dobbiamo continuare la nostra opera di predicazione con pazienza. Non dobbiamo essere adirati, irascibili e astiosi come fanno le persone delle nazioni di questo vecchio mondo. Non dobbiamo comportarci come i loro principali rappresentanti nelle conferenze delle Nazioni Unite. Il loro clamoroso, abusivo modo di parlare in tempo di elezioni è tipico della loro mancanza d’amore l’uno per l’altro. I Cristiani non possono imitare questo modo di parlare. È sconveniente. Essi devono piuttosto mostrare la loro perseveranza con pazienza mediante continuo, fedele amore e devozione. Essi saranno in grado di adoperare una tale disposizione quando parleranno alle persone del mondo, e saranno in grado di persuadere tutte le specie di persone ad ascoltare il messaggio che hanno. Non possono essere orgogliosi ed altezzosi., né si sentono migliori di altri. Per combattere per la vittoria in questa contesa della fede, devono predicare la Parola in un modo che piace a Dio e attrae le persone che cercano la verità e la giustizia. Non desidera Iddio di veder salvate tutte le specie di uomini? e non hanno forse anche i testimoni di Geova questo sentimento?
24. Come facciamo noi una giusta confessione in tutto il mondo, e con quali risultati sin dal 1945?
24 Paolo disse: “Combatti per la vittoria nella giusta contesa della fede, afferra saldamente la vita eterna per la quale sei stato chiamato ed hai dichiarato pubblicamente la giusta confessione davanti a molti testimoni”. (1 Tim. 6:12, NM) Quindi, affin di combattere per la vittoria nella giusta contesa della fede, il Cristiano deve fare una pubblica confessione e dire quello che crede a tutte le specie di persone. I testimoni di Geova fanno precisamente questo in tutto il mondo, e i risultati di questi ultimi sei anni mostrano l’abbondante benedizione di Geova. Elenchiamo sotto il numero dei proclamatori o ministri del Regno che han proclamato il messaggio del Regno mese per mese durante gli anni menzionati. L’ultima cifra mostra l’aumento nel numero dei proclamatori rispetto all’anno precedente.
Proclamatori 1945, 127.478; aumento sul 1944, 16.973.
Proclamatori 1946, 158.034; aumento sul 1945, 30.556.
Proclamatori 1947, 181.071; aumento sul 1946, 23.037.
Proclamatori 1948, 230.532; aumento sul 1947, 49.461.
Proclamatori 1949, 279.421; aumento sul 1948, 48.889.
Proclamatori 1950, 328.572; aumento sul 1949, 49.151.
25. Quale aumento nel numero dei ministri vi è stato quindi annualmente? Come combattono essi per la vittoria?
25 Si nota che durante gli ultimi tre anni vi è stato ogni anno un aumento di circa 49.000 ministri predicanti la Parola. In altri termini, 49.000 persone sono uscite dal vecchio mondo ogni anno per schierarsi definitivamente dalla parte del regno di Dio e proclamare pubblicamente di avere assunto questa posizione davanti a molti testimoni. In questo modo essi combattono per la vittoria. Quantunque abbiano avuto molte prove e difficoltà, “Geova conosce quelli che gli appartengono,” e chiunque tocca uno di questi testimoni tocca la pupilla dell’occhio suo. Geova ama la loro fedeltà, ed egli dà l’aumento! Ne siete voi partecipi?
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“Sia Dio riconosciuto verace”La Torre di Guardia 1951 | 15 febbraio
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“Sia Dio riconosciuto verace”
Questo nuovo libro, di 320 pagine, fu rilasciato all’“Assemblea teocratica delle nazioni liete” a Cleveland, Ohio. I suoi 24 capitoli espongono semplicemente e con molte prove scritturali i principali insegnamenti della Bibbia e disputate questioni di oggi. Soddisfa un sentito bisogno d’istruzione dottrinale di questa specie basilare. Tutti i testi biblici riferiti o citati sono elencati in un indice con i numeri delle pagine relative, e vi è anche un indice dei soggetti per la consultazione immediata. Il libro è rilegato in copertina verde scura, con titolo in color oro. Viene spedito, in qualsiasi luogo, per 35c o Lit. 200 la copia.
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