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Il nome di chi rispettate maggiormente, il vostro o quello di Dio?La Torre di Guardia 1972 | 1° giugno
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Geova tuo Dio e hai camminato nelle sue vie. E tutti i popoli della terra dovranno vedere che il nome di Geova è stato invocato su di te, e in realtà ti temeranno”. (Deut. 28:9, 10) Come Geova disse loro, essi erano divenuti “di fra tutti gli altri popoli la mia speciale proprietà”. (Eso. 19:3-5) Essendo stato invocato su di loro il Suo nome, erano “un popolo per il suo nome”. (Ger. 14:9; Dan. 9:19) Ma ha il popolo d’Israele continuato a essere un “popolo per il suo nome” fino a questo giorno? L’istituzione dell’indipendente, non teocratica Repubblica d’Israele nel 1948 E.V. l’ha forse confermata come “popolo per il suo nome”, nonostante che non osservi la legge di Mosè e non abbia in Gerusalemme il tempio chiamato col nome di Geova? È importante che lo sappiamo.
36. Fu Gesù membro del ‘popolo per il nome di Geova’, e come Geova mostrò la sua decisione circa il fatto che il Suo nome dovesse essere trasferito dall’Israele naturale?
36 Il primo secolo della nostra Èra Volgare fu il tempo per determinare tale questione. Certo Gesù Cristo, nato in Betleem-Giuda nella linea della famiglia del re Davide, fu per nascita membro del ‘popolo per il nome di Geova’. Il suo stesso nome Gesù include il nome divino, poiché significa “Geova è salvezza”. Ma la stessa nazione di Gesù lo rinnegò. In quanto ai suoi seguaci, che erano un piccolo rimanente di Israeliti, si separarono dalla nazione d’Israele, e divennero una nazione spirituale. In questa situazione, la nazione del naturale, circonciso Israele continuò forse a essere il “popolo per il suo nome” (per il nome di Geova), o fu il nome di Geova trasferito e invocato sulla nazione spirituale dei seguaci di Gesù? Dio stesso decise la risposta a questo problema. Il giorno di Pentecoste dell’anno 33 E.V. versò il suo spirito santo in adempimento della Sua profezia di Gioele 2:28-32. Su chi? Non sui Giudei non cristiani nel tempio allora in piedi in Gerusalemme, ma sui dodici apostoli e sugli altri discepoli di Gesù. Ripieni di spirito, essi proclamarono il nome di Dio. — Atti 2:1-36.
37, 38. (a) In che modo molti Giudei divennero parte del nuovo ‘popolo per il nome di Geova’? (b) Quando Geova aprì ai non Giudei la porta per divenire questo “popolo per il suo nome”?
37 Lì, oltre diciannove secoli fa, Geova cominciò a trarre un nuovo popolo su cui sarebbe stato invocato il suo nome o che si sarebbe chiamato col suo nome. (1 Piet. 2:9) Migliaia di naturali, circoncisi Giudei accettarono Gesù come Messia e divennero parte di questo ‘popolo per il nome di Geova’. Nemmeno tre anni e mezzo dopo, Geova Dio diede l’opportunità alle nazioni non giudaiche o gentili. Mandò l’apostolo Pietro perché entrasse nella casa di un Gentile a Cesarea e proclamasse la buona notizia intorno a Gesù il Messia a Cornelio e ai suoi amici. A causa della loro credenza, Geova versò su di loro il suo spirito. In tal modo fece di questi Gentili credenti parte del “popolo per il suo nome”. In seguito l’appartenenza a questo spirituale “popolo per il suo nome” fu possibile a tutte le nazioni non israelitiche o gentili. (Atti 10:1 a 11:18) Questo accadde non perché lo diciamo noi, ma perché lo disse l’ispirato discepolo Giacomo, fratellastro di Gesù Cristo. Ciò avvenne circa tredici anni dopo la conversione del gentile Cornelio e dei suoi amici. Parlando a una conferenza in Gerusalemme, Giacomo disse:
38 “Simeone [Pietro] ha narrato completamente come Dio rivolse la prima volta l’attenzione alle nazioni per trarre un popolo per il suo nome. E con questo sono concordi le parole dei Profeti, come è scritto: ‘Dopo queste cose tornerò e riedificherò la tenda di Davide . . . affinché quelli che rimangono degli uomini cerchino premurosamente Geova, insieme a persone di tutte le nazioni, persone che son chiamate con il mio nome, dice Geova, che fa queste cose’”. — Atti 15:12-18; Amos 9:12.
39. (a) Perché Geova non ha cessato d’avere un “popolo per il suo nome” dalla distruzione di Gerusalemme nel 70 E.V.? (b) Che cosa completa oggi Geova che cominciò diciannove secoli fa, e quale prova ne abbiamo?
39 Di conseguenza, Geova non cessò di avere un “popolo per il suo nome” dopo la distruzione dell’antica Gerusalemme cinta da mura e del suo tempio nell’anno 70 E.V. e la dispersione dei naturali, circoncisi Giudei. Aveva il cristiano “popolo per il suo nome” formato da poco. Ciò che Geova cominciò allora nel primo secolo, porta oggi a termine in questo ventesimo secolo. Ora, prima che si abbatta su questo sistema di cose la più grande tribolazione di tutta la storia umana, egli completa questo spirituale “popolo per il suo nome”, e oggi c’è ancora sulla terra un rimanente d’essi. Se non fosse così, come potremmo spiegare ciò che ora ha luogo in tutti gli abitati continenti e nelle isole dei sette mari? Che cosa? Il nome di Geova viene fatto conoscere ed è esaltato in proporzioni mai prima d’ora raggiunte da che enorme biasimo fu recato sul nome divino con la distruzione di Gerusalemme e del suo famoso tempio nell’anno 70 E.V. Non si commetta nessun errore riguardo a ciò: Geova ha oggi sulla terra il suo “popolo per il suo nome”, ed esso dà prova d’essere proprio tale, anche se è solo un rimanente.
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Il popolo che rispetta il nome di Dio più del proprioLa Torre di Guardia 1972 | 1° giugno
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Il popolo che rispetta il nome di Dio più del proprio
1, 2. (a) Da che cosa è questo un giorno di liberazione religiosa? (b) Che cosa dichiara Isaia 12:3-5, e chi prende a cuore queste parole per adempierle?
CHE cosa c’è da aspettarsi, che cosa dovremmo aspettarci, da un “popolo per il suo nome”? Certamente, questo: Che considerino un onore portare tale nome, che non si vergognino di tale nome, che facciano risuonare le lodi di tale nome in tutta la terra, sia dentro la cristianità che fuori della cristianità. In questi “ultimi giorni” di questo sistema mondiale, quando si ottiene la liberazione religiosa dalla cristianità e da tutto il resto dell’impero mondiale della falsa religione, il liberato rimanente prende a cuore il suo obbligo di adempiere le profetiche parole di Isaia 12:3-5:
2 “Con esultanza sarete certi di attingere acqua alle sorgenti della salvezza. E in quel giorno per certo direte: ‘Rendete grazie a Geova! Invocate il suo nome. Fate conoscere fra i suoi popoli le sue gesta. Menzionate che il suo nome dev’essere innalzato. Elevate melodie a Geova, poiché ha fatto cose eccelse. Questo deve farsi conoscere in tutta la terra’”.
3, 4. (a) Da quando l’unto rimanente ha cominciato a prendere parte all’adempimento di quella profezia, come ha operato Geova? (b) In che modo il risultato è stato proprio come ciò che Davide menzionò quale ragione per lodare Geova, in Salmo 138:1, 2?
3 Da quando l’unto rimanente dei cristiani testimoni di Geova si è messo all’opera per prendere parte all’adempimento di quella profezia Geova “ha fatto cose eccelse”, ha operato splendidamente, ha trionfato! Egli fece scrivere nel suo nome
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