appunti mentre gli oratori demolivano gradualmente gli argomenti preferiti dai sostenitori della Trinità finché la dottrina della Trinità non fu esposta senza possibilità di dubbi per quello che è: falsa! Quando il presidente annunciò che questo avvincente soggetto era disponibile in forma di opuscolo di sessantaquattro pagine, si levò uno scroscio di applausi e i presenti accorsero verso gli uscieri per ottenere le loro copie. Durante l’intervallo si videro molti che sfogliavano gioiosamente l’opuscolo ed esaminavano i convincenti argomenti in esso spiegati.

SERVIZIO E AMORE

L’accurata conoscenza della Parola di Dio è una forza vigorosa che spinge i ministri all’azione. E la dimostrazione di un’ora e mezzo del venerdì sera, basata sull’esperienza di un giornalista che raccoglieva delle informazioni per scrivere un articolo sui testimoni di Geova, mostrò che l’organizzazione di Geova è attiva, e che in essa v’è lavoro per tutti. Come apprezzarono profondamente i proclamatori di vedere l’amorevole e tenera cura di Geova esercitata mediante la sua organizzazione! E molti si valsero di queste assemblee per esprimere il proprio apprezzamento impegnandosi attivamente nel ministero di campo, e invitando quelli del vicinato ad essere presenti e a ricevere tali benedizioni spirituali.

Queste assemblee rammentarono a tutti che v’è molto da fare e che v’è ancora grande necessità di ministri pionieri in servizio continuo. Ora poco più del 3 per cento sono pionieri. I presenti nell’uditorio furono esortati a fare possibilmente i pionieri. Infatti, fu loro detto che la mèta del 5 per cento per ogni congregazione è più che ragionevole. L’opera di pioniere richiede molto coraggio.

Ma non vi può essere amore senza opere? No, veramente no. (1 Giov. 3:18) Quindi, possono esservi opere senza amore? Sì, ma i congressisti appresero che queste sono prive di valore. (1 Cor. 13:1-8) Essi udirono che dovevano imparare a rivestire tutte le loro opere con l’amore, che l’amore dovrebbe spingere a servire Dio, che “l’amore edifica”, che “l’amore non viene mai meno”. — 1 Cor. 8:1; 13:8.

Amore, gioia e tristezza erano frammisti mentre l’ultimo oratore concludeva l’intera assemblea con alcuni commenti ammonitori, incoraggiando tutti ad attingere coraggio dalla Parola di Dio e a rimanere coraggiosamente dinanzi a Geova, malgrado ciò che può accadere, poiché Geova, “Colui che ha fatte le promesse”, è fedele. (Ebr. 10:23, VR) Pieni di rinnovato coraggio, istruiti e ristorati, i congressisti lasciarono i luoghi dell’assemblea più che mai decisi a non lasciarsi sfuggire una sola opportunità di parlare ad altri del trionfante regno di Geova finché Egli non dica “Basta!”

Il cristianesimo e la religione moderna

● Scrivendo nel Colonist di Victoria del 28 gennaio 1961, l’ecclesiastico Frank S. Morley si lamentò per la mollezza dei ministri dei giorni moderni in paragone con gli eroici cristiani del primo secolo. “Mentre leggevo l’altro giorno un giornale religioso”, egli scrisse, “notai alcuni annunci destinati ad allettare i ministri ad occupare chiese vacanti. Uno di essi diceva con vanto: ‘Presbiterio ammobiliato, riscaldamento a olio . . . strade asfaltate, scuole moderne’. Un altro: ‘Bella chiesa, ottimo presbiterio — a 10 minuti d’automobile dall’università’. E via di seguito: ‘Presbiterio interamente ammobiliato’, ‘presbiterio confortevole, in mattoni, con riscaldamento a olio’, ‘parrocchia confortevole, con riscaldamento a olio, nuova autorimessa, vicina alle scuole superiori e alle scuole pubbliche’”.

Morley ricordò che quando Paolo fu invitato ad andare in Macedonia, “non avendo il cauto atteggiamento dei suoi successori di oggi, Paolo prese Barnaba e ‘cercammo subito di partire per la Macedonia’”. (Atti 16:10, VR) Essi furono inseguiti dalle turbe, percossi, imprigionati, ebbero privazioni, difficoltà eppure si rallegrarono nelle loro assegnazioni di ministero. Come sono diversi gli ecclesiastici moderni dai cristiani del primo secolo!