-
Come si identifica la vera religioneLa Torre di Guardia 1969 | 15 novembre
-
-
prova ora grande contentezza e si segue la via che condurrà alla vita eterna nel suo nuovo sistema di cose, di sicuro vale la pena che facciate tale investigazione. (Deut. 30:19, 20) Vi invitiamo calorosamente a farla. Perché non investigare ora?
-
-
Sopravvivrete al “giudizio generale”?La Torre di Guardia 1969 | 15 novembre
-
-
Sopravvivrete al “giudizio generale”?
L’umanità in genere è giudicata alla morte? Oppure ha luogo il giudizio dopo la risurrezione?
IL “GIUDIZIO generale” è stato per secoli uno dei temi principali delle sculture in alcune delle più famose chiese della cristianità. Questa scena, per esempio, appare sopra l’ingresso di cattedrali francesi a Parigi, Chartres, Rheims, Auxerre, Bourges e Autun che sono famose in tutto il mondo, nonché sopra le porte delle chiese in molti altri luoghi. Decine di migliaia di visitatori sono passati sotto queste sculture senza neppure soffermarsi a pensare che contraddicono una basilare dottrina insegnata proprio dentro questi medesimi edifici.
Una comune scena del “giudizio generale” rappresenta i morti che spostano le loro pietre tombali e si levano dalle tombe. Le autorità cattoliche dicono che il giudizio rappresentato da queste sculture viene “dopo la risurrezione generale”.1 Tuttavia, in queste medesime chiese è detto alle persone che il loro giudizio ha luogo all’istante della loro morte.
Un sacerdote scrisse: “All’istante della morte, l’anima compare dinanzi al seggio del giudizio di Cristo”, per essere “esclusa per sempre dal regno di Dio”, o per andare in cielo o in purgatorio.2 Un altro dice che “al momento stesso della morte la nostra anima sarà per sempre stabilita in uno stato di amicizia o di inimicizia con Dio, cioè nella felicità o nell’eterna pena”.3
Quando ha dunque luogo il giudizio del mondo dell’umanità in genere: “Al momento stesso della morte”, o “dopo la risurrezione generale”? Se il mondo dell’umanità in genere è giudicato immediatamente alla morte, e questo giudizio non può essere né sbagliato né cambiato, perché dunque il “giudizio generale” è raffigurato su queste chiese?
I teologi della cristianità cercano di spiegarlo dicendo che il “giudizio generale” non è affatto un giudizio in realtà. Dicono che è invece solo una “conferma” del precedente giudizio, che permette a ciascuno di “farsi la giusta valutazione delle buone o delle cattive azioni di tutti”.4
Ma questo non è ciò che dicono le Scritture. Anziché parlar di un giudizio individuale di ciascuno immediatamente alla sua morte, parlano di un “giorno” o periodo di tempo per il giudizio della maggioranza del genere umano durante il veniente regno millenario di Gesù Cristo. Questo è ciò che Paolo, apostolo di Gesù Cristo, disse alla più alta corte giudiziaria di Atene: “Dio . . . ha stabilito un giorno in cui si propone di giudicare la terra abitata con giustizia mediante un uomo [Gesù Cristo] che ha costituito, e ne ha fornito garanzia a tutti in quanto lo ha risuscitato dai morti”. — Atti 17:30, 31.
L’ANIMA NON È GIUDICATA ALLA MORTE
In effetti, il problema dei “due giudizi” sorge dalla supposizione che il giudizio abbia luogo per l’umanità in genere “all’istante della morte”.5
-