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Testimonianza resa a Geova per quasi 6.000 anniLa Torre di Guardia 1976 | 15 marzo
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la propria fede in Geova Dio e i testimoni di Geova continuano ad avere prove nei paesi comunisti e in altri paesi. Ma nonostante tutto questo mantengono l’integrità e continuano a proclamare con tutto il cuore la buona novella del Regno nell’intera terra abitata. Dal 1935, alle poche migliaia di unti si sono aggiunti oltre due milioni di altri nell’opera di dare testimonianza al regno di Dio ed essi sono veramente una “grande folla” che considera Geova come suo Sovrano Universale e suo Figlio come Re messianico! — Riv. 2:10; 3:10; 20:4; 7:9, 10.
Geova è rivendicato
Col passare dei millenni, i fatti della storia hanno provato in modo convincente che nella contesa suscitata in Eden la ragione era dalla parte di Geova. In ogni epoca, Geova ha avuto i suoi fedeli testimoni sulla terra, e il loro numero sulla terra è oggi in rapido aumento! Alla fine di questo sesto millennio, sono grati a Dio di tutti i suoi meravigliosi provvedimenti, compreso il dono della vita stessa e la gloriosa prospettiva della vita eterna nel suo nuovo ordine. Tutto questo è stato reso possibile dal sacrificio del suo integro Figlio, il Messia-Re, Gesù Cristo. Credono che la sovranità di Geova è la sovranità legittima. Il loro unico desiderio è di seguire le sue giuste vie. Sono decisi a non permettere che Satana li faccia mai deviare dal cammino dell’integrità. Si rallegrano di poter fare la propria parte nel dimostrare che Satana è un bugiardo e avanzano con incrollabile fede per far conoscere le moderne “magnifiche cose di Dio”. Che gioia provano sapendo che Geova stesso sta per agire al fine di sostenere la giustizia ed esaltare la Sua sovranità togliendo di mezzo Satana, i suoi seguaci e tutte le sue opere malvage nel sovrastante gran “giorno dell’ira di Geova”! — Atti 2:11; Sof. 2:2, 3.
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Il grande adempimento del proposito di Geova per l’umanità nel corso di . . .La Torre di Guardia 1976 | 15 marzo
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Il grande adempimento del proposito di Geova per l’umanità nel corso di 6.000 anni
QUANDO Adamo respinse apertamente la legittima sovranità di Geova, Egli trattò il genere umano in modo misericordioso e amorevole. Non mise immediatamente a morte Adamo e non ricominciò tutto da capo creando qualcuno per sostituirlo qui sulla terra. Piuttosto, Dio scelse di lasciar vivere Adamo, permettendogli di dare inizio alla famiglia umana. Questa famiglia discesa da Adamo “fu sottoposta alla futilità” da Dio in quanto, per eredità da Adamo, venne a trovarsi sotto la condanna di morte. Il genere umano non poteva da solo trovare la via d’uscita da questa infelice condizione. Tuttavia, esso fu sottoposto alla futilità “in base alla speranza”, in quanto Dio, per la sua incomparabile immeritata benignità, si propose di liberare i discendenti di Adamo fedeli. In questo modo potevano essere ‘resi liberi dalla schiavitù alla corruzione’ ed essere liberati per avere “la gloriosa libertà” di ristabiliti figli di Dio. Questa meravigliosa speranza fu espressa in una profezia che Geova stesso pronunciò in Eden. Esaminate ora il racconto, millennio per millennio, indicante se Dio è stato lento nell’adempiere il suo proposito di liberare l’umanità. — Rom. 8:20, 21; Gen. 3:15; 2 Piet. 3:9.
Dal 4026 al 3026 a.E.V.
Nei millenni che precedettero la creazione dell’uomo, Dio aveva mostrato profondo amore e interesse preparando per la famiglia umana una dimora paradisiaca. Ma quando l’uomo in Eden si ribellò, Geova, come Sovrano Governante, fece un processo, condannò a morte Adamo ed Eva e li espulse dal giardino di delizia. Geova agì secondo la sua qualità della giustizia. Ma non eseguì la sentenza in modo tale da sopprimere la razza umana. Permise alla prima coppia, benché ora fossero peccatori, d’avere figli. Condannando Adamo ed Eva, Geova dichiarò pure che avrebbe suscitato un “seme” o progenie per schiacciare Satana e i suoi seguaci. Questo indicò che avrebbe agito con misericordia verso la progenie di Adamo, così che avessero la speranza della guarigione e della vita per mezzo di questo promesso “seme”. — Gen. 3:8-24.
Quando Caino assassinò suo fratello Abele, Geova rese chiaro che l’umanità è tenuta a rendere conto della colpa del sangue. Questo Dio giusto ispirò il fedele Enoc a profetizzare che Geova sarebbe venuto “con le sue sante miriadi, per eseguir giudizio contro tutti, e per convincere tutti gli empi di tutte le empie opere”. Così Geova rese chiaro che avrebbe sempre agito giustamente e con rettitudine contro i malvagi, ma nella sua misericordia offrì una meravigliosa speranza a quelli che lo avrebbero onorato. — Gen. 4:9-11; Giuda 14, 15; Eso. 34:6, 7.
Dal 3026 al 2026 a.E.V.
Al principio di questo millennio nacque Noè. Geova impiegò Noè per rappresentare un dramma profetico della liberazione che avrebbe infine recata all’umanità. In che modo? Geova mandò il cataclisma del Diluvio per eseguire il suo giudizio sugli empi. Solo Noè e la sua famiglia, insieme a esemplari di tutte le specie animali, sopravvissero nell’arca, da cui uscirono per mettere piede su una terra purificata. Oltre due millenni più tardi, il Messia, Gesù, spiegò il significato profetico del Diluvio. Egli disse: “Poiché come furono i giorni di Noè, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo. Poiché come in quei giorni prima del diluvio mangiavano e bevevano, gli uomini prendevano moglie e le donne andavano a marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca; e non si avvidero di niente finché venne il diluvio e li spazzò via tutti, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo”. In questo modo il “Figlio dell’uomo”, Gesù stesso, additò gli stabiliti ‘giorno e ora’ in cui Geova Dio avrebbe recato la “grande tribolazione” sulla terra, facendone sparire gli empi. — Gen. 6:13-22; Matt. 24:36-39.
Dopo il Diluvio, concedendo all’uomo il permesso di mangiare carne animale, Geova dichiarò che la vita era sacra e proibì di mangiare sangue. Ma anche mentre Noè era ancora in vita, la purificata società umana si corruppe e mostrò mancanza di riguardo per la legge di Dio, allorché Nimrod, uno sfrenato cacciatore, si innalzò come primo re terreno. Geova aveva stabilito che la società umana si spargesse in tutta la terra. Quando Nimrod si oppose con sfida a questo proposito cercando di centralizzare il mondo dell’umanità sotto di sé come dittatore e “dio”, Geova intervenne! Confondendo la lingua dell’umanità, Geova costrinse l’umanità a disperdersi “per tutta la superficie della terra”. Così dimostrò che nessuno che cerchi di ostacolare il suo dichiarato proposito avrà successo. — Gen. 9:1-7; 10:9, 10; 11:1-9; Isa. 55:11.
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