Lettera della Filiale

Cari proclamatori del Regno,

Durante il Congresso Internazionale “Fede Vittoriosa” abbiamo avuto il piacere di ricevere un altro strumento destinato ad accrescere la comprensione e la diffusione del messaggio del Regno. Nel passato molti avevano chiesto brani registrati della Traduzione del Nuovo Mondo. Siamo lieti che sono state preparate cassette con la registrazione del Vangelo di Giovanni, che sono ora a nostra disposizione. Perché si è scelto il Vangelo di Giovanni? Perché vi abbondano le confortanti parole di Gesù che riscaldano il cuore e ci avvicinano a Geova. È comprensibile che questa sia la parte più conosciuta delle Scritture Greche Cristiane.

Come si può usare questa registrazione? Per tutti noi sarà certamente utile e piacevole sentire la Parola di Dio letta con enfasi e vigore. Coloro che sono costretti a letto o all’ospedale l’apprezzeranno particolarmente. I non vedenti, come pure coloro che hanno limitate capacità di lettura, potranno farne buon uso. Senza dubbio riscontrerete che queste cassette si potranno usare con ottimi risultati in molte altre situazioni.

Le cassette con la registrazione della Buona Notizia secondo Giovanni si dovrebbero ordinare tramite la congregazione o, se vi servite di un deposito, tramite il deposito, inviando un normale modulo di Ordinazione di Letteratura. Non inviate rimesse di denaro insieme all’ordinazione. Le cassette saranno addebitate sul conto della letteratura. Il prezzo è di L. 3.000 per la serie di due cassette. Per i pionieri, il prezzo è di L. 2.500. Servitevene per accrescere l’apprezzamento per la Bibbia.

Vi salutiamo con amore cristiano.

Vostri fratelli

FILIALE DI ROMA

‘Abbiate sempre molto da fare nell’opera del Signore’

¹ Tutti abbiamo molto da fare ogni giorno. Tutti i giorni dobbiamo affrontare numerose responsabilità, che richiedono tutte il nostro tempo. Le esigenze della famiglia e del lavoro secolare bastano a tenerci occupati. Oltre a ciò desideriamo partecipare pienamente alle attività della congregazione, che includono adunanze, studio personale e partecipazione all’opera di fare discepoli. A volte siamo scoraggiati, pensando di non essere in grado di assolvere ogni responsabilità.

² Ma avere un programma molto pieno non è una cosa nuova per i servitori di Dio. L’apostolo Paolo volle dire che aveva un programma molto pieno quando parlò dell’ansietà per le congregazioni che “mi assale di giorno in giorno”. (2 Cor. 11:28) Eppure vedeva sempre il lato positivo delle cose, apprezzandone i benefici. Tale apprezzamento lo spinse a incoraggiare i fratelli ad ‘avere sempre molto da fare nell’opera del Signore’. — 1 Cor. 15:58.

³ È bene che anche noi vediamo le cose in modo positivo. L’essere molto occupati nell’attività del Regno serve da protezione. C’è pericolo nell’essere ‘poco occupati’. (1 Tim. 5:13) L’ozio è un terreno fertile per i semi dell’autocommiserazione e delle lagnanze. Siamo esortati a rivolgere “la mente a come mantenere opere eccellenti”. (Tito 3:8) Infatti coloro che sono affaccendati in attività meritorie raramente hanno tempo di fare cose inutili, covare risentimento, preoccuparsi per i propri errori o essere trascinati in una condotta errata.

⁴ L’aver molto da fare protegge anche la congregazione. A volte individui i cui motivi non sono buoni si associano alla congregazione cristiana. Ma chi è insincero o ha un motivo errato non rimarrà a lungo dove c’è molto buon lavoro da fare. Questo salvaguarda la congregazione, contribuendo ad assicurare che coloro che ne fanno parte sono sinceri. Ci aiuta anche individualmente a divenire più forti spiritualmente esercitando e sviluppando le nostre facoltà di pensare e di ragionare. — Ebr. 5:14.

⁵ Avendo sempre molto da fare impariamo importanti lezioni. L’incarico di aiutare altri ci ricorda di pensare a loro e ai loro bisogni prima che ai nostri. La prontezza ad accettare la responsabilità e a seguire la direttiva ci aiuta a imparare cosa significa l’umiltà. Il lavoro a fianco a fianco con altri ci insegna preziose lezioni di pazienza e amore fraterno. Non smettendo un lavoro finché non è completato impareremo a essere fedeli e ad apprezzare il valore della perseveranza, e ricorderemo che dobbiamo impegnarci “con vigore” se vogliamo meritare la benedizione di Geova. — Luca 13:24.

⁶ Per fare tutto quello che ci si aspetta da noi dovremo ‘faticare e sforzarci’. (1 Tim. 4:10) Nondimeno vi è una grande ricompensa nel sapere che Dio si compiace di tali sforzi. Avendo sempre molto da fare nel servizio di Geova saremo aiutati a essere fra i fedeli servitori che ‘avranno molte benedizioni’. — Prov. 28:20.

“Si acquistano una posizione eccellente”

¹ Dei servitori di ministero Paolo scrisse: “Gli uomini che servono in maniera eccellente si acquistano una posizione eccellente e grande libertà di parola nella fede riguardo a Cristo Gesù”. (1 Tim. 3:13) L’apostolo non stava spiegando i requisiti per diventare servitore di ministero, ma i benefici che ha il fratello che svolge tale ministero o assolve i suoi doveri in modo eccellente.

² La Bibbia stabilisce alte norme per i servitori di ministero. (1 Tim. 3:8-10, 12) I fratelli raccomandati dovrebbero senz’altro soddisfarle. Diventare servitore di ministero non è una cosa normale; non è come se quasi tutti i fratelli adulti, battezzati dovessero avere tale posizione come una specie di titolo. I servitori di ministero dovrebbero essere esemplari, uomini spirituali.

³ Atti 6:1-6 spiega cosa dovrebbero fare tali uomini. Per potersi occupare più pienamente della Parola, gli apostoli avevano bisogno di assistenza nell’assolvere incarichi che erano importanti, ma che potevano essere svolti da altri uomini qualificati. Scelsero uomini “pieni di spirito e sapienza”. Questi avrebbero dunque meritato la fiducia della congregazione. Non furono scelti per svolgere qualche lavoro servile o per incoraggiarli; era un privilegio per cui avrebbero potuto operare strenuamente al servizio della congregazione.

⁴ Oggi i servitori di ministero svolgono molti incarichi necessari relativi alla Sala del Regno, alla distribuzione della letteratura, e assistendo gli anziani nel tenere le registrazioni e la contabilità. In tal modo operano a favore dei fratelli e delle sorelle. Se si rendono conto di fare proprio questo, saranno coscienziosi nell’adempiere le proprie responsabilità. Anziché essere trascurati nel compimento