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  • Colossesi: Sani consigli su credo e condotta
    La Torre di Guardia 1983 | 15 giugno
    • figli devono ubbidire ai loro genitori, e i padri non devono esasperare i loro figli “onde non siano scoraggiati”. — Colossesi 3:18-21.

      Gli schiavi cristiani dovevano essere ubbidienti, e dovevano essere trattati dai loro padroni credenti in maniera giusta e imparziale. Filemone e il suo schiavo Onesimo abitavano a Colosse, e senza dubbio ricevettero entrambi questo consiglio con profondo apprezzamento. (Vedi pagina 26). Gli stessi principi dovrebbero essere applicati dai cristiani moderni alla relazione fra datore di lavoro e lavoratore. Infatti, qualunque cosa facciamo, dovremmo ‘farla con tutta l’anima come a Geova’. — Colossesi 3:18–4:1.

      Paolo esortò i suoi conservi credenti a perseverare nella preghiera, con rendimento di grazie. Inoltre, avrebbero dovuto pregare perché Dio aprisse a Paolo e ai suoi compagni una porta “per dichiarare il sacro segreto intorno al Cristo”. Come dovrebbe spingerci questo a esprimerci con gratitudine verso Geova e a pregare perché faccia prosperare l’opera di predicazione del Regno! E come Paolo consiglia, la nostra propria espressione sia sempre con grazia, “condita con sale”. Quello che diciamo dovrebbe essere di buon gusto, in modo da suscitare interesse negli uditori, e dovrebbe tendere alla preservazione della vita di quelli che ascoltano le nostre parole. — Colossesi 4:2-6.

      Saluti personali e ammonimenti portarono questa utile lettera alla conclusione. Tichico e Onesimo (che evidentemente la consegnarono) avrebbero detto ai colossesi i particolari intorno a Paolo. Di Epafra, che poté aver contribuito a fondare la congregazione di Colosse, fu detto che si ‘adoperava a loro favore nella preghiera’. Paolo stesso concluse con un saluto personale e pregò che avessero immeritata benignità. — Colossesi 4:7-18.

      I consigli che Paolo diede ai cristiani colossesi ci aiutano a comprendere il posto preminente di Gesù Cristo nella disposizione di Dio. Questa lettera ci mostra che cosa dobbiamo fare, e che cosa dobbiamo evitare, se vogliamo accostarci a Geova e guadagnare la salvezza. Addita i requisiti di Dio per mariti, mogli, figli e altri che desiderano il favore divino. Veramente, la lettera di Paolo ai colossesi provvede sani consigli su credo e condotta.

  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia 1983 | 15 giugno
    • Domande dai lettori

      ◼ Come possiamo assistere quelli della nostra congregazione che hanno un parente disassociato?

      È un’ottima cosa che anziani e altri mostrino calorosa e amorevole considerazione ai cristiani che sono in questa situazione, poiché mostrando benignità e comprensione possono aiutare a contrastare lo sforzo emotivo e spirituale che la situazione genera. Tuttavia i cristiani che hanno un parente disassociato, e quelli che vogliono dare aiuto, devono avere una veduta chiara e corretta della disassociazione.

      La Parola di Dio ordina alla congregazione di espellere quelli che praticano il peccato impenitentemente. (I Corinti 5:11-13) Questo protegge la congregazione in genere dalla contaminazione e ne sostiene il buon nome. Ma in senso personale i cristiani leali della famiglia, e altri che vogliono aiutarli, hanno pure bisogno di protezione. Possiamo capirne il perché quando consideriamo che il fatto che una persona sia disassociata ne rivela la condizione di cuore. Notate le

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