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  • Prodotto il principale Agente del Dominio Divino
    La Torre di Guardia 1973 | 1° giugno
    • di Maria, il quale figlio primogenito suo marito Giuseppe adottò come suo proprio figlio primogenito, Gesù fu santificato a Dio e gli appartenne. (Eso. 13:1, 2) Per questa ragione Gesù dovette essere redento da Giuseppe e Maria per permettergli di impegnarsi nel lavoro secolare. (Num. 3:13-51; 18:14-16) Il battesimo di Gesù raffigurò dunque non la dedicazione di se stesso a Dio, ma la presentazione di se stesso per fare la volontà di Dio fino al punto del sacrificio.

      26. (a) Come manifestò Dio di avere accettato la presentazione che Gesù gli fece di sé? (b) Fino a che punto Gesù adempì nella carne quella “volontà” divina?

      26 Geova Dio rese manifesto che accettava questa presentazione di suo Figlio Gesù in quanto versò il suo spirito santo sul battezzato Gesù e fece udire dal cielo la Sua voce, che disse: “Questo è il mio Figlio, il diletto, che io ho approvato”. (Matt. 3:16, 17) Dopo di che Giovanni Battista annunciò l’unto Gesù come “l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”. (Giov. 1:28-36; Atti 10:37, 38) Gesù adempì la volontà di Dio sino alla fine dei suoi giorni nella carne sulla terra. L’ultima notte che fu sulla terra con il suo naturale corpo umano pregò Dio e disse: “Padre mio, se non è possibile che questo passi senza che io lo beva, si compia la tua volontà”. (Matt. 26:39-44) Il pomeriggio successivo, verso le tre, mentre Gesù era appeso al palo di tortura, come ci dice Giovanni 19:30, “Gesù disse: ‘È compiuto!’ e, chinando la testa, rese il respiro”. Pertanto, secondo la volontà di Dio, il corpo di Gesù fu offerto una volta per sempre.

      27. (a) Che specie di risurrezione ebbe Gesù Cristo, e perché? (b) Come venne quindi in possesso di tutto il genere umano, avendo in serbo che cosa per i morti?

      27 In armonia con questa offerta in sacrificio del suo perfetto corpo umano, Gesù Cristo fu destato dai morti il terzo giorno non con un corpo di sangue e carne, ma con un corpo spirituale. (1 Piet. 3:18; 1 Cor. 15:42-45) Il quarantesimo giorno dalla sua risurrezione, Gesù ascese al cielo e vi presentò a Dio il valore o merito del suo sacrificio umano a favore di tutto il genere umano. Sulla terra aveva detto che era venuto per “servire e per dare la sua anima come riscatto in cambio di molti”. (Matt. 20:28) L’apostolo Paolo, parlando di Gesù, dice che “[subì] la morte, affinché per immeritata benignità di Dio egli gustasse la morte per ogni uomo”. Paolo parla anche dell’“uomo Cristo Gesù, che diede se stesso quale riscatto corrispondente per tutti”. (Ebr. 2:9; 1 Tim. 2:5, 6) Pertanto Gesù Cristo, presentando a Dio il valore vitale del suo sacrificio umano, riscattò tutto il genere umano, lo comprò, anche senza che esso glielo chiedesse. Per tale motivo, sotto il suo celeste regno ci sarà “una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti”. (Atti 24:15) Gesù Cristo li possiede tutti.

      28. (a) Pertanto, che cosa divenne il risuscitato Gesù Cristo rispetto alla salvezza del genere umano? (b) Di quale cosa più grande serve anche quale principale Agente?

      28 In tal modo, secondo la divina “volontà”, Gesù Cristo il Figlio di Dio divenne il principale Agente della salvezza per tutto il genere umano. Questo è ciò che dobbiamo comprendere da Ebrei 2:9, 10, che dice: “Vediamo Gesù, che è stato fatto un poco inferiore agli angeli, coronato di gloria e d’onore per aver subìto la morte, affinché per immeritata benignità di Dio egli gustasse la morte per ogni uomo. Poiché conveniva che colui per il quale son tutte le cose e per mezzo del quale sono tutte le cose, conducendo molti figli alla gloria, rendesse perfetto il principale Agente della loro salvezza mediante le sofferenze”. E in Ebrei 5:9, 10: “E dopo essere stato reso perfetto divenne per tutti quelli che gli ubbidiscono responsabile di salvezza eterna, perché è stato da Dio specificamente chiamato sommo sacerdote secondo la maniera di Melchisedec”. Questi mostrò d’essere degno di servire quale principale Agente del Dominio Divino.

  • Seguite il principale Agente del Dominio Divino
    La Torre di Guardia 1973 | 1° giugno
    • Seguite il principale Agente del Dominio Divino

      1. (a) Perché la decisione presa dai loro antenati al monte Sinai non contò per i naturali circoncisi Giudei quando si trattò ora del nuovo patto? (b) Chi dovevano imitare quei Giudei, e in che modo?

      PER i naturali circoncisi Giudei le cose non furono le stesse dopo che Gesù Cristo fu asceso alla celeste presenza di Geova Dio e gli ebbe offerto il prezioso merito del suo sacrificio umano. A causa di ciò il vecchio patto mosaico fu abrogato e fu messo in vigore un nuovo patto col sangue del Figlio di Dio, il Mediatore di questo patto. L’opportunità d’essere portati in questo nuovo patto fu offerta prima ai Giudei naturali. I loro antenati di quindici secoli prima avevano dichiarato al mediatore Mosè: “Siamo disposti a fare tutto ciò che Geova ha proferito”. Ma questo non contava per i loro discendenti rispetto al nuovo patto. Per questo patto successivo ci fu un nuovo Mediatore più grande di Mosè, cioè Gesù Cristo. Per essere portati nel nuovo patto dovevano rispondere a questo Mediatore migliore e più grande: “Noi siamo disposti a fare tutto ciò che Geova ha proferito e a ubbidire”. Imitando il principale Agente del Dominio Divino, Gesù Cristo il Mediatore, questi Giudei naturali dovettero presentarsi a Geova per fare la sua volontà trasmessa loro per mezzo di questo nuovo e più grande Mediatore.

      2. Secondo ciò che Pietro disse ai Giudei alla Pentecoste del 33 E.V., che cosa aveva fatto Dio a Gesù che aveva cambiato la situazione per quei Giudei naturali?

      2 Veramente era sorta una nuova situazione per i Giudei naturali e vi si dovevano individualmente adattare. Il cristiano apostolo Pietro lo indicò loro il giorno festivo di Pentecoste del 33 E.V., dopo che Geova Dio per mezzo di Gesù Cristo ebbe versato lo spirito santo sui fedeli seguaci del principale Agente del Dominio Divino. Dopo avere spiegato quanto era miracolosamente avvenuto, Pietro disse a quelle migliaia di Giudei radunati: “Effettivamente Davide non ascese ai cieli, ma egli stesso dice: ‘Geova ha detto al mio Signore: “Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi”’. Perciò sappia per certo tutta la casa d’Israele che Dio l’ha fatto Signore e Cristo, questo Gesù

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