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  • Come hanno potuto avere forza superiore al normale
    La Torre di Guardia 1983 | 1° agosto
    • ogni famiglia cristiana farebbe bene a emularla”.

      Per i Cyrenne e Peter l’esperienza ha rafforzato la loro convinzione che “Geova stesso non tratterrà alcuna cosa buona da quelli che camminano in maniera irreprensibile”. (Salmo 84:11) Hanno provato di persona l’amore, la potenza e la sapienza di Dio all’opera attraverso la speranza e il conforto della sua Parola, la Bibbia, e l’instancabile aiuto dei compagni di fede. Questo, più di ogni altra cosa, è stato per loro fonte di forza superiore al normale. — II Corinti 4:7.

  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia 1983 | 1° agosto
    • Domande dai lettori

      ◼ Ebrei 1:6 si riferisce alla seconda venuta di Gesù?

      Anche se alcune versioni della Bibbia traducono questo versetto in modo da rendere oscuro il fatto, c’è buona ragione di comprendere che si riferisca alla seconda venuta di Cristo.

      Nel primo capitolo di Ebrei l’apostolo Paolo sottolineava la superiorità di Gesù sugli angeli. A questo proposito i versetti 5 e 6 contengono tre citazioni delle Scritture Ebraiche, che Paolo applica a Gesù. Mentre leggete Ebrei 1:5, 6 notate in particolare che l’espressione “di nuovo” ricorre due volte:

      “Per esempio, a quale degli angeli egli [Geova Dio] ha detto mai: ‘Tu sei mio figlio; oggi, io ti ho generato’? E di nuovo: ‘Io gli sarò padre, ed egli mi sarà figlio’? Ma quando egli introduce di nuovo il suo Primogenito sulla terra abitata, dice: ‘E tutti gli angeli di Dio gli rendano omaggio [o lo adorino]’”. — Ebrei 1:5, 6, NW.

      Nel versetto 5 Paolo citava prima quello che Dio aveva detto nel Salmo 2:7. Quindi scrisse “e di nuovo” prima di fare una seconda citazione (II Samuele 7:14) e applicarla al Messia, Gesù. Ma ora veniamo al versetto 6, dove pure ricorre l’espressione “di nuovo” (greco, pàlin).

      L’espressione “di nuovo” fu usata nel versetto 6 solo per introdurre la terza citazione di una serie? Per esempio si potrebbe scrivere: ‘Giovanni si mise in contatto con lei per lettera. Di nuovo per telefono. E di nuovo per mezzo del telegrafo’. È tutto quello che Paolo intendeva fare nel versetto 6 usando l’espressione “di nuovo” e citando il Salmo 97:7 dalla Settanta greca?

      Alcuni traduttori hanno reso Ebrei 1:6 in tal modo. Per esempio La Bibbia di Gerusalemme dice: “E di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo”. Altre traduzioni lo rendono in modo simile, anche se far questo significa togliere l’espressione “di nuovo” dal suo ordine naturale, infatti il greco dice alla lettera: “Quando ma di nuovo egli introducesse il primogenito”.

      Riconoscendo l’aspetto grammaticale, il dottor C. B. Moll osserva: “L’uso della nostra Epistola non ci consente di trasporre palin [“di nuovo”] e di farne l’introduzione di una citazione . . . L’espressione si riferisce alla seconda introduzione — ancora futura — del Primogenito nel mondo”. Similmente nella sua opera The Epistle to the Hebrews, il dottor B. F. Westcott osserva che è più naturale intendere “di nuovo” in relazione a quanto segue. Menziona inoltre che Paolo aveva già (versetto 2) parlato della prima venuta di Gesù, come uomo. Quindi dice “che c’era buona ragione per cui [nel versetto 6] lo scrittore mettesse particolarmente in risalto il Ritorno in cui l’opera del Messia si doveva compiere”.

      Quindi Ebrei 1:6 va inteso nel senso che indica il tempo in cui il glorificato Gesù sarebbe venuto di nuovo o avrebbe rivolto speciale attenzione al mondo del genere umano. Così è reso il versetto nella Traduzione del Nuovo Mondo e anche nella Versione Riveduta e in quella di Oscar Cocorda.

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