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Giacomo, lettera diAusiliario per capire la Bibbia
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SCHEMA DEL CONTENUTO
I La perseveranza cristiana nelle prove reca felicità (1:1-18)
A. Rende il cristiano sano e compiuto (1:1-4)
B. Dio dà immancabilmente doni buoni che permettono ai cristiani di conseguire la corona della vita (1:5-18)
1. Sapienza nel perseverare, un dono per chi chiede con fede (1:5-11)
2. Dio non prova col male; questo è provocato dai propri desideri; il risultato è peccato e morte (1:12-15)
3. È volontà di Dio che i cristiani siano generati mediante la sua parola di verità per essere “certe primizie” delle sue creature (1:16-18)
II La vera forma di adorazione (1:19–2:13)
A. Non essere pronti all’ira ed eliminare ogni sudiciume e immoralità (1:19-21)
B. Essere operatori della parola, non uditori soltanto (1:22-25)
C. Aver cura degli orfani e delle vedove ed essere senza macchia dal mondo (1:26, 27)
D. Non si può avere la fede di Gesù Cristo e la legge di un popolo libero, eppure mostrare favoritismo (2:1-14)
1. Prove che si mostrava favoritismo (2:1-7)
2. Esempio: Nella legge ebraica chi trasgrediva una parte della legge la violava tutta (2:8-12)
3. Chi non ha misericordia sarà giudicato senza misericordia (2:13)
III La fede senza opere è morta (2:14-26)
A. Indispensabile aiutare i fratelli cristiani (2:14-17)
B. Anche i demoni credono che c’è un solo Dio, e rabbrividiscono (2:18-20)
C. Abraamo e Raab, esempi di fede accompagnata da opere; furono dichiarati giusti (2:21-26)
IV Potere della lingua; bisogna sforzarsi di controllarla (3:1-18)
A. Esempi del potere della lingua: il freno del cavallo; il timone della nave; un piccolo fuoco che incendia una foresta; la lingua macchia l’intero corpo (3:1-6)
B. Lingua indomabile con mezzi umani; piena di veleno (3:7, 8)
C. Si contraddice maledicendo uomini, opera di Dio, pur benedicendo Dio (3:9-12)
D. Solo la sapienza dall’alto vincerà gelosia, millanteria, menzogna, discordia, disordine e ogni cosa vile (3:13-16)
E. Descrizione della sapienza dall’alto, che porta ai pacificatori buoni frutti in condizioni pacifiche (3:17, 18)
V Evitare l’amicizia col mondo che è inimicizia con Dio (4:1-12)
A. Spirito di invidia, brame di piacere sensuale sono causa di lotte, guerre, omicidi (4:1-3)
B. Adulterio spirituale (4:4-6)
C. Sottomettersi a Dio; opporsi al Diavolo (4:7)
D. Servire con mani e cuore puri, umiltà (4:8-10)
E. Smettere di giudicare i fratelli, che è come giudicare la legge (4:11, 12)
VI Paziente perseveranza con cuore saldo reca felicità (4:13–5:12)
A. Non vantarsi né essere troppo sicuri di sé, ma dire “Se Geova vuole”, poiché non si è sicuri di cosa sarà la propria vita domani (4:13-16)
B. Non peccare mancando di fare ciò che si sa essere giusto (4:17)
C. Prove in serbo per i ricchi che vivono nel lusso per compiacere i sensi e opprimono altri; costoro si accumulano fuoco per gli “ultimi giorni” (5:1-6)
D. Attendere il giudizio del Signore (5:7-12)
1. Non lamentarsi uno dell’altro (5:7-9)
2. Seguire l’esempio e rallegrarsi del risultato della perseveranza dei profeti (5:10, 11)
3. Il sì significhi sì, il no, no, onde evitare il giudizio (5:12)
VII Procedura in casi di malattia spirituale (5:13-20)
A. Chiamare gli anziani; confessare peccati affinché la preghiera e i consigli favoriscano la guarigione spirituale (5:13-15)
B. Tale richiesta a Dio può fare molto; può allontanare un peccatore dall’errore e salvarlo dalla morte (5:16-20)
Vedi il libro “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”, pp. 244-246.
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GiadaAusiliario per capire la Bibbia
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Giada
Pietra dura, resistente, di solito verde, usata per fare gioielli e sculture ornamentali. Due minerali diversi, la “nefrite” e la “giadeite”, sono chiamati giada. La nefrite è la varietà più comune. Più o meno compatta, varia dal traslucido all’opaco e si trova nei colori verde scuro, nero, grigio, giallo e bianco. La giadeite è più preziosa della nefrite a motivo della sua rarità e della colorazione più attraente. Per la sua composizione la giada si presta a essere scolpita e intagliata.
Una bella pietra di giada con inciso il nome di una delle dodici tribù d’Israele adornava il “pettorale del giudizio” indossato dal sommo sacerdote Aaronne, ed era la terza pietra della quarta fila. (Eso. 28:2, 15, 20, 21; 39:9, 13, 14) Giada era inclusa anche fra le pietre preziose ornamentali che ‘coprivano’ il re di Tiro. — Ezec. 28:12, 13.
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GiaraAusiliario per capire la Bibbia
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Giara
Vedi RECIPIENTI.
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Giardino, ortoAusiliario per capire la Bibbia
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Giardino, orto
In tempi biblici i giardini e gli orti erano recinti da una siepe spinosa o da un muro di pietra e fango, forse con spine in cima. — Cant. 4:12; vedi EDEN; GETSEMANI.
Generalmente parlando i giardini menzionati nella Bibbia sono ben diversi dai comuni giardini dell’Occidente. Molti erano più simili a un parco con varie specie di alberi, fra cui alberi da frutto e noci (Eccl. 2:5; Amos 9:14; Cant. 6:11), piante aromatiche e fiori (Cant. 6:2), con vialetti serpeggianti, e bagnati da corsi d’acqua naturali o mediante irrigazione. (Isa. 1:30) Tali giardini simili a parchi erano di solito fuori della città, tranne quelli di re o di uomini molto ricchi. Il Giardino del Re, presso il luogo da cui Sedechia e i suoi uomini tentarono di fuggire da Gerusalemme durante l’assedio dei caldei, si trovava probabilmente appena fuori delle mura SE della città. Giardini o orti più piccoli potevano essere coltivati dalle singole famiglie. — II Re 25:4; Nee. 3:15.
IN EGITTO
Quando erano in Egitto, sembra che gli israeliti coltivassero degli orticelli. Deuteronomio 11:10 dice che li irrigavano col piede, forse per mezzo di congegni azionati a pedale o controllando l’acqua per l’irrigazione mediante canali, dei quali aprivano e richiudevano col piede le sponde di fango, per bagnare le varie parti dell’orto.
LUOGHI DI SEPOLTURA
Giardini a volte servivano come luoghi di sepoltura. Manasse e suo figlio Amon furono sepolti nel giardino di Uzza. (II Re 21:18, 25, 26) Gesù fu sepolto in un giardino, in una tomba commemorativa nuova. (Giov. 19:41, 42) Gli israeliti infedeli offrivano sacrifici a dèi pagani nei giardini e praticavano una religione falsa sedendosi fra le tombe e mangiando cose disgustanti, per cui Geova dichiarò che li avrebbe giudicati. — Isa. 65:2-5; 66:16, 17.
USI FIGURATIVI
In un monito rivolto a Giuda per mezzo di Gioele, Geova parla di un popolo “numeroso e potente” che devasterà il paese, trasformando in un deserto quello che era “come il giardino d’Eden”. (Gioe. 2:2, 3) Al contrario, quelli che fanno la volontà di Geova e hanno la sua approvazione sono paragonati a un giardino ben adacquato. (Isa. 58:8-11) Tale doveva essere la condizione del popolo del patto di Geova tornato dall’esilio in Babilonia. (Isa. 51:3, 11; Ger. 31:10-12) In Ezechiele 28:12-14 viene detto che il “re di Tiro” era stato nel giardino di Eden e sul “santo monte di Dio”. Presso i pendii del Libano coi suoi maestosi cedri il re, rivestito di abiti sontuosi e con splendore regale, era come se fosse in un giardino di Eden e su un monte di Dio. Il pastore innamorato del Cantico di Salomone paragona la Sulammita sua compagna a un giardino pieno di ottima frutta e di ogni cosa piacevole, bella e deliziosa. — Cant. 4:12-16.
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GiasoneAusiliario per capire la Bibbia
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Giasone
(Giasòne) [una delle forme greche del nome Giosuè, “Geova è salvezza”].
Noto cristiano di Tessalonica che aveva ‘ricevuto Paolo e Sila con ospitalità’ durante il loro primo viaggio in Macedonia. Una turba di ebrei gelosi attaccò la casa di Giasone per prendere Paolo e Sila, ma non trovandoli prese invece Giasone, che divenne il principale imputato, accusato di sedizione contro Cesare. Giasone e gli altri con lui furono rilasciati dopo aver dato una garanzia sufficiente forse sotto forma di cauzione. — Atti 17:5-10; I Tess. 2:18.
Nella lettera che Paolo scrisse ai romani da Corinto durante il suo successivo viaggio in Macedonia e in Grecia, Giasone è menzionato fra coloro che inviano saluti. (Rom. 16:21) Se si tratta dello stesso Giasone di Tessalonica, evidentemente era andato a Corinto, forse con Paolo. È chiamato ‘parente’ di Paolo, termine che può significare che era suo “compatriota”, anche se il significato fondamentale del termine greco è “parente consanguineo della stessa generazione”. Se era stretto parente di Paolo, era naturale che Paolo stesse da lui a Tessalonica. Il nome Giasone, uno degli equivalenti di Giosuè in greco, era stato adottato da molti ebrei sotto l’influenza della cultura greca.
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GiavellottoAusiliario per capire la Bibbia
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Giavellotto
Vedi ARMI, ARMATURA.
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GiganteAusiliario per capire la Bibbia
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Gigante
La Bibbia parla di uomini di corporatura eccezionale: per esempio Og, re di Basan, uno dei refaim, la cui bara era lunga nove cubiti (m 4 ca.) e larga quattro cubiti (m 1,80 ca.) (Deut. 3:11), o Golia di Gat, che fu ucciso da Davide, alto sei cubiti e una spanna (m 2,90 ca.). — I Sam. 17:4-7; vedi GOLIA.
Oltre a Golia, c’erano altri uomini insolitamente alti appartenenti ai refaim, fra i quali Isbi-Benob, la cui spada pesava 300 sicli di rame (quasi kg 3,5) (II Sam. 21:16), Saf o Sippai (II Sam. 21:18; I Cron. 20:4), Lami, fratello di Golia, “l’asta della cui lancia era simile al subbio dei tessitori” (I Cron. 20:5), e un uomo di corporatura eccezionale che aveva sei dita per ciascuna mano e ciascun piede, ventiquattro in tutto. — II Sam. 21:20.
Gli esploratori sleali riferirono agli israeliti che in Canaan avevano “visto i Nefilim, i figli di Anac, che sono dai Nefilim; così che ai nostri propri occhi eravamo divenuti come cavallette; e tali eravamo divenuti ai loro occhi”. (Num. 13:33) Quegli uomini di corporatura eccezionale chiamati figli di Anac (che significa “dal collo lungo”), in realtà non erano Nefilim, come venne riferito, ma solo uomini insolitamente alti, perché i Nefilim, nati dall’unione di angeli e donne (Gen. 6:4), erano periti nel Diluvio.
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GiglioAusiliario per capire la Bibbia
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Giglio
Il termine ebraico shushàn e l’equivalente greco krìnon, entrambi tradotti “giglio”, probabilmente abbracciano una gran varietà di fiori, come tulipani, anemoni, giacinti, giaggioli e gladioli. Secondo il lessico ebraico e aramaico di Koehler e Baumgartner, il nome ebraico deriva da un termine egiziano che significa “grosso fiore”. Lo storico greco Erodoto (Storie, Libro II, 92) chiama ‘giglio’ quello che gli egiziani chiamano loto, e molti ritengono che il “giglio” o il “lavoro di gigli” del fregio che decorava il tempio fosse il giglio d’acqua o il loto d’Egitto. (I Re 7:19, 22, 26; II Cron. 4:5) Tuttavia, a motivo del fatto che il loto aveva una parte importante nel simbolismo della falsa religione d’Egitto, l’identificazione del giglio col loto è discutibile.
I gigli menzionati nelle Scritture crescevano nel bassopiano, in mezzo a erbacce spinose, dove pascolavano greggi e gazzelle. (Cant. 2:1, 2, 16; 4:5) Venivano anche coltivati nei giardini (Cant. 6:2, 3), e troviamo un’allusione alla loro dolce fragranza. (Cant. 5:13) Forse riferendosi alla bellezza del giglio, Osea nel predire la restaurazione di Israele parla del tempo in cui il popolo di Dio sarebbe fiorito come un giglio. — Osea 14:5.
Per sminuire l’importanza attribuita generalmente alle cose materiali, Gesù Cristo fece notare che neanche Salomone in tutta la sua gloria era così splendidamente adorno come i gigli del campo. Qualcuno ha avanzato l’ipotesi che Gesù si riferisse all’anemone. Ma poteva semplicemente avere in mente fiori simili al giglio, come si può dedurre dal fatto che l’espressione “gigli del campo” ricorre in un parallelismo con “la vegetazione del campo”. — Matt. 6:28-30; Luca 12:27, 28.
Non si conosce con esattezza il significato dei termini “Giglio” o “I gigli”,liuto che ricorrono nelle soprascritte dei Salmi 45, 60, 69 e 80. In questo caso pare che il termine ebraico si riferisca a uno strumento musicale, forse un liuto con sei corde.
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GineproAusiliario per capire la Bibbia
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Ginepro
1. [Ebr. beròhsh]. Il nome ebraico di quest’albero è stato tradotto in diversi modi, “abete”, “cipresso”, ecc., tuttavia alcuni lessicografi ritengono si tratti dell’albero di ginepro. Poiché era un albero importato dal Libano dal re Salomone (I Re 5:8-10; 9:11; II Cron. 2:8), può essere identificato con la varietà Juniperus excelsa, un sempreverde alto e robusto che può raggiungere i 20 m d’altezza, con ampi rami, piccole foglie squamiformi e piccoli frutti scuri rotondi. Il ginepro ha un profumo penetrante e il legname è molto apprezzato per la sua resistenza.
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