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  • Fiorente paradiso in Svezia
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
  • Sottotitoli
  • LA “BUONA NOTIZIA” ARRIVA IN SVEZIA
  • NECESSITÀ DI NUOVE SALE DI ADUNANZA
  • GRANDI SFORZI PER RAGGIUNGERE TUTTI
  • FERMI COME CRISTIANI NEUTRALI
  • TENTATIVI DI OSTACOLARE L’OPERA
  • OGGETTO DI STUDIO
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
w79 15/1 pp. 9-13

Fiorente paradiso in Svezia

CERCATE la Svezia su un mappamondo e vedrete che questo paese dell’Europa settentrionale è alla stessa latitudine dell’Alaska e di certe parti della Groenlandia. Notando ciò, potreste pensare che sia un paese selvaggio e freddo dove i lupi ululano nelle notti invernali e gli orsi polari vanno a passeggio per le strade coperte di neve. Ma questa immagine non è esatta. Grazie alla calda Corrente del Golfo, la Svezia ha un clima abbastanza buono e offre agli oltre 8.000.000 di abitanti una bella terra di vaste foreste, laghi e fiumi scintillanti, monti, pianure e deliziosi arcipelaghi con innumerevoli insenature e isole.

Grazie a ricche risorse naturali, un’industria molto sviluppata e oltre un secolo e mezzo di pace, la Svezia può offrire ai suoi abitanti uno dei più alti tenori di vita nel mondo. Potrebbe sembrare un paradiso, ed effettivamente molti vivono bene in Svezia. Ma, come altri paesi industriali, ha parecchi problemi, fra cui inflazione, delinquenza, alto indice di divorzi, suicidi, inquinamento, alcolismo e vizio della droga.

In Svezia, comunque, sta fiorendo un paradiso. È il paradiso spirituale in cui si trovano oltre 16.000 felici testimoni di Geova. Vi è approssimativamente un Testimone ogni 500 Svedesi. Tenendo fede al proprio nome, questi cristiani sono impegnati a rendere testimonianza a Geova e al suo prossimo paradiso letterale sulla terra. — Isa. 43:10-12.

LA “BUONA NOTIZIA” ARRIVA IN SVEZIA

Il primo a dare tale testimonianza in Svezia fu un Danese-Americano. Alla fine dello scorso secolo, egli venne dalla vicina Danimarca a distribuire la rivista Torre di Guardia di Sion e altre pubblicazioni bibliche. A quest’uomo si unì subito uno Svedese, un giovane capitano dell’Esercito della Salvezza, che si interessò di questo messaggio e lasciò quel gruppo religioso. Nel dicembre del 1899, questi due cominciarono a tenere adunanze regolari a Stoccolma, capitale della Svezia. Il primo luogo di adunanza fu una falegnameria, il cui affitto costava meno di 500 lire per sera. Nel 1900 alla prima celebrazione del Pasto Serale del Signore ci furono otto presenti. Da questi modesti inizi, l’opera di testimonianza è andata crescendo di continuo e ora ci sono 305 congregazioni sparse nel paese.

NECESSITÀ DI NUOVE SALE DI ADUNANZA

Infatti, dal 1967, il numero dei Testimoni svedesi è cresciuto di oltre il 60 per cento. Quindi è sorta la necessità d’avere luoghi di adunanza più grandi e migliori. Pertanto, i proclamatori del Regno svedesi si sono valsi delle loro capacità, esperienza e risorse materiali per costruire sale spaziose. In tutto il paese sono sorte nuove e belle Sale del Regno. In media, dall’inizio del 1970 è stata costruita o acquistata una nuova Sala del Regno ogni mese.

Recentemente, circa 6.000 Testimoni abitanti a Stoccolma e nei dintorni hanno sentito la necessità di una grande sala dei congressi. I lavori iniziarono il 20 aprile 1976, su un appezzamento di terreno a circa 1.500 metri dalla sede filiale della Watch Tower Society a Jakobsberg, fuori di Stoccolma. Centinaia di Testimoni e di persone interessate aiutarono nei lavori di costruzione, gratis. Tra l’altro, fecero le 1.250 sedie di quercia imbottite. Dopo sette mesi di duro lavoro, la sala dei congressi, bella e funzionale, era pronta. Il più importante quotidiano svedese, Dagens Nyheter, disse che la costruzione era “probabilmente il più grande edificio scandinavo costruito da volontari non retribuiti e per la maggior parte non del mestiere”. La locale commissione edilizia fece le sue congratulazioni, e il direttore di banca in visita esclamò: “Di questi tempi è impossibile fare cose del genere! Ma, ciò nonostante, la sala è stata costruita”.

GRANDI SFORZI PER RAGGIUNGERE TUTTI

Nello sforzo di raggiungere tutti, i testimoni di Geova in Svezia non si sono risparmiati. Questo paese è di forma stretta e allungata e, per estensione, è il quarto d’Europa. Ciò nondimeno, la “buona notizia” viene sistematicamente e ripetutamente portata in ogni sua parte. L’estremo settentrione della Svezia, che va molto al di là del Circolo Polare Artico, consiste di un’inaccessibile regione montuosa considerata l’ultimo deserto d’Europa. I Lapponi che vi abitano si guadagnano da vivere allevando renne; e orsi, ghiottoni, alci e volpi artiche scorrazzano ancora liberamente. Ma la “buona notizia” è stata portata anche agli abitanti di questa zona, e spesso si ottengono risultati molto soddisfacenti.

Per esempio, un Lappone abitante sui monti udì il messaggio del Regno, l’accettò e ora è un Testimone battezzato. Egli percorre una cinquantina di chilometri attraverso cinque laghi — con lo scooter da neve d’inverno e in barca d’estate — per raggiungere la più vicina strada transitabile, dove sale sulla macchina di altri Testimoni per fare gli 87 rimanenti chilometri del viaggio fino al luogo di adunanza della congregazione più vicina. Questo fratello apprezza realmente la verità e frequenta le adunanze più regolarmente che può. Quando si dovevano distribuire volantini biblici gratuiti, visitò i Lapponi isolati col suo scooter da neve. E pensate che fatica: impiegò due giorni interi per consegnare 20 volantini!

Desiderando raggiungere tutti gli abitanti della Svezia abbiamo visitato migliaia del mezzo milione di immigrati venuti in questo paese negli ultimi decenni. Sono stati compiuti molti sforzi per trovarli e predicare loro nelle rispettive lingue. Testimoni emigrati in Svezia, e Testimoni svedesi che hanno imparato un’altra lingua, hanno trovato questi immigrati abitanti in varie parti del paese e li hanno visitati sistematicamente. In tal modo sono stati iniziati centinaia di studi biblici a domicilio. Come risultato, dal 1970 sono state formate 31 congregazioni e più di 30 altri gruppi per gli immigrati. Le adunanze si tengono in finlandese, spagnolo, italiano, portoghese, serbocroato, greco, polacco, arabo e romeno. In alcune di queste lingue si tengono anche assemblee di circoscrizione e di distretto.

Quest’opera ha prodotto il suo effetto anche fuori dei confini della Svezia. Alcuni che sono diventati Testimoni dopo essere emigrati in Svezia hanno fatto conoscere la “buona notizia” ai parenti nei paesi d’origine. Altri sono tornati in patria, dove c’era maggior bisogno di Testimoni.

In Portogallo un uomo amante della pace studiò 12 anni in seminario. Ma poi interruppe gli studi e diventò comunista. In seguito abbandonò anche il comunismo. Chiamato a prestare servizio militare in Portogallo, fuggì a Parigi. Lì sposò la figlia di un generale svedese. Stanchi della brutalità e della violenza del mondo, entrambi questi giovani decisero di trasferirsi in Svezia per studiare religione e filosofia all’università di Stoccolma. Qual era il loro obiettivo? Trovare uno scopo per cui vivere. Avevano appena cominciato i loro studi quando un Testimone andò a casa loro. Egli parlò loro della promessa biblica di pace eterna sulla terra e cominciò uno studio biblico con loro. Col tempo essi divennero testimoni di Geova. Hanno aiutato alcuni Portoghesi emigrati in Svezia a conoscere la verità e ora sono tornati in Portogallo per dare testimonianza dove il bisogno è più grande.

Anche le migliaia di navi di tutto il mondo che fanno scalo nei porti svedesi sono considerate un buon territorio per l’opera di evangelizzazione. In 40 diverse città portuali, i proclamatori del Regno muniti di speciali cartoline di identificazione salgono sulle navi, parlano agli equipaggi e distribuiscono letteratura biblica. Molti membri degli equipaggi conoscono il popolo di Geova nei paesi di loro provenienza ed è così rammentato loro che i Testimoni predicano con zelo in tutte le parti della terra. — Matt. 28:19, 20; Atti 1:8.

FERMI COME CRISTIANI NEUTRALI

Benché sia politicamente neutrale, la Svezia cerca di mantenere una forte difesa militare. Avendo per molti anni mantenuto un atteggiamento di neutralità cristiana, i testimoni di Geova sono stati a più riprese condannati al carcere con sentenze da uno a sei mesi. (Isa. 2:2-4; Giov. 15:19) Tuttavia, si sono fatti la fama di detenuti molto fidati, e una volta l’Amministrazione Correzionale raccomandò di impiegare i Testimoni per mansioni di responsabilità in tutte le prigioni del paese.

Man mano che in Svezia l’attività di predicazione del Regno cresceva, aumentava anche il numero dei Testimoni che venivano messi in carcere. Infine, l’Amministrazione Correzionale informò il governo che con i testimoni di Geova “la punizione non serve”. Come riconobbe l’Amministrazione, questa circostanza, “oltre al fatto che la violazione della legge da parte loro è motivata da forti convinzioni di coscienza e che sotto altri aspetti sono cittadini pacifici, suggerisce di sperimentare un sistema che permetta di evitare loro le condanne alla prigione”. Dopo una considerazione approfondita, il governo chiese al Parlamento il permesso, previa investigazione individuale, di esentare i testimoni di Geova da qualsiasi tipo di coscrizione. La cosa fu approvata dal Parlamento il 25 maggio 1966, e da quell’anno i Testimoni svedesi sono stati esentati da ogni tipo di coscrizione.

TENTATIVI DI OSTACOLARE L’OPERA

In genere, gli Svedesi sono indifferenti verso la religione e specialmente verso le religioni tradizionali del paese. La maggioranza delle organizzazioni religiose sono in declino, e una dopo l’altra vengono superate numericamente dai testimoni di Geova. Questo incremento ha destato molta sorpresa. I rappresentanti della Chiesa Luterana di Stato e delle cosiddette chiese libere della Svezia hanno levato ripetute grida di protesta: ‘No, adesso basta. Dobbiamo fare qualcosa per fermarli’. Per esempio, al principio del 1976, 30 sacerdoti e laici della Chiesa di stato svedese, nella diocesi di Uppsala, si incontrarono “per dichiarare guerra ai testimoni di Geova”, per citare le parole di un giornale. Fra l’altro, concordarono di preparare e distribuire pubblicamente un opuscolo informativo sui Testimoni.

Nel corso degli anni, i rappresentanti delle diverse chiese hanno pubblicato molti libri e opuscoli al fine di “smascherare” l’eresia dei testimoni di Geova. Queste pubblicazioni sono state esaminate da uno studioso, che riassume le sue impressioni come segue: “Come studioso di religione, nel corso degli anni ho raccolto un crescente cumulo di prove per confermare le mie idee secondo cui quelli che sono più pronti a definire qualcuno ‘eretico’ o ‘falso profeta’ sono essi stessi più meritevoli di tale appellativo. Penso sia il momento di mettere nella lista nera questo tipo di libri che, in veste cristiana, presentano un’immagine errata, per esempio, dei testimoni di Geova”. (Religion och Kultur, N. 4, 1976) Naturalmente, non temiamo questo tipo di pubblicità perché sappiamo che serve a destare la curiosità di molte persone sincere.

Accadde la stessa cosa con una serie di tre programmi radiofonici trasmessi nell’ottobre del 1976. Sebbene in questo paese non ci sia permesso produrre programmi religiosi per la radio, un dirigente di Radio Svezia stabilì di registrare tre programmi su di noi. Dapprima sembrò che non fosse affiliato a nessuna organizzazione religiosa e che avrebbe perciò prodotto programmi imparziali. In seguito si venne a sapere che era un sacerdote della Chiesa Cattolica Liberale, che in Svezia ha 400 membri. I programmi si dovevano basare su parti registrate delle nostre adunanze di congregazione e su interviste con diversi Testimoni. Ma al momento delle registrazioni fu ovvio che i programmi sarebbero stati una critica contro di noi. I fratelli intervistati furono bombardati di domande provocatorie. Tuttavia, non risposero alla provocazione. Invece risposero con calma e presentando i fatti. Dopo la registrazione, i nastri vennero tagliati e quel dirigente curò il commento in modo che i programmi avrebbero presentato noi e le nostre vedute scritturali sotto una pessima luce.

Quale fu il risultato? La sede filiale della Watch Tower Society ricevette molte lettere e telefonate da radioascoltatori di tutto il paese. Essi dissero di avere notato la differenza di spirito fra i Testimoni e i loro critici e osservarono che noi avevamo l’accento della verità. Perciò, in alcuni casi, parenti di testimoni di Geova in precedenza contrari si interessarono del messaggio del Regno. Un giornalista disse: “La persecuzione dei Testimoni mi urta. Mi rattrista veramente”. Ma noi stessi riscontriamo che la persecuzione rafforza e contribuisce a divulgare la testimonianza intorno al regno di Dio. (Atti 8:1-4) Fra parentesi, nel novembre del 1976, il mese dopo le trasmissioni radiofoniche, i testimoni di Geova in Svezia ebbero un nuovo massimo di 16.693 proclamatori della “buona notizia”!

OGGETTO DI STUDIO

Il progresso senza precedenti registrato dai testimoni di Geova in Svezia ha realmente causato stupore, specialmente fra gli studiosi e i ricercatori che si occupano delle denominazioni religiose. In seguito ai loro studi, alcuni “ricercatori” sono divenuti anch’essi Testimoni. Un giovane studente di psicologia accompagnò il suo insegnante a una Sala del Regno per “studiare” i testimoni di Geova. In seguito si lamentò dicendo che l’uditorio avrebbe dovuto avere maggior spirito critico. Intendeva dire che erano indottrinati. Subito dopo fu iniziato uno studio biblico con sua sorella, ed egli volle assistere per “salvarla”. Il giovane fu invitato a essere presente e fece una serie di domande che secondo lui avrebbero dovuto mettere subito i Testimoni “fuori combattimento”. Invece trovò interessanti le risposte e ammise che, qualsiasi cosa si potesse dire delle nostre credenze, “almeno, non [ci] hanno fatto il lavaggio del cervello”. Fu iniziato con lui uno studio, e ora sia lui che sua sorella sono cristiani battezzati.

A Stoccolma è stato aperto un istituto per lo studio sociologico della religione. Esso ha lo scopo di studiare e classificare le denominazioni religiose. Questo istituto si è occupato di noi e recentemente ha pubblicato una relazione sulle ricerche effettuate, dal titolo “I testimoni di Geova in cammino”. Nel tentativo di spiegare perché in Svezia la gente si interessa dei nostri insegnamenti, la relazione dice nella conclusione: “Vi offrono un futuro e una speranza sulla porta di casa, in diretta armonia con la profezia biblica, ma altrettanto adatti ai vostri bisogni personali. Il futuro non è più minaccioso, ma promettente”.

La stessa relazione fa notare che a un’assemblea di distretto tenuta in Svezia nel 1976 la maggioranza dei candidati al battesimo aveva dai 18 ai 25 anni. La presenza di un’alta percentuale di giovani è esattamente il contrario di quanto avviene oggi in altre religioni della Svezia. Il perché è ovvio per noi, poiché molti giovani sono stati delusi dalla religione in cui sono cresciuti. Inoltre, la generazione dei giovani in Svezia ha provato la maggior parte di ciò che un tenore di vita molto alto può offrire. Nonostante tali condizioni di paradiso materiale, molti pensano che il futuro sia deludente e si rassegnano a questa eventualità. Così cercano di sfuggire alla realtà dandosi all’alcool, alla droga e alla depravazione morale. Ma quando sono visitati dai testimoni di Geova, alcuni di questi giovani riscontrano che, come dice correttamente la summenzionata relazione, “offrono un futuro e una speranza sulla porta di casa”. Questo li aiuta a comprendere che “il futuro non è più minaccioso, ma promettente”. Allora essi abbandonano la loro condotta sregolata per intraprendere un nuovo modo di vivere nel paradiso spirituale di gran lunga più soddisfacente.

Questo è quanto stanno facendo molti, giovani e meno giovani, qui in Svezia. Insieme a persone devote di ogni nazione, i cristiani svedesi hanno le benedizioni di un paradiso spirituale mentre attendono che sia stabilito qui sulla terra un paradiso letterale.

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