Come si può rendere la vita più significativa?

UNA VITA di settanta o ottant’anni è tutto ciò che la maggioranza può sperare. E, in realtà, è troppo breve per dedicare molto tempo a tentativi volti a dare un significato alla vita. Dopo tutto, vi sono precisi limiti ai campi che si possono esplorare negli anni della vita adulta. Come sarebbe deludente e scoraggiante scoprire di avere sprecato anni preziosi nel perseguimento di obiettivi che si sono dimostrati vani! Ma com’è possibile evitar di fare esperimenti inutili?

Possiamo trarre grande profitto dall’esperienza di altri. Perché sono felici o avviliti, contenti o insoddisfatti? Certo sarebbe sciocco incamminarsi su una strada che si è più volte dimostrata deludente per tutti quelli che l’hanno presa.

Tuttavia, riconoscere semplicemente che non vale proprio la pena di perseguire un certo obiettivo non basterà a impedirci d’avere una vita vuota e senza senso. Spesso si ode dire: ‘Il denaro non è tutto’. Tuttavia molti di coloro che lo dicono mostrano con il loro modo materialistico di vivere che, nel profondo del cuore, non lo credono. Quindi se volete dare uno scopo alla vostra vita, dovete essere disposti a trarre profitto dall’esperienza di altri e impegnarvi diligentemente per evitare i loro errori.

A questo riguardo vi possono essere di grande utilità certi scritti antichissimi che oggi sono alla portata della maggioranza. Circa tremila anni fa visse un uomo eccezionalmente saggio che poté fare un esteso esame delle attività umane. Mise anche per iscritto i risultati delle sue ricerche, e questo scritto è stato preservato con sorprendente accuratezza fino al nostro ventesimo secolo. Ciò che egli scoprì è stato collaudato dal tempo. Milioni di persone si sono avvalse del suo scritto. Seguendo nella propria vita le assennate conclusioni di questo saggio, il re Salomone, hanno evitato trappole che avrebbero potuto rendere la vita piena di delusioni e frustrazioni. Perché gli scritti di Salomone si sono dimostrati tanto utili?

La sua straordinaria sapienza proveniva da una fonte sovrumana, cioè dal Fattore dell’uomo, Geova Dio. (1 Re 3:11, 12) Ecclesiaste, il libro contenente le osservazioni di Salomone, è parte di “tutta la Scrittura [che] è ispirata da Dio e utile per insegnare, per rimproverare, per correggere, per disciplinare nella giustizia”. (2 Tim. 3:16) Quindi, considerando ciò che scrisse Salomone, ci avvaliamo di un’esperienza del massimo valore. Tutte le osservazioni e le conclusioni sono accurate, poiché Salomone era sotto la guida del santo spirito di Dio.

Il libro di Ecclesiaste mostra in modo enfatico che è stolto imperniare la propria vita esclusivamente sulla ricerca del piacere, della cultura, della ricchezza o della conoscenza come fine a se stessa. Rivela una veduta equilibrata del lavoro e del goderne il frutto. Questo libro addita in modo realistico le ingiustizie di un mondo imperfetto e offre norme ragionevoli per farvi fronte.

Il libro di Ecclesiaste ribadisce con enfasi che la vita può avere uno scopo quando si ha un sano rispetto per il Creatore e si cerca di osservarne i comandi. Salomone scrisse: “La conclusione dell’argomento, avendo udito ogni cosa, è: Temi il vero Dio e osserva i suoi comandamenti. Poiché questo è l’intero obbligo dell’uomo. Poiché il vero Dio stesso porterà ogni sorta di opere in giudizio relativamente a ogni cosa nascosta, in quanto a se è buona o cattiva”. — Eccl. 12:13, 14.

Perché non cogliete l’occasione di leggere il libro di Ecclesiaste? Quindi, applicando le lezioni contenutevi, vedrete personalmente quanto sia realistico nell’additarvi il modo di rendere la vita più significativa.

Ho dato un senso alla mia vita: Come?

SAREI andato all’università se a quattordici anni non avessi cominciato a praticare il surfing. Per vari anni ogni altra attività divenne secondaria. Insieme ai miei nuovi amici, viaggiai in lungo e in largo sulla costa orientale dell’Australia in cerca di onde adatte.

Il mio luogo preferito era la Gold Coast del Queensland, una striscia di almeno una dozzina di spiagge dalla sabbia dorata che sono state sfruttate commercialmente, divenendo uno dei centri turistici più grandi e più in voga dell’Australia.

Ma l’entusiasmo per il surfing infine si raffreddò. Quindi un altro interesse assorbì tutto il mio tempo: le scommesse sui cavalli. La prima volta che scommisi, il cavallo vinse. Ma ben presto me ne sarei rammaricato! Poiché andavo tutte le settimane alle corse perdevo molto, tanto che alcuni compagni mi soprannominarono ‘l’amico degli allibratori’. Sempre senza denaro, mi facevo anticipare qualcosa dal giovane che divideva con me il mio appartamento.

A ventun anni mi misi a cercare seriamente un lavoro sicuro che mi permettesse d’avere successo nella vita. Lavorai a mezza giornata come barista in un circolo di ex militari. Vedendo come si comportavano nelle ore di svago uomini rispettabili mi chiesi se cercando di fare carriera non perseguissi un altro inutile obiettivo.

Cambiai presto lavoro e mi misi a fare il cameriere in un albergo di una stazione di sport invernali dell’Australia. Si potevano vedere da vicino le ingiustizie del mondo. Mentre in qualche parte del mondo migliaia di persone pativano la fame, io ricevevo fino a 60 dollari di mancia per un lavoro che mi veniva pagato comunque.

In seguito, il valore di un certo terreno di mia proprietà era così aumentato che mi rese bene. In società con un amico, comprammo una fattoria di 80 ettari. La mia ragazza e io abitavamo ‘per conto nostro’ su quaranta ettari in una pittoresca valle vicino alla Gold Coast. Non avevamo nessuna intenzione di sposarci; avevamo visto troppi amici soffrire per il fallimento del loro matrimonio e per noi lo ‘scambio degli anelli’