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Che fare quando si offende qualcunoSvegliatevi! 1996 | 8 febbraio
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“Se, dunque, porti il tuo dono all’altare e lì ricordi che il tuo fratello ha qualcosa contro di te,
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Che fare quando si offende qualcunoSvegliatevi! 1996 | 8 febbraio
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“Porti il tuo dono all’altare”
Qui Gesù fa una vivida descrizione: Un adoratore ebreo è andato a Gerusalemme in occasione di una delle feste annuali. Ha un dono — probabilmente un animale — da sacrificare a Geova.a L’offerta di un sacrificio non era affatto un vuoto rituale. Un libro spiega: “Scegliere vittime grasse e senza macchia, vederle ispezionare da esperti, camminare con loro fino a pochi metri dall’altare su cui è acceso il fuoco, consegnarle, porre le mani sulla loro testa, confessare l’impurità o la colpa o dedicare in altro modo l’animale, tagliargli la gola o anche solo tenerlo fermo: queste cose rendevano il momento molto significativo e solenne. . . . Nessuno di quelli che credevano che tutto questo era comandato da Dio . . . poteva seguire le varie fasi senza parteciparvi emotivamente”. — Judaism—Practice and Belief.
Le parole di Gesù in Matteo 5:23, 24 trasportano pertanto gli ascoltatori in un momento pieno di significato e solennità per l’adoratore ebreo. Un erudito biblico descrive la scena in questi termini: “L’adoratore è entrato nel Tempio; ha attraversato i vari cortili, quello dei gentili, quello delle donne, quello degli uomini. Oltre questi c’era il cortile dei sacerdoti in cui il profano non poteva entrare. L’adoratore è in piedi presso la balaustra, pronto a consegnare la vittima al sacerdote: ha le mani sulla [testa dell’animale] per confessare”.
In quel momento cruciale l’adoratore ricorda che il suo fratello ha qualcosa contro di lui. Forse è la sua coscienza a dirglielo, o forse si è accorto che il suo fratello è offeso dall’atteggiamento di questi nei suoi confronti. Che fare?
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