BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g95 22/10 p. 31
  • Si può morire di crepacuore?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Si può morire di crepacuore?
  • Svegliatevi! 1995
  • Vedi anche
  • Com’è il vostro cuore?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1971
  • Il cervello, un capolavoro di complessità
    Svegliatevi! 1999
  • Siete straordinari!
    Esiste un Creatore che si interessa di noi?
  • Domande dai lettori (2)
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1953
Altro
Svegliatevi! 1995
g95 22/10 p. 31

Si può morire di crepacuore?

PURTROPPO succede fin troppo spesso: Una persona anziana apparentemente sana che ha appena perso il coniuge crolla e muore nel giro di pochi giorni o poche settimane. La causa della morte? “È morta di crepacuore”, dicono gli amici.

“Crepacuore”, “spezzare il cuore” e “cuore infranto” potrebbero non essere solo figure retoriche. I ricercatori sanno da tempo che lo stress represso fa sì che nel cuore si accumulino sostanze chimiche che possono renderne il battito irregolare o addirittura convulso. Tuttavia il modo esatto in cui questo processo inizia nel cervello è ancora un mistero.

Stephen M. Oppenheimer, neurologo presso l’istituto di medicina della Johns Hopkins University di Baltimora, nel Maryland (USA), crede di aver identificato un’area del cervello che collega il cuore con le emozioni. La corteccia insulare è una piccola regione del cervello in cui il sistema nervoso autonomo, che controlla funzioni come la respirazione e il battito cardiaco, entra in contatto con il sistema limbico, che ha a che fare con le emozioni, come ira, timore e piacere. Il dott. Oppenheimer ha riscontrato che stimolando la corteccia insulare dei topi si producevano nel muscolo cardiaco danni simili a quelli osservati in esseri umani colpiti da improvvisa fibrillazione cardiaca. È stato anche dimostrato che stimolando la corteccia insulare degli esseri umani si inducono cambiamenti nel ritmo cardiaco e nella pressione sanguigna. Queste scoperte fanno pensare che sia davvero possibile morire di crepacuore.

Alcuni dicono che questo meccanismo abbia avuto una parte anche nella morte di Gesù Cristo, di cui fu profetizzato: “Il biasimo stesso ha rotto il mio cuore, e la ferita è incurabile”. (Salmo 69:20) Queste parole vanno intese in senso letterale? Forse sì, poiché per Gesù le ore che precedettero la morte furono strazianti, non solo sul piano fisico ma anche su quello emotivo. (Matteo 27:46; Luca 22:44; Ebrei 5:7) Inoltre, se il cuore di Gesù si fosse “infranto” letteralmente questo potrebbe spiegare perché dalla ferita inflitta a Gesù con la lancia subito dopo la sua morte uscirono “sangue e acqua”. La rottura del cuore o di un grosso vaso sanguigno potrebbe far sì che il sangue si riversi nella cavità toracica o nel pericardio (la membrana piena di liquido che avvolge il cuore). In entrambi i casi da una ferita potrebbe uscire quello che sembrerebbe “sangue e acqua”. — Giovanni 19:34.

Naturalmente, alla morte relativamente rapida di Gesù contribuirono di sicuro altri fattori, tra cui il modo in cui fu messo al palo e i maltrattamenti che aveva subìto in precedenza. Come siamo grati che in tali circostanze difficili Gesù sia rimasto leale! In questo modo egli fu altamente esaltato dal Padre suo, Geova. (Filippesi 2:8-11) Inoltre, ci ha dato la possibilità di vivere per sempre su una terra paradisiaca. — Giovanni 17:3; Rivelazione 21:3, 4.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi