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  • Punti notevoli del libro di Atti
    La Torre di Guardia 2008 | 15 maggio
    • La prima parte del libro tratta principalmente l’attività dell’apostolo Pietro, mentre la seconda parte riguarda quella dell’apostolo Paolo. L’uso della prima persona plurale indica che Luca era presente quando si verificarono certi avvenimenti. Prestare attenzione al messaggio contenuto nel libro di Atti ci aiuterà ad apprezzare maggiormente il potere della scritta Parola di Dio e del Suo spirito santo. (Ebr. 4:12) Ci spingerà anche a manifestare spirito di sacrificio e rafforzerà la nostra fede nella speranza del Regno.

      PIETRO USA “LE CHIAVI DEL REGNO”

      (Atti 1:1–11:18)

      Dopo aver ricevuto lo spirito santo gli apostoli danno un’intrepida testimonianza. Pietro usa la prima delle “chiavi del regno dei cieli” per aprire agli ebrei e ai proseliti che ‘accolgono la sua parola’ la porta della conoscenza e dare loro l’opportunità di entrare nel Regno. (Matt. 16:19; Atti 2:5, 41) Si scatena un’ondata di persecuzione e i discepoli vengono dispersi, ma questo porta all’espansione dell’opera di predicazione.

      Alla notizia che Samaria ha accettato la parola di Dio, gli apostoli a Gerusalemme inviano Pietro e Giovanni. Dando ai samaritani l’opportunità di entrare nel Regno, Pietro usa la seconda chiave. (Atti 8:14-17) Forse non è passato nemmeno un anno dalla risurrezione di Gesù quando in Saulo di Tarso avviene una straordinaria trasformazione. Nel 36 E.V. Pietro usa la terza chiave e il gratuito dono dello spirito santo viene versato su persone incirconcise delle nazioni. — Atti 10:45.

  • Punti notevoli del libro di Atti
    La Torre di Guardia 2008 | 15 maggio
    • PAOLO COMPIE CON ZELO IL SUO MINISTERO

      (Atti 11:19–28:31)

      Nel 44 E.V. Agabo va ad Antiochia, dove Barnaba e Saulo hanno insegnato “per un anno intero”. Agabo predice “una grande carestia”, che si abbatte due anni dopo. (Atti 11:26-28) “Dopo aver pienamente recato il soccorso a Gerusalemme”, Barnaba e Saulo tornano ad Antiochia. (Atti 12:25) Nel 47 E.V., circa 12 anni dopo la conversione di Saulo, sotto la guida dello spirito santo Barnaba e Saulo intraprendono un viaggio missionario. (Atti 13:1-4) Nel 48 E.V. tornano ad Antiochia, “dove erano stati affidati all’immeritata benignità di Dio”. — Atti 14:26.

      Circa nove mesi dopo, Paolo (conosciuto anche come Saulo) sceglie Sila come compagno d’opera e intraprende il suo secondo viaggio missionario. (Atti 15:40) Timoteo e Luca si uniscono a Paolo nel corso del viaggio. Luca rimane a Filippi mentre Paolo prosegue fino ad Atene e quindi a Corinto, dove incontra Aquila e Priscilla, e vi trascorre un anno e sei mesi. (Atti 18:11) Lasciati Timoteo e Sila a Corinto, Paolo prende con sé Aquila e Priscilla e salpa per la Siria all’inizio del 52 E.V. (Atti 18:18) Aquila e Priscilla lo accompagnano fino a Efeso e si fermano lì.

      Dopo essere rimasto per un po’ ad Antiochia di Siria, nel 52 E.V. Paolo intraprende il suo terzo viaggio missionario. (Atti 18:23) A Efeso ‘la parola di Geova cresce e prevale’. (Atti 19:20) Paolo vi rimane circa tre anni. (Atti 20:31) Alla Pentecoste del 56 E.V. Paolo è a Gerusalemme. Dopo il suo arresto dà intrepida testimonianza alle autorità. A Roma l’apostolo viene messo agli arresti domiciliari per due anni (ca. 59-61 E.V.), ma anche da lì trova il modo per predicare il Regno e insegnare “le cose inerenti al Signore Gesù Cristo”. — Atti 28:30, 31.

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