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Alla ricerca di spezie, oro, convertiti e gloriaSvegliatevi! 1992 | 8 marzo
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Gli indigeni nudi, scrisse Colombo, erano “assai ben fatti, bellissimi di corpo e di graziosa fisionomia”.
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Alla ricerca di spezie, oro, convertiti e gloriaSvegliatevi! 1992 | 8 marzo
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L’odissea continuò, stavolta mentre facevano rotta verso est. Vicino a Cuba egli scoprì una grande isola montuosa che chiamò La Española (Hispaniola). E alla fine gli spagnoli trovarono una discreta quantità d’oro. Ma alcuni giorni dopo ci fu un disastro. La nave ammiraglia Santa María si incagliò e non fu possibile farle riprendere il mare. Gli indigeni aiutarono volenterosamente l’equipaggio a ricuperare quanto era possibile. “Amano questi il prossimo come se stessi; e hanno un ragionare il piú dolce e mansueto del mondo, allegro, e sempre accompagnato dal riso”, scrisse Colombo.
Colombo decise di creare a Hispaniola un piccolo insediamento. In precedenza aveva scritto una nota infausta nel suo giornale di bordo: “Questa gente in fatto di armi è molto semplice, . . . Con una cinquantina di uomini [le Altezze Vostre] li terranno tutti sottomessi e potranno far di essi quel che vorranno”. Pensando a una cristianizzazione, disse inoltre: “Spero con la grazia di Dio che le Altezze Vostre si determineranno prontamente . . . [a] riunire alla Chiesa cosí grandi popoli e convertirli alla fede”. Una volta creato l’insediamento in un luogo da lui chiamato La Navidad, Colombo decise che lui e il resto dei suoi uomini dovevano affrettarsi a tornare in Spagna per portare la notizia della loro grande scoperta.
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