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AbsalomPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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La bellezza di Tamar, sorella di Absalom, fece innamorare di lei il fratellastro maggiore, Amnon. Fingendosi malato Amnon ottenne che Tamar venisse a cucinare per lui, e poi la violentò. L’amore erotico di Amnon si trasformò in odio sprezzante ed egli fece scacciare Tamar in strada. Absalom incontrò Tamar con l’abito a strisce, che la distingueva come vergine figlia del re, strappato e con cenere sul capo. Egli intuì l’accaduto e subito manifestò di sospettare di Amnon, avendo evidentemente già notato il desiderio passionale del fratellastro. Absalom ordinò tuttavia alla sorella di non muovere alcuna accusa e la prese in casa sua. — 2Sa 13:1-20.
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AbsalomPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Informato dell’umiliazione di sua figlia, Davide andò su tutte le furie ma, forse per la ragione che non era stata presentata nessuna accusa diretta e formale col sostegno di prove o di testimoni, non prese nessun provvedimento giudiziario contro il colpevole. (De 19:15) Absalom può aver preferito che non si facesse una questione della violazione da parte di Amnon della legge contenuta nel libro di Levitico (Le 18:9; 20:17), per evitare spiacevole pubblicità alla sua famiglia e al suo nome.
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