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RisoluzioneLa Torre di Guardia 1989 | 15 aprile
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Risoluzione
I presenti alle assemblee “Giustizia divina” saranno senz’altro stati più di quelli registrati l’anno precedente, quando 6.443.597 persone si sono riunite in 1.098 luoghi in tutto il mondo, e vi sono stati 93.822 battezzati. Al discorso “L’infame ‘meretrice’”, pronunciato a tutte le assemblee “Giustizia Divina”, ha fatto seguito la presentazione del libro di 320 pagine Rivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!, meravigliosamente illustrato e già disponibile in più di 20 lingue. L’oratore ha rivolto all’uditorio questo invito: “Fate buon uso di questo libro nel vostro studio personale e di congregazione. Usatelo anche per annunciare al mondo che Babilonia la Grande è condannata, che le nazioni vanno ora incontro ad Armaghedon, e che il grandioso culmine sarà raggiunto nel magnifico dominio del Regno di Geova retto da Cristo e dalla sua sposa. Sarete felici di udire e osservare queste cose, ‘poiché il tempo fissato è vicino’!” — Rivelazione 1:3.
Noi, che dal 1914 viviamo “nel giorno del Signore” e in questo tempo di giudizio divino, ci rallegriamo del più grande di tutti i privilegi, quello di servire il Sovrano Signore Geova sotto il suo Re dei re, Gesù Cristo. (Rivelazione 1:10) Come TESTIMONI DI GEOVA, attestiamo che:
(1) ABORRIAMO il biasimo che Babilonia la Grande, e la cristianità in particolare, ha recato sul nome del solo vivente e vero Dio, Geova. Da parte nostra, AFFERMIAMO di tutto cuore, con le parole di Rivelazione 4:11: “Degno sei, Geova, Dio nostro, di ricevere la gloria e l’onore e la potenza”.
(2) ABORRIAMO il fatto che la cristianità ha aderito a insegnamenti babilonici, in particolare quelli di un dio trino, dell’immortalità dell’anima umana, del tormento eterno nell’inferno, di un purgatorio ardente e della venerazione delle immagini, come quelle della Madonna e la croce. In armonia con Rivelazione 22:18, 19, CI ATTENIAMO FERMAMENTE alla scritta Parola di Dio e a tutto ciò che essa contiene.
(3) ABORRIAMO le filosofie e le pratiche empie, così comuni nella cristianità, come la teoria dell’evoluzione, la trasfusione di sangue, l’aborto, la menzogna, l’avidità e la disonestà. Nella nostra adorazione e nel nostro modo di vivere, ONOREREMO il nostro Creatore, Geova Dio l’Onnipotente, le cui vie sono descritte in Rivelazione 15:3 come “giuste e veraci”.
(4) ABORRIAMO la mancanza della cristianità di prestare ascolto ai messaggi che Gesù rivolge alle sette congregazioni in Rivelazione, capitoli 2 e 3, su questioni come settarismo, idolatria, fornicazione, influenza simile a quella di Izebel, tiepidezza e torpore. Da parte nostra, UDREMO E OSSERVEREMO ciò che “lo spirito dice alle congregazioni”.
(5) ABORRIAMO l’immoralità e la permissività che esistono nella cristianità e fra il suo clero, e accettiamo il chiaro giudizio di Geova espresso in Rivelazione 21:8 secondo cui quelli che continuano nella loro sordidezza — fornicatori, bugiardi e simili — saranno completamente distrutti. SOSTENIAMO DI TUTTO CUORE le norme bibliche sul sesso, il matrimonio e la vita familiare.
(6) ABORRIAMO la secolare prostituzione spirituale del clero di Babilonia la Grande in connivenza con i governanti mondani per ottenere potere e ricchezza e opprimere il popolo. SIAMO DECISI ad aiutare quelli di cuore onesto a ubbidire all’invito che l’angelo rivolge in Rivelazione 18:4: “Uscite da essa, o popolo mio”.
(7) ABORRIAMO l’enorme colpa di spargimento di sangue derivante dal massacro di oltre 100 milioni di vite umane sacrificate in guerra solo in questo secolo, da attribuire per lo più alla fornicazione della grande meretrice con le potenze politiche. CI RALLEGRIAMO che è vicino il tempo fissato in cui Dio eseguirà la punizione giudiziaria su Babilonia la Grande, com’è chiaramente indicato in Rivelazione 18:21-24.
Come testimoni di Geova, CONSIDERIAMO UNA GIOIA E UN PRIVILEGIO annunciare al mondo che nel 1914 “il regno del mondo è divenuto il regno del nostro Signore [Geova] e del suo Cristo”. (Rivelazione 11:15) SIAMO RISOLUTI ad avanzare intrepidamente per far conoscere gli espliciti giudizi di Geova su Babilonia la Grande e avvertire dell’imminenza della guerra di Dio ad Armaghedon. SIAMO DECISI a far echeggiare, ad alta voce e “ad ogni nazione e tribù e lingua e popolo”, la buona notizia che sono vicini “un nuovo cielo e una nuova terra” per la benedizione del genere umano ubbidiente. (Rivelazione 14:6; 21:1) CI RALLEGRIAMO che come risultato di questa proclamazione, una grande folla di oltre tre milioni di persone di ogni nazione si è ora unita a noi in ogni parte del globo. Insieme all’angelo che vola in mezzo al cielo, noi tutti dichiariamo: “Temete Dio e dategli gloria, perché l’ora del suo giudizio è arrivata, e adorate Colui che fece il cielo e la terra e il mare e le fonti delle acque”. — Rivelazione 14:7.
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Denunciata Babilonia la GrandeLa Torre di Guardia 1989 | 15 aprile
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Denunciata Babilonia la Grande
IN UNA serie di assemblee tenute in tutto il mondo nel 1988-89, milioni di testimoni di Geova hanno adottato la risoluzione che dichiara come aborriscono la condotta di Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione, e in particolare quella della cristianità. Qualcuno, in buona fede, si potrebbe chiedere se questa non sia una presa di posizione troppo vigorosa. La risposta è: Niente affatto! Considerando il coraggio con cui i profeti dell’antico Israele denunciarono l’idolatria del loro giorno, e il linguaggio vigoroso con cui Gesù smascherò l’ipocrisia religiosa del suo tempo, quali testimoni di Geova crediamo che questa presa di posizione è del tutto giustificata. Anzi, è comandata da Dio. — Isaia 24:1-6; Geremia 7:16-20; Matteo 23:9-13, 27, 28, 37-39.
Dunque su che base aborriamo la condotta di Babilonia la Grande? Quali prove storiche abbiamo per dire che la religione ha mancato di onorare il vero Sovrano Signore dell’universo, Geova?
La moderna Babilonia disprezza il Nome
Il Sovrano Signore dell’universo non è anonimo: nella Bibbia si è identificato circa 7.000 volte come Geova. Egli attribuisce un’enorme importanza al suo nome. Il terzo dei Dieci Comandamenti recita: “Non ti devi servire del nome di Geova tuo Dio in modo indegno, poiché Geova non lascerà impunito chi si serve del suo nome in modo indegno”. E Gesù diede enfasi al nome di suo Padre nel “Padrenostro” dicendo: “Sia santificato il tuo nome”. — Esodo 20:7; Matteo 6:9.
La cristianità non si è certo distinta nell’onorare il nome di Dio. Persino la “Bibbia del re Giacomo”, che risale al 1611, usa il nome Geova, da solo o nei suoi composti, solo sette volte.a Altre traduzioni lo hanno eliminato completamente. La maggioranza delle religioni non lo onorano. Al contrario, hanno innalzato la loro “santa” Trinità, e in alcuni casi Maria la cosiddetta Madre di Dio, al di sopra del Dio della Bibbia. Si è permesso che il prezioso nome di Geova cadesse relativamente in disuso.b
È da lodare il fatto che l’islam riconosce un solo Dio, che chiama Allah, in armonia con il suo libro sacro, il Corano. Tuttavia non usa il suo nome, Geova, che fu originalmente rivelato nella Bibbia almeno 2.000 anni prima della stesura del Corano. Gli indù adorano milioni di dèi e dee, ma non Geova.
Tra chi ha offeso il nome di Dio, un ruolo notevole lo occupa il giudaismo. Gli ebrei pretendono da millenni di essere il popolo per il nome di Dio, eppure con la loro tradizione han fatto sì che il vero nome di Dio cadesse in completo disuso.
Pertanto, come testimoni del Sovrano Signore Geova, dobbiamo esprimere il nostro disgusto per come Babilonia la Grande ha trascurato il santo nome di Dio.
Perché detestiamo gli insegnamenti babilonici
Milioni di persone sono state sfruttate e tenute nel timore sulla base dell’insegnamento babilonico secondo cui l’uomo avrebbe un’anima immortale. Sin dall’antichità la falsa religione ha sfruttato la paura che dopo la morte l’anima possa essere torturata eternamente nel fuoco dell’inferno. Una versione più raffinata di questo insegnamento è la sofferenza temporanea nel fuoco del purgatorio. Persone sincere pagano per far pronunciare messe per i morti, ma non sanno mai quando non è più necessario pagare! Queste dottrine blasfeme non hanno alcun fondamento nella Bibbia. — Confronta Geremia 7:31.
In effetti la Bibbia insegna che l’uomo è un’anima vivente, mortale. Per la sua disubbidienza Adamo non fu condannato al fuoco dell’inferno o al purgatorio, ma alla morte. In parole povere, “il salario che il peccato paga è la morte”. (Romani 6:23; Genesi 2:7, 17; 3:19) La speranza scritturale per i morti non si basa sull’immortalità dell’anima, bensì sul fatto che Dio ha promesso una risurrezione a una vita perfetta su di una terra paradisiaca. — Giovanni 5:28, 29; Rivelazione 21:1-4.
Un’altra dottrina babilonica è la “santa” Trinità. Questa dottrina secondo cui ci sarebbero tre persone in un solo Dio non fece mai parte del credo degli antichi ebrei. (Deuteronomio 5:6, 7; 6:4) Di certo Gesù, ebreo egli stesso, non credette né insegnò mai d’essere l’Iddio Onnipotente. Non pretese di far parte di una triade simile a quelle insegnate nella dottrina o nel dogma di origine babilonica. — Marco 12:29; 13:32; Giovanni 5:19, 30; 14:28; 20:17.
Pertanto noi rigettiamo le blasfeme dottrine babiloniche insegnate dalle false religioni del mondo. Noi rendiamo adorazione al solo vero Dio, Geova, tramite suo Figlio, che divenne “un sacrificio propiziatorio” per i peccati non solo dei cristiani unti ma di tutto il mondo del genere umano. — 1 Giovanni 2:2.
Perché rifiutiamo le filosofie empie
I papi e il clero della cristianità lamentano l’avanzare dell’ateismo, e molti ne fanno una scusa per giustificare il loro sostegno alla politica di destra. Ma bisogna chiedersi: Chi è che ha tollerato le ingiustizie e le disparità che, specie nel secolo scorso, hanno portato al sorgere dell’ateismo? Questo fenomeno si è verificato in particolar modo nel reame della cristianità. La Chiesa Ortodossa Russa, ad esempio, era alleata degli zar, che opprimevano crudelmente il popolo. L’assenza di veri valori cristiani in coloro che si spacciavano per rappresentanti di Dio contribuì a formare le condizioni ideali per lo sviluppo dell’ateismo.
Le religioni della cristianità hanno anche accettato la teoria dell’evoluzione, che disonora il Creatore. Attribuiscono la complessità e la varietà di oltre un milione di forme di vita alle cieche forze della natura. In effetti, sostengono che questa varietà sia sorta grazie a una serie di fortunate coincidenze. Per una filosofia di questo genere Dio è un concetto superfluo e l’uomo non deve rendere conto a nessuno. La morale diventa una questione di scelta personale. (Salmo 14:1) Un risultato è che il numero di aborti è salito a decine di milioni ogni anno, e questo in paesi che si dicono religiosi!
Noi rifiutiamo queste filosofie e pratiche empie. Da parte nostra adoriamo Geova, “Colui che vive per i secoli dei secoli, che ha creato il cielo e le cose che sono in esso e la terra e le cose che sono in essa e il mare e le cose che sono in esso”. — Rivelazione 10:6; 19:6.
Perché aborriamo i frutti di Babilonia la Grande
La cristianità non ha dato ascolto ai messaggi di avvertimento alle sette congregazioni esposti nei capitoli 2 e 3 di Rivelazione. Questi contengono consigli contro settarismo, idolatria e fornicazione, nonché contro l’essere tiepidi e negligenti.
Visitate praticamente qualsiasi luogo di adorazione e capirete quante persone religiose hanno innalzato le creature al di sopra del Creatore. In che modo? Venerando immagini ed icone e rendendo adorazione a “santi”, madonne e croci. — Confronta Salmo 115:2-8; 2 Corinti 5:7; 1 Giovanni 5:21.
In loro si adempiono le parole di Paolo: “Perché, sebbene abbiano conosciuto Dio, non lo hanno glorificato come Dio . . . Sono divenuti stolti e hanno mutato la gloria dell’incorruttibile Dio in qualcosa di simile all’immagine dell’uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di cose striscianti”. — Romani 1:21-23.
Perché condanniamo l’immoralità di Babilonia
Negli ultimi vent’anni l’omosessualità è diventata una cosa accettata, o ammessa come stile di vita alternativo. Milioni di omosessuali sono usciti allo scoperto e ora sfilano in cortei, sbandierando il loro “orgoglio di essere gay”. Cosa ne pensa Dio?
Circa 3.500 anni fa la Bibbia dichiarava esplicitamente: “E non devi giacere con un maschio come giaci con una donna. È cosa detestabile”. (Levitico 18:22) E quasi 2.000 anni fa Paolo mostrò che le norme di Dio non erano cambiate quando scrisse: “Per questo Dio li ha abbandonati a vergognosi appetiti sessuali, perché le loro femmine hanno mutato il loro uso naturale in uno contro natura, e similmente anche i maschi hanno lasciato l’uso naturale della femmina e nella loro concupiscenza si sono infiammati violentemente gli uni verso gli altri, maschi con maschi, operando ciò che è osceno e ricevendo in se stessi la piena ricompensa dovuta al loro errore”. — Romani 1:26, 27; 1 Corinti 6:9, 10; 1 Timoteo 1:10.
Eppure nel clero della cristianità gli omosessuali praticanti sono così numerosi che ora costituiscono veri e propri gruppi di pressione in molte delle religioni principali. Essi pretendono che il loro stile di vita venga accettato e vogliono essere riconosciuti come ministri. Un caso pertinente è quello della più numerosa denominazione protestante canadese, la Chiesa Unita del Canada, i cui leader il 24 agosto scorso, con 205 voti contro 160, si sono espressi a favore della possibilità di ordinare ministri omosessuali.
Perché aborriamo la prostituzione spirituale di Babilonia
Rivelazione denuncia la fornicazione di Babilonia con “i re della terra”, i governanti politici. La meretrice è raffigurata seduta “su molte acque”, che significano “popoli e folle e nazioni e lingue”. (Rivelazione 17:1, 2, 15) Essendo intima amica dei governanti politici, nel corso dei secoli la falsa religione ha usato la propria influenza, apertamente o in maniera occulta, per reprimere e sfruttare la gente comune.
Ne sono un esempio i concordati che il Vaticano ha firmato in questo secolo con i governanti nazisti e fascisti. In seguito ad essi l’influenza della chiesa sui suoi greggi portò al completo servilismo nei confronti di governanti senza pietà. Nel 1929 il Vaticano stipulò un concordato con il dittatore fascista Benito Mussolini. E cosa accadde poi in Germania? L’atteggiamento di papa Pio XI nei confronti di Hitler si comprende da queste sue parole, riferite dal cardinale tedesco Faulhaber: “Sono compiaciuto; è il primo statista ad essersi espresso contro il bolscevismo”. Faulhaber annotò in seguito: “Il mio viaggio a Roma ha confermato ciò che avrei potuto sospettare da tempo. A Roma il nazionalsocialismo e il fascismo sono considerati l’unica liberazione dal comunismo e dal bolscevismo”.
Prima del 1933 i vescovi cattolici della Germania si erano opposti alla filosofia nazista. Ma come afferma lo scrittore tedesco Klaus Scholder, nel suo libro The Churches and the Third Reich, l’ambasciatore del Vaticano in Germania, il cardinale Pacelli, comandò ai vescovi di rivedere il loro atteggiamento nei confronti del nazionalsocialismo. Come mai questo cambiamento? Era in vista del concordato fra il Terzo Reich e il Vaticano, siglato il 20 luglio 1933.
Klaus Scholder riferisce: “Alle elezioni e al plebiscito del 12 novembre [1933] Hitler mieté i frutti del concordato del Reich sotto forma di un sorprendente numero di ‘Sì’, soprattutto negli ambienti elettorali a maggioranza cattolica”.
Anche se alcuni leader protestanti espressero la propria opposizione all’ascesa del nazismo nel 1933, la loro voce si perse ben presto nel clamore generale del nazionalismo. Scholder spiega: “Nella chiesa protestante era evidente una sempre maggiore prontezza ad abbandonare la cautela esercitata in passato e ora finalmente anche a farsi coinvolgere nell’entusiasmo nazionale. . . . Per la prima volta comparvero dichiarazioni ufficiali della chiesa che sostenevano senza riserve il nuovo Reich”. In effetti, il protestantesimo si vendette al nazionalismo di matrice nazista e ne divenne l’ancella, proprio come aveva fatto la Chiesa Cattolica.
La storia mostra che nel corso dei secoli la falsa religione si è alleata con coloro che detenevano il potere, sostenendone il prestigio a scapito della gente comune. I capi religiosi del mondo non hanno manifestato l’‘attitudine mentale di Cristo’, ma hanno cercato famelicamente potere, possedimenti e ricchezze. In qualità di testimoni di Geova, aborriamo tale prostituzione spirituale. — Giovanni 17:16; Romani 15:5; Rivelazione 18:3.
Perché aborriamo la colpa di sangue di Babilonia
Nel libro di Rivelazione, Babilonia la Grande è ritenuta colpevole del sangue di moltissime persone: “E vidi che la donna era ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei testimoni di Gesù. Sì, in lei fu trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati scannati sulla terra”. — Rivelazione 17:6; 18:24.
La storia della falsa religione è fatta di odio e di spargimenti di sangue, e la più colpevole è la cristianità. Due guerre mondiali sono scoppiate in seno a nazioni cosiddette cristiane. Capi politici “cristiani” ricorsero alle armi nel 1914 e nel 1939, e il clero di tutte le nazioni coinvolte diede la propria benedizione. Un’opera storica (The Columbia History of the World) afferma riguardo alla prima guerra mondiale: “La verità fu svalutata, insieme alla vita, e quasi nessuna voce si levò in protesta. I custodi della parola di Dio guidarono il coro marziale. Guerra totale divenne sinonimo di odio totale”. (Il corsivo è nostro). Cappellani militari esortarono i soldati con patriottico fervore mentre i giovani da entrambe le parti andavano al massacro. Lo stesso libro di storia afferma: “Il sistematico condizionamento mentale causato da esasperate manifestazioni di nazionalismo . . . rese ancor più difficile la ricerca della pace”.
In tutto il mondo la falsa religione continua a fomentare odio mentre infuriano conflitti fra ebrei e musulmani, indù e sikh, cattolici e protestanti, musulmani e indù, buddisti e indù. Sì, la falsa religione continua ad avere una parte nel massacro “di tutti quelli che sono stati scannati sulla terra”. — Rivelazione 18:24.
Alla luce di tutte le prove sopra esposte, i testimoni di Geova ritengono che la risoluzione adottata all’assemblea del 1988 è appropriata e opportuna. Giustamente, denunciamo la falsa religione come la meretrice colpevole di sangue, Babilonia la Grande. Annunciamo al mondo l’unica strada che porta alla pace e alla vera adorazione: il rivolgersi al Sovrano Signore dell’universo, Geova Dio, attraverso Colui che ha mandato sulla terra, il Cristo, o Messia, Gesù. Questo significa accettare il Regno di Dio come governo giusto ed eterno, l’unico in grado di soddisfare i bisogni dell’umanità. E significa anche che ora è tempo di ubbidire al comando: “Uscite da essa [da Babilonia la Grande], o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricevere parte delle sue piaghe”. — Rivelazione 18:4; Daniele 2:44; Giovanni 17:3.
[Note in calce]
b Per un’analisi dettagliata di quanto sia importante e significativo il nome di Dio vedi l’opuscolo di 32 pagine Il nome divino che durerà per sempre, pubblicato dalla Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania.
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