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Barnaba, il “Figlio di Conforto”La Torre di Guardia 1998 | 15 aprile
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a Chiamare qualcuno “figlio di” una determinata qualità equivaleva a dire che essa era una sua notevole caratteristica. (Vedi Deuteronomio 3:18, nota in calce). Nel I secolo erano comuni i soprannomi che richiamavano l’attenzione sulle qualità degli individui. (Confronta Marco 3:17). Era una specie di riconoscimento pubblico.
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