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  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
w87 15/11 pp. 30-31

Dalla schiavitù dei mattoni alla libertà!

LE PIRAMIDI di Gîza (nei pressi della moderna città del Cairo) vi fanno venire in mente scene di schiavi maltrattati che faticano sotto il sole cocente per trascinare enormi blocchi di pietra e metterli in opera? Immaginate fra questi gli schiavi ebrei?

In realtà le piramidi egiziane che vedete nella pagina accanto risalgono a un’epoca anteriore al tempo in cui la famiglia di Giacobbe (Israele), padre di Giuseppe, si trasferì in Egitto. Ma nelle costruzioni, invece degli enormi blocchi di pietra, erano d’uso più comune i mattoni, fabbricati a milioni sotto lo stesso sole implacabile.

Gli ebrei che al tempo di Giuseppe vennero ben accolti in Egitto furono benedetti da Dio con l’incremento demografico, cosa che intimorì gli egiziani. Si legge infatti: “Posero dunque [sugli ebrei] capi di lavori forzati allo scopo di opprimerli con i loro pesi; ed edificavano città . . . Gli egiziani resero i figli d’Israele schiavi sotto la tirannia. E rendevano amara la loro vita con una dura schiavitù in lavori di malta d’argilla e mattoni”. — Esodo 1:7-14.

A destra potete vedere come in Egitto si fabbricano tuttora mattoni, alcuni dei quali vengono cotti in fornaci come quella che vedete. (Confronta Genesi 11:1-3; 19:28). Evidentemente, però, in epoca anteriore i mattoni egiziani venivano essiccati al sole. Nel fare i mattoni viene ancora impiegata la paglia. Sono stati rinvenuti mattoni contenenti paglia nelle rovine dissotterrate nell’antica Beer-Seba (foto piccola).

L’aggiunta della paglia rinforzava i mattoni. Per farli, si usavano fango (o argilla), acqua e paglia, che venivano lentamente calpestati con i piedi, quindi compressi in forme e infine messi a seccare. Immaginate che fatica compiere questo lavoro per un’intera giornata, un giorno dopo l’altro! È facile capire perché gli israeliti ‘sospiravano a causa della schiavitù e gridavano lamentandosi, così che la loro invocazione di aiuto salì al vero Dio’. — Esodo 2:23.

Geova li udì e mandò Mosè da Faraone per chiedergli di liberare gli israeliti. L’altezzoso Faraone, al contrario, rese più pesante il loro fardello. Ora dovevano anche raccogliere la paglia da sé, pur mantenendo invariata la quantità di mattoni che facevano prima. In pratica questa era una condanna a morte! Dio disse: “Ora vedrai che farò a Faraone, perché a motivo di una mano forte li manderà via”. — Esodo 5:1–6:1.

Probabilmente conoscete il resto della storia. Geova sconfisse il tirannico Faraone. Dopo la decima piaga Dio “fece uscire i figli d’Israele dal paese d’Egitto”. (Esodo 12:37-51) Lasciandosi alle spalle le piramidi, i mattoni e la spietata schiavitù, Israele si mise in marcia verso la Terra Promessa. Questi fatti storici ci riconfermano la capacità di Geova Dio di concedere vera libertà ai cristiani nel prossimo nuovo mondo, con il suo Paradiso terrestre. — Confronta Romani 8:20, 21.

[Immagine a tutta pagina a pagina 31]

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