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Come trovare pace e felicità durevoliCome trovare pace e felicità durevoli
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Come trovare pace e felicità durevoli
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Titolo/Pagina degli editoriCome trovare pace e felicità durevoli
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Titolo/Pagina degli editori
Come trovare pace e felicità durevoli
Questa pubblicazione non è in vendita. Viene distribuita nell’ambito di un’opera mondiale di istruzione biblica sostenuta mediante contribuzioni volontarie.
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Salvo diversa indicazione, le citazioni della Bibbia sono tratte dalla Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti.
Stampa settembre 2017
Italian (pc-I)
© 2000, 2009
Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
Tradotto dall’inglese dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova.
Edito nel 2017.
Editori:
Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, Via della Bufalotta 1281, Roma
Referenze fotografiche:
Pagina 6: U.S. Army Photo
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IntroduzioneCome trovare pace e felicità durevoli
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Introduzione
Geova Dio vi offre la possibilità di vivere in un paradiso! Si avvicina il tempo in cui potrete godere di pace e felicità durevoli. Il nostro amorevole e onnipotente Padre celeste ne dà garanzia con queste parole: “Così sarà la mia parola che esce dalla mia bocca. Non tornerà a me senza risultati, ma certamente farà ciò di cui mi son dilettato”. — Isaia 55:10, 11.
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Pace e felicità: il desiderio di tuttiCome trovare pace e felicità durevoli
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Pace e felicità: il desiderio di tutti
Avere una famiglia felice è un naturale desiderio umano
1-4. In quali modi la gente cerca di trovare pace e felicità? Con quali risultati?
FELICITÀ. Salute e lunga vita. Pace e sicurezza. Non sono forse cose che desideriamo tutti? Purtroppo, però, spesso la realtà è ben diversa dai nostri desideri. Oggi il mondo è pieno di angoscia. In tutta la terra disastri, calamità, guerre, malattie, delinquenza e ingiustizie sono in costante aumento. Come si può trovare pace e felicità?
2 Coloro che si definiscono pratici e realisti associano la felicità all’abbondanza e alla ricchezza. Ritengono che nulla possa dare sicurezza quanto il denaro; con i soldi si può avere una vita comoda, senza problemi di vitto e alloggio. È vero, il denaro può costituire una protezione e recare certi vantaggi. Ma la ricchezza è davvero la cosa più importante? Il denaro può garantire protezione durevole? Quanto è affidabile la sicurezza materiale? Tracolli finanziari, crisi economica, delinquenza, atti di violenza, guerre e disastri naturali hanno rovinato in un istante la fortuna di molti. Esperienze traumatizzanti come queste sono all’ordine del giorno.
3 Altri inseguono la fama e cercano di farsi una posizione. Pensano che se diventano importanti possono imporsi sugli altri e riscuotere ammirazione. Ma anche chi raggiunge il successo deve ammettere che le cose possono cambiare rapidamente e che dall’oggi al domani può perdere la propria posizione. Le soddisfazioni derivanti dal successo sono effimere. E quando la vita finisce, svaniscono anche gloria e celebrità.
4 Molti inoltre pensano che, essendo la vita così breve e le vicende umane così mutevoli e imprevedibili, la cosa migliore sia spassarsela finché si può. Svago e divertimenti hanno il loro posto nella vita, ma possono recare felicità e soddisfazione durevoli? Passata l’euforia, come ci si sente? Dopo aver fatto baldoria molti si sentono svuotati ed esausti; una vita spesa così non ha significato.
Il denaro può garantire pace e felicità durevoli?
5-7. (a) Perché chi ricerca cose come fama, ricchezza e piaceri alla fine rimane deluso? (b) Se vogliamo avere una vita significativa, su quali domande dobbiamo riflettere?
5 Ricchezza, fama, preminenza, piaceri, gozzoviglie: nessuna di queste cose può recare felicità e appagamento durevoli. Perché no? Perché chi ricerca la felicità in questi modi si sta ingannando ed è sulla strada sbagliata. Si preoccupa solo di soddisfare i propri desideri fisici o materiali. Alla fine non si sente veramente appagato, ma gli restano la frustrazione e il vuoto spirituale di sempre.
6 Agli animali basta soddisfare le proprie necessità fisiche, come mangiare e dormire. I bisogni degli esseri umani, invece, vanno ben oltre. Questo perché gli animali non hanno la coscienza, che invece noi abbiamo. A differenza dell’uomo, poi, non comprendono ciò che è spirituale. Non si chiedono perché esistono, mentre gli esseri umani continuano a interrogarsi sul senso della vita. Per essere veramente felici dobbiamo appagare le necessità del cuore e della mente. Il problema è: Come si possono soddisfare queste necessità?
7 Se vogliamo che la nostra vita abbia un senso, dobbiamo prima capire perché esistiamo. Nel corso dei secoli le persone riflessive si sono spesso chieste: ‘Da dove è venuto l’uomo? Qual è lo scopo della vita? Esiste un Sovrano Signore dell’universo? In caso affermativo, si interessa del genere umano? Cosa ha in mente per noi?’ Queste sono tutte domande importanti, ma chi può fornire risposte soddisfacenti e corrette? La religione? Vediamo.
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La religione può appagare i bisogni dell’umanità?Come trovare pace e felicità durevoli
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La religione può appagare i bisogni dell’umanità?
1-6. Che passato vergognoso hanno le principali religioni dell’Occidente?
LE PRINCIPALI religioni del mondo hanno moltissimi seguaci e numerose splendide chiese, cattedrali, sinagoghe e templi. Ma hanno insegnato la verità riguardo a Dio? Hanno aiutato la gente ad avere una vita più felice e più significativa? I leader religiosi fanno quello che predicano?
Le guerre di religione hanno fatto migliaia di vittime innocenti
2 La storia indica chiaramente che le religioni occidentali sono venute meno sotto questi aspetti. Per esempio, alcuni dei più orribili conflitti e massacri della storia sono avvenuti in paesi che si professano cristiani. Si pensi alle crociate, promosse dalla cristianità tra l’XI e il XIII secolo. Quelle guerre fecero migliaia e migliaia di vittime innocenti.
3 All’inizio del XIX secolo le chiese sostennero apertamente molte potenze occidentali mentre queste espandevano i propri domini nei paesi meno sviluppati e sfruttavano senza scrupoli le risorse delle loro colonie. Chiesa e Stato si coalizzarono, causando dolore e sofferenze alla popolazione di molti paesi.
Gli ecclesiastici sostengono apertamente le nazioni in guerra
4 Nelle due guerre mondiali del XX secolo, la maggior parte delle potenze belligeranti sui fronti opposti erano nazioni cattoliche o protestanti. Quindi, con il benestare dei rispettivi leader religiosi, cattolici uccisero cattolici e protestanti uccisero protestanti. In tempi più recenti il conflitto fra cattolici e protestanti nell’Irlanda del Nord ha fatto molte vittime. Gli esponenti di queste religioni amano parlare di pace e fratellanza, e professano tutti di servire lo stesso Dio. Ma alla luce dei fatti dobbiamo chiederci: Fino a che punto è sincero il loro amore per la pace? Amano davvero il prossimo come se stessi?
5 Inoltre i leader religiosi e i loro greggi sono forse noti per le loro elevate norme morali? I mezzi d’informazione non hanno più volte denunciato casi di pedofilia e altre pratiche corrotte fra il clero della cristianità? Alcuni ecclesiastici sostengono apertamente l’omosessualità e i rapporti prematrimoniali ed extraconiugali. Altri, di tendenze radicali, auspicano che vengano rovesciati con la forza quelli che considerano sistemi politici o sociali ingiusti, e alcuni partecipano persino ad azioni di guerriglia e insurrezioni.
6 In quanto ad aiutare la gente ad acquistare accurata conoscenza di Dio, tutte le maggiori religioni dell’Occidente hanno fallito miseramente. Insegnano dottrine che si basano per lo più sulle tradizioni anziché sulla Bibbia. Per esempio, sostengono che gli esseri umani hanno un’anima immortale e che quelli che non servono Dio saranno tormentati per sempre in un inferno di fuoco. Riflettete: se Dio fosse davvero così crudele e spietato, vorreste adorarlo? — Vedi il riquadro a pagina 25.
7-10. Quali credenze religiose sono comuni tra i cinesi, e a cosa li hanno condotti?
7 Chiaramente le religioni dell’Occidente non hanno portato pace e felicità durevoli all’umanità, né hanno impartito la giusta guida spirituale. Che dire, allora, delle religioni dell’Oriente? In Cina, per esempio, le tre religioni principali sono confucianesimo, buddismo e taoismo. Queste religioni hanno portato pace e felicità durevoli ai cinesi?
Le religioni basate su miti e superstizioni possono appagare i bisogni spirituali?
8 In origine il taoismo era più una filosofia che una religione. Il fondatore, Lao-tzu (o Lao-zi), rifuggendo il caos e le agitazioni sociali che caratterizzavano il suo tempo, cercò sollievo isolandosi e tornando alla natura. In seguito, però, il taoismo diventò una forma di adorazione, con un pantheon di dèi e dee. I taoisti praticano la divinazione. Attribuiscono molta importanza a presagi e pratiche come il feng shui (letteralmente “vento e acqua”), nonché a svariati altri rituali. È chiaro che il taoismo non è in grado di dare risposte esaurienti circa il senso della vita né di soddisfare i bisogni spirituali della gente.
9 Inizialmente il confucianesimo era una scuola di etica e morale basata sugli insegnamenti del suo fondatore, Confucio. Per secoli i concetti del confucianesimo hanno esercitato una forte influenza sulla cultura e sul pensiero cinese. Comunque, essendo una filosofia di vita, il confucianesimo non ha aiutato i cinesi a conoscere il Creatore né li ha incoraggiati a stringere un’intima relazione con lui. Anche se adottando i suoi precetti e le sue regole di condotta si hanno certi benefìci, il confucianesimo non appaga pienamente i bisogni spirituali; inoltre non ha recato pace e felicità durevoli.
Taoismo, confucianesimo e buddismo hanno aiutato a conoscere il Creatore?
10 Il buddismo arrivò in Cina dall’India. Questa religione promuove la clemenza e la tolleranza, e ha affascinato molti con la sua complicata filosofia. Ma li ha aiutati a conoscere il Sovrano dell’universo? Gli insegnamenti del Buddha hanno appagato i bisogni spirituali dell’umanità? Un libro dice: “I buddisti non credono nell’esistenza di un onnipotente essere divino”; “chiunque è in grado di diventare un Buddha”; “ognuno deve darsi da fare per diventare un Buddha e raggiungere la libertà dalle sofferenze”. (Understanding Buddhism) Il buddismo non ha ispirato la fede in Dio, ma la fiducia in se stessi.
11. Per sentirci spiritualmente appagati, su quali domande dobbiamo riflettere?
11 Se la fede è malriposta, come si può trovare la verità che appaga davvero? Da secoli i cinesi rispettano la tradizione di adorare gli antenati, gli idoli e gli spiriti della natura, seguendo innumerevoli riti e cerimoniali. Di conseguenza il concetto di un Dio, o Creatore, è qualcosa di sconosciuto alla maggioranza di loro. Eppure, come si è già detto, per appagare i nostri bisogni spirituali dobbiamo non solo sapere chi è l’Iddio Altissimo, ma anche conoscere qual è il suo proposito per l’umanità. Così saremo in grado di agire in armonia con questo proposito e avere felicità durevole. Perciò vi invitiamo a indagare per trovare personalmente le risposte ragionevoli, obiettive e soddisfacenti a queste domande: Esiste un Creatore? Si interessa dell’umanità? Può davvero portare pace e felicità durevoli agli esseri umani, così assillati da problemi e difficoltà?
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Esiste veramente un Creatore supremo?Come trovare pace e felicità durevoli
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Esiste veramente un Creatore supremo?
La bellezza della terra non dimostra l’esistenza di un Creatore premuroso?
1-5. (a) Quante probabilità ci sono che una semplice molecola proteica venga all’esistenza per caso? (b) Quale dato di fatto l’evoluzione non può spiegare?
ESISTE un Dio che è il Creatore di tutto? Ci sono molte opinioni al riguardo. Secondo alcuni, non possiamo credere in Dio dal momento che non lo possiamo nemmeno vedere. Altri, vedendo tante sofferenze sulla terra, si chiedono: ‘Com’è possibile che esista un Dio che si interessa davvero dell’umanità? Se esistesse, non avrebbe posto fine da tempo a tutte le sofferenze?’ La pensate anche voi così?
2 È vero, le sofferenze e le calamità che affliggono l’uomo sono davvero sconfortanti. Eppure la terra è piena di una gran varietà di forme di vita, tutte estremamente complesse. Come sarebbero venute all’esistenza se non ci fosse un Creatore? Coloro che credono nell’evoluzione asseriscono che alcune forme di vita semplici ebbero origine per caso per poi evolversi in forme di vita più complesse. Ma è verosimile che la vita abbia avuto origine per caso?
La vita è frutto del caso?
3 L’unità fondamentale degli organismi viventi è la cellula, la quale è costituita soprattutto di proteine. Gli evoluzionisti ammettono che la probabilità che atomi e molecole del giusto tipo si dispongano per caso nella posizione corretta per formare un’unica semplice molecola proteica è di 1 su 10113. In altre parole, è una cosa che potrebbe riuscire una volta ogni 10113 (1 seguito da 113 zeri). Ma qualsiasi evento che abbia una probabilità su 1050 di verificarsi viene scartato dai matematici nella convinzione che non si verificherà mai.
4 Tuttavia ci vuole molto più che una semplice molecola proteica perché ci sia la vita. Per funzionare, una cellula ha bisogno di circa 2.000 proteine diverse. Qual è dunque la probabilità di ottenere tutte queste proteine per caso? Si calcola che sia di 1 su 1040.000, cioè 1 seguito da 40.000 zeri! Non vi sembra assurdo basare la propria fede su una probabilità tanto remota?
5 Se la probabilità che una cellula venga all’esistenza per caso è così remota, sarebbe ancora più improbabile che la cellula si evolvesse nella grande varietà di forme di vita complesse. È un dato di fatto che fra gli esseri umani e le bestie la differenza è molto più grande delle ovvie diversità fisiche. L’uomo è dotato di una coscienza; ha sentimenti, senso estetico, valori morali, facoltà di pensare e ragionare. Gli animali non hanno queste capacità. Se l’uomo si è evoluto dagli animali, perché li divide un abisso così enorme? Questo è un altro problema spinoso per gli evoluzionisti.
Il maestoso universo
L’ordine dell’universo presuppone un Progettista...
6, 7. In quali modi l’universo e soprattutto la terra rivelano di essere frutto di un progetto meraviglioso?
6 Il maestoso universo attesta in modo inconfutabile l’esistenza di un grande Creatore. Alcuni astronomi calcolano che nell’universo vi siano 100 miliardi di galassie e che ogni galassia possa contenere anche 100 miliardi di stelle! Esistono stelle che sono enormemente più grandi del sole. Le galassie non sono ammassate alla rinfusa, ma sono disposte in maniera organizzata e ordinata.
7 La terra è una meraviglia fra tutti i corpi celesti dell’universo. In effetti è unica. Offre proprio l’ambiente adatto per accogliere al meglio le varie forme di vita, come una casa sontuosa in cui non manca nulla. Ha tutto ciò che serve per vivere — cibo, aria, acqua e luce — e molto di più. Sicuramente nessuna persona intelligente crederebbe mai che una casa bella e ben rifornita sia venuta all’esistenza per caso, senza un progettista. Non sarebbe ancora più irragionevole pensare che la terra, fornita di tutto quello che è essenziale alla vita, sia venuta all’esistenza per caso?
...proprio come una bella casa presuppone un costruttore
Il meraviglioso corpo umano
Ogni singola cellula è complessa come una città
8, 9. Cosa rivela il complesso progetto del corpo umano?
8 Anche la mirabile struttura del corpo umano attesta l’esistenza di un Creatore. Esaminando una cellula vivente saremo aiutati a capire perché. Il nostro corpo è composto di circa 100.000 miliardi di minuscole cellule. La complessità di ogni cellula si può paragonare a quella di una città con le sue numerose attività, quali produzione di energia, amministrazione, trasporti e difesa. Inoltre il nucleo della cellula contiene decine di migliaia di geni all’interno del complesso DNA. È stato detto che con le informazioni racchiuse nel DNA si potrebbe riempire un’enciclopedia in 1.000 volumi. Tutte queste informazioni costituiscono un progetto genetico che determina il colore della pelle, il tipo di capelli, la statura e innumerevoli altri particolari. Se un progetto edilizio richiede un capace progettista, chi ha ideato il complesso progetto genetico del nostro corpo?
9 La struttura e il funzionamento dei vari organi del nostro corpo sono così complessi e ingegnosi che nessuna macchina di fattura umana si può neanche lontanamente paragonare ad essi. Di tutti gli organi del corpo umano nessuno è più straordinario del cervello. Un’enciclopedia fa notare: “La trasmissione delle informazioni all’interno del sistema nervoso è più complessa della più vasta centralina telefonica; la capacità del cervello umano di risolvere problemi è di gran lunga superiore a quella dei computer più potenti”. (The New Encyclopædia Britannica) Gli scienziati rimangono senza parole di fronte allo straordinario funzionamento del cervello. È possibile che questo organo meraviglioso si sia formato semplicemente perché le molecole e gli atomi giusti si sono messi insieme per caso?
10-12. (a) Perché non è superstizioso o irragionevole credere nell’esistenza di Dio? (b) In base alle prove presentate, qual è la vostra opinione circa l’esistenza di Dio?
10 Che conclusione possiamo trarre da tutto ciò? Una cosa su cui possiamo convenire è che se ci sono leggi c’è anche un legislatore, e se c’è un progetto c’è anche un progettista. In ogni cosa, dalla più piccola cellula allo sconfinato universo, si notano ordine, precisione, un progetto complesso e una sapienza senza pari. Non è pertanto ragionevole e logico credere che dietro a tutto questo ci sia un Progettista sommamente intelligente e potente?
I generatori eolici ci ricordano l’esistenza di cose invisibili come il vento e la corrente elettrica
11 La Bibbia ha ragione quando dice di Dio: “Le sue invisibili qualità, perfino la sua sempiterna potenza e Divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose fatte, così che sono inescusabili”. (Romani 1:20) Anche se non possiamo vedere Dio, credere nella sua esistenza non è semplice superstizione. Ogni giorno abbiamo a che fare con molte cose che non si possono vedere, come il vento, la corrente elettrica, i fenomeni magnetici e la forza di gravità. Sappiamo che esistono perché possiamo osservarne gli effetti. In modo simile, il complesso progetto e il magnifico ordine dell’universo attestano chiaramente l’esistenza di un grande Creatore.
12 Dato che Dio è invisibile, in che modo possiamo conoscere la sua personalità e avvicinarci a lui? Dio si è fatto conoscere principalmente in due modi. Tramite la creazione ha dato una chiara prova di sapienza, potenza e amore. Inoltre ha ispirato degli uomini a scrivere un libro, fornendo ulteriori informazioni su di sé. Questo libro è la Bibbia.
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Una guida per la benedizione di tutta l’umanitàCome trovare pace e felicità durevoli
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Una guida per la benedizione di tutta l’umanità
1-3. Che genere di libro è la Bibbia?
NONOSTANTE l’opinione di molti, la Bibbia è un libro veramente straordinario. Un’enciclopedia definisce la Bibbia “probabilmente la raccolta di libri che nel corso della storia ha esercitato maggiore influenza”. (The New Encyclopædia Britannica) Questa non è certo un’esagerazione. Vediamo perché la Bibbia è così speciale.
Un libro antico, ma ancora il più diffuso
2 La Bibbia è uno dei libri più antichi che siano stati preservati fino ai nostri giorni, specie fra i testi religiosi. La prima parte fu scritta in ebraico antico circa 3.500 anni fa (vale a dire all’epoca della dinastia Shang in Cina) da un israelita di nome Mosè. Comincia con Genesi, un resoconto delle fasi della creazione e dell’inizio della famiglia umana. Nei successivi 1.600 anni, circa 40 persone contribuirono a completare questa raccolta di 66 libri che contengono leggi, profezie, storia, poesia, lettere, consigli e altro ancora.
3 Per quanto sia antica e sia stata oggetto di molta opposizione accanita e di odio, la Bibbia risulta il libro più diffuso della storia. È stata ormai tradotta in circa 2.500 lingue e, per intero o in parte, ne sono già stati distribuiti miliardi di copie. Si calcola che il 98 per cento della popolazione mondiale possa consultare la Bibbia nella propria lingua. Riflettete: se Dio intende comunicare con il genere umano mediante un libro, è ragionevole aspettarsi che questo libro sia ben noto e facilmente reperibile così che persone di ogni nazionalità e razza possano leggerlo e trarne beneficio. (1 Timoteo 2:4) La Bibbia è proprio un libro del genere.
Contenuto attendibile
4-8. In che modo la Bibbia si è rivelata accurata dal punto di vista scientifico e storico?
4 Se la Bibbia è davvero ispirata da Dio, quello che dice deve essere del tutto accurato e attendibile. Lo è? La Bibbia è accurata dal punto di vista scientifico e storico?
5 Per quanto la Bibbia non sia un testo di scienza, ogni volta che tocca argomenti scientifici concorda con la scienza dimostrata e non risente delle idee errate e delle teorie assurde comuni all’epoca della sua stesura. Anticamente, per esempio, alcuni credevano che la terra fosse sorretta da quattro elefanti che poggiavano su una grande tartaruga marina. Ma la Bibbia afferma semplicemente: “[Dio] distende il nord sullo spazio vuoto, sospende la terra sul nulla”. (Giobbe 26:7, scritto verso il 1473 a.E.V.) Ben 2.700 anni fa la Bibbia indicava in modo corretto la forma della terra, dicendo: “C’è Uno che dimora sul circolo [“globo”, Versione Riveduta] della terra”. (Isaia 40:22) Se la Bibbia non fosse stata ispirata da Dio, come avrebbero potuto i suoi scrittori sapere queste cose?
6 Alcune delle cose menzionate nella Bibbia sono divenute note e sono state confermate dalla scienza solo in tempi recenti. Per esempio, molto tempo fa la Bibbia rivelò che l’universo ha avuto un’origine (Genesi 1:1), nonché il giusto ordine in cui comparvero tutte le forme di vita (Genesi, capitolo 1) e gli effetti dell’ereditarietà (Salmo 139:16). Molto prima che si avesse idea dell’esistenza di germi e batteri e dell’importanza dell’igiene, la Bibbia stabiliva che qualunque israelita toccasse un cadavere (o degli escrementi) diventava impuro e doveva lavarsi e lavare i propri abiti. — Numeri 19:11-22; Deuteronomio 23:12-14.
7 Come facevano gli scrittori biblici a conoscere queste informazioni scientificamente corrette? Non potevano aver scritto in base alle proprie idee, perché nei tempi biblici non si possedevano nozioni simili. Solo il Creatore aveva il potere e la sapienza per fornirle. Abbiamo dunque valide ragioni per credere che la Bibbia è veramente ispirata da Dio.
8 Ma che dire della sua accuratezza storica? La maggior parte degli scritti storici antichi è piena di leggende e miti, e tende a ingigantire i successi e le vittorie di un sovrano o di un popolo sorvolando sugli insuccessi e le sconfitte. Sotto questo aspetto la Bibbia è completamente diversa; la sua testimonianza è assolutamente onesta, ed è accurata in quanto fornisce indicazioni di nomi, luoghi, date e periodi storici verificabili. A proposito di quando Gesù iniziò il suo ministero, ad esempio, la Bibbia fornisce i nomi di sette governanti e capi di quel tempo permettendo così al lettore di risalire all’epoca esatta confrontando il testo biblico con la storia attendibile. (Luca 3:1, 2) Se un libro è stato scritto sotto la guida di Dio, deve essere assolutamente accurato e veritiero. E la Bibbia lo è.
Profezie accurate
9-12. (a) Quali sono alcune profezie che si trovano nella Bibbia? (b) Cosa dimostra l’adempimento delle profezie bibliche?
9 L’uomo non può predire il futuro con sicurezza. Se un libro fornisce sempre profezie che si adempiono puntualmente, non può essere il prodotto di capacità e sapienza umane. La Bibbia contiene centinaia di profezie, molte delle quali già adempiute. Per esempio, predisse con secoli di anticipo la caduta di Babilonia, l’ordine in cui si sarebbero succedute le potenze mondiali, la distruzione di Gerusalemme e l’esilio degli ebrei a Babilonia. — Isaia 13:17-19; 44:26; Geremia 25:8-12; Daniele 8:5-8, 20-22.
10 Particolarmente notevoli sono le profezie bibliche relative a Gesù Cristo. Gesù visse nel I secolo. Centinaia di anni prima della sua nascita, numerose profezie che lo riguardavano erano state pronunciate ed erano state messe per iscritto nelle Scritture Ebraiche (comunemente dette Antico Testamento). Tutte queste profezie si adempirono proprio in Gesù, in molti casi senza che lui potesse in alcun modo influire sul loro adempimento. Gesù non poteva, ad esempio, stabilire il tempo e il luogo della sua nascita, la tribù in cui sarebbe nato o il modo in cui sarebbe stato tradito, umiliato, torturato, messo a morte e sepolto. (Michea 5:2; Daniele 9:25; Genesi 49:10; Zaccaria 11:12; Isaia 50:6; Salmo 22:7, 8; 34:20) L’adempimento di queste e di altre profezie dimostra che Gesù era il Salvatore inviato da Dio.
In Gesù, da quando nacque a quando morì, si adempirono numerose profezie riportate nelle Scritture Ebraiche
11 Le profezie bibliche non riguardano solo l’antichità. Predicono con esattezza anche avvenimenti che si stanno verificando nel nostro tempo. Per esempio, esaminate Matteo capitolo 24, Luca capitolo 21, 2 Timoteo 3:1-5 e Rivelazione (Apocalisse) 6:3-8, e vedrete con che precisione la Bibbia descrive avvenimenti odierni. Vale la pena notare che dopo la prima guerra mondiale, quando fu istituita la Lega o Società delle Nazioni, i leader mondiali asserirono che l’uomo aveva imparato una dura lezione e che non ci sarebbe mai più stata una guerra mondiale. La Bibbia, invece, rivela che le indicibili sofferenze causate dalla prima guerra mondiale erano solo “il principio dei dolori di afflizione”. (Matteo 24:8) La storia dimostra che le profezie bibliche sono sempre accurate, al contrario delle previsioni umane.
Circa 2.000 anni fa la Bibbia predisse avvenimenti che si stanno verificando nel nostro tempo
12 Il fatto che le profezie bibliche si siano adempiute in modo così accurato non dimostra forse al di là di ogni dubbio che la Bibbia è davvero la Parola di Dio? Solo l’Iddio onnipotente può fornire informazioni così accurate sugli avvenimenti molto prima che accadano. — 2 Pietro 1:21.
Saggezza
13-15. In che modo dai consigli della Bibbia sulla vita di ogni giorno traspare una saggezza superiore?
13 La vita nel mondo d’oggi, imperniato sull’egoismo, è piena di problemi. Molti sono afflitti da difficoltà economiche. Le famiglie si disgregano a causa di gravi problemi coniugali. I giovani sono alle prese con interrogativi su argomenti come amicizie, sesso, alcol e droga. Se la Bibbia è davvero una guida ispirata da Dio per tutta l’umanità, dovrebbe aiutare a risolvere questi problemi. Lo fa?
14 I consigli biblici, per quanto vadano spesso controcorrente, sono efficaci e pratici. Ad esempio, a chi ha problemi coniugali i consulenti matrimoniali non di rado consigliano come soluzione la separazione o il divorzio. La Bibbia, invece, indica che il matrimonio è una cosa seria. Inoltre consiglia sia al marito che alla moglie di mostrarsi amore e profondo rispetto, così da evitare che i problemi degenerino. (Efesini 5:22-28) In merito al denaro, la Bibbia ci ricorda di evitare l’avidità e di imparare ad accontentarsi. Ci incoraggia anche ad abbandonare vizi che fanno sperperare il denaro, come bere, fumare, drogarsi e giocare d’azzardo. (1 Timoteo 6:7-10) Per quanto riguarda i rapporti umani, la Bibbia consiglia: “Tutte le cose dunque che volete che gli uomini vi facciano, anche voi dovete similmente farle loro”. (Matteo 7:12) Se mostriamo amore in tutto quello che facciamo avremo l’amicizia e il rispetto altrui, riducendo così tensioni e attriti.
15 Dopo aver considerato questi pochi esempi, non siete d’accordo che i consigli della Bibbia sono pratici e anche superiori alla sapienza umana? In effetti in tutto il mondo ci sono milioni di persone che hanno risolto i loro problemi seguendo diligentemente i consigli della Bibbia. Tali consigli, se messi in pratica, possono garantire pace e felicità durevoli.
Una guida per la benedizione di tutta l’umanità
16-18. (a) Gli insegnamenti della Bibbia sono pratici per i cinesi? (b) Alla luce di quanto detto, pensate che la Bibbia sia un libro utile per tutta l’umanità? Spiegate.
16 Molti orientali sostengono che la Bibbia è un libro occidentale e che non è detto che i suoi insegnamenti e consigli siano adatti a coloro che vivono in Oriente. È così? Dal momento che comprende i bisogni umani meglio di chiunque altro, il Creatore ha provveduto la Bibbia per l’intera umanità affinché tutti possano trarre beneficio dai suoi insegnamenti. Nel corso dei secoli, saggi e maestri cinesi hanno formulato molti detti e aforismi, alcuni dei quali hanno indubbiamente valore pratico. Tuttavia molte di queste massime non fanno che ripetere quello che insegna la Bibbia. Eccone alcune:
Rispetta le persone più anziane: Ti devi levare davanti ai capelli grigi (Levitico 19:32)
Onora i genitori: Onora tuo padre e tua madre (Esodo 20:12)
Quando bevi l’acqua, pensa alla sorgente: Ricorda, ora, il tuo grande Creatore nei giorni della tua giovinezza (Ecclesiaste 12:1)
Chi si avvicina al vermiglio si macchia di rosso e chi si avvicina all’inchiostro si macchia di nero: Chi cammina con le persone sagge diverrà saggio, ma chi tratta con gli stupidi se la passerà male (Proverbi 13:20)
17 Va notato che questi insegnamenti biblici furono messi per iscritto parecchio tempo prima che sorgessero molte scuole di pensiero cinesi. Non c’è dubbio, la Bibbia può essere immensamente utile per tutta l’umanità. Con il suo aiuto possiamo scoprire il vero scopo e senso della vita. Proprio come il pane quotidiano ci può saziare fisicamente, così la Bibbia ci può saziare spiritualmente. (Matteo 5:3; Giovanni 4:34) La Bibbia ci può anche aiutare ad avvicinarci a Dio. Più ci avviciniamo al Creatore, più felici e più soddisfatti saremo.
Se seguiamo i consigli biblici la nostra vita può migliorare
18 Ma i benefìci promessi nella Bibbia non si limitano alla vita attuale. La Bibbia rivela che Dio presto porrà fine alla malvagità e a tutte le ingiustizie mediante un governo giusto istituito da lui. Allora tutta la terra diventerà un paradiso. Ma quali requisiti bisogna soddisfare per godere di queste splendide benedizioni? Lo vedremo nel prossimo capitolo.
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Coltiviamo la fede nel CreatoreCome trovare pace e felicità durevoli
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Coltiviamo la fede nel Creatore
1-3. Perché abbiamo bisogno di conoscere il Creatore?
OSSERVANDO le meraviglie della natura e ragionando in base all’esperienza, molti sono giunti alla conclusione che esiste un Creatore. Ma il semplice fatto di credere che un Creatore esiste non è di grande aiuto. Oggi molti sono pronti a dire di credere nell’esistenza di Dio. Per esempio, da generazioni i cinesi, influenzati dal pensiero confuciano, taoista e buddista, credono in una certa misura nella Provvidenza, o nel Cielo, che premia e punisce. Ma ritengono che comprendere queste cose non sia alla portata dell’uomo. Nel mondo occidentale ci sono gli agnostici, i quali non negano la possibilità che Dio esista ma ritengono che nessun essere umano possa conoscerlo. È ovvio che questi modi di pensare non aiutano a sviluppare vera fede nel Creatore.
2 Quindi, oltre a credere che esiste un Dio, dobbiamo avere fede e confidare in lui. La Bibbia fa notare: “Senza fede è impossibile essere accetti a lui, poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che è il rimuneratore di quelli che premurosamente lo cercano”. (Ebrei 11:6) Se Dio è “il rimuneratore di quelli che premurosamente lo cercano” vuol dire che non è lontano e indifferente. Tutt’altro: Dio si fa conoscere da chi lo cerca con sincerità e ricompensa questo tipo di persone.
3 Un’antica massima cinese dice: “Fra cento virtù, la devozione filiale è la principale”. Senza dubbio è giusto conoscere il proprio padre e onorare i genitori. (Efesini 6:1-3; Colossesi 3:20) A maggior ragione, non dovremmo conoscere il nostro Creatore e la sua volontà? (Ecclesiaste 12:13) Stando così le cose, per conoscere il vero Dio e avere fede in lui dobbiamo trovare risposte soddisfacenti a queste importanti domande: Qual è il nome di Dio? Perché ci ha creati? Che scopo ha la vita? Qual è il nostro destino finale? Perché c’è tanta sofferenza nel mondo? Per rispondere a queste domande non basta la logica o l’esperienza personale. Abbiamo bisogno di essere illuminati e guidati dal Creatore stesso, ed egli lo fa tramite la sua Parola, la Bibbia. — 2 Timoteo 3:16, 17.
4. (a) Chi è Dio? (b) Qual è il proposito di Dio per l’umanità e per la terra?
4 La Bibbia ci dice che il nome di Dio è Geova. Ci rivela anche i suoi propositi, il suo punto di vista e i suoi sentimenti, come pure il suo modo di agire nei confronti degli esseri umani, il che ci permette di conoscerlo bene. Sin dalle sue prime pagine la Bibbia mostra chiaramente qual era il proposito di Dio nel creare l’uomo. Nel primo libro, Genesi, la Bibbia dice: “Dio creava l’uomo a sua immagine, lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. Inoltre, Dio li benedisse e Dio disse loro: ‘Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra e soggiogatela’”. (Genesi 1:27, 28) Dio creò la prima coppia umana, Adamo ed Eva, e la mise in un bel giardino, chiamato Eden, in cui regnavano pace e felicità. Avevano condizioni di vita ideali e un lavoro gratificante. Col tempo avrebbero avuto figli perfetti. Non solo non li attendeva la vecchiaia e la morte, ma avrebbero goduto della compagnia dei loro discendenti, insieme ai quali avrebbero soggiogato la terra trasformandola in un paradiso abitato in eterno da un’umanità perfetta e benedetta da Dio. Questo, in breve, era il proposito originale di Dio riguardo all’umanità e alla terra. (Isaia 45:18) Non è evidente che Geova è un Dio amorevole, misericordioso, benevolo e generoso? Non c’è dubbio, avere fede in un Dio del genere e adorarlo dà grande soddisfazione e felicità. — Salmo 36:9; 103:13; Rivelazione 4:11.
Dimostrandosi ingrati, Adamo ed Eva persero il diritto alla vita eterna
5-7. (a) Come mai oggi l’umanità non vive nelle condizioni che Dio si era proposto in origine? (b) Quale amorevole provvedimento prese Dio per l’umanità?
5 La Bibbia prosegue, però, dicendoci che Adamo ed Eva, ingrati e disubbidienti, infransero un esplicito comando di Dio e persero così il diritto di vivere per sempre in quel giardino paradisiaco. (Genesi 3:1-19) Non solo, ma la loro trasgressione ebbe tristi conseguenze anche per i loro discendenti non ancora nati. La Bibbia dice: “Per mezzo di un solo uomo il peccato entrò nel mondo e la morte per mezzo del peccato, e così la morte si estese a tutti gli uomini perché tutti avevano peccato”. (Romani 5:12) Le sofferenze e le difficoltà che oggi vediamo sono conseguenza del peccato e dell’imperfezione. Ma Dio, nella sua misericordia, prese un provvedimento per liberare l’umanità dalla schiavitù del peccato e della morte tramite il sacrificio di riscatto di suo Figlio, Gesù Cristo. (Giovanni 3:16; 1 Giovanni 4:9, 10) Quale provvedimento?
6 Dio si propose di istituire un Regno o governo celeste per benedire tutta l’umanità e nominò suo Figlio, Gesù Cristo, Re di quel Regno. (Matteo 6:10) Mediante questo Regno Dio eliminerà tutti i problemi che ci sono sulla terra e realizzerà il suo proposito originale, trasformando la terra in una dimora paradisiaca per l’umanità. (Daniele 2:44; Rivelazione 21:3, 4) L’idea di vivere per sempre in un paradiso terrestre sotto il Regno di Dio in perfetta salute e felicità non è un’illusione. Geova Dio in persona assicura: “Così sarà la mia parola che esce dalla mia bocca. Non tornerà a me senza risultati, ma certamente farà ciò di cui mi son dilettato, e avrà sicuro successo in ciò per cui l’ho mandata”. (Isaia 55:11) In tutto questo Dio ha dato prova di un amore davvero straordinario! Non dovremmo essergli grati? In tutto il mondo la gratitudine ha spinto milioni di persone di razze e culture diverse a fare qualcosa per stringere una relazione con Dio e servirlo.
7 Come si può dunque coltivare vera fede? Per chi non professa nessuna religione la fede in Dio non è che una stampella a cui appoggiarsi per avere sostegno psicologico ed emotivo. Anche voi la pensate così? Cos’è veramente la fede?
Come coltivare la fede
8-13. (a) Cos’è la fede? (b) Quali passi bisogna compiere per avere fede in Dio? Perché?
8 “La fede è la sicura aspettazione di cose sperate, l’evidente dimostrazione di realtà benché non vedute”. (Ebrei 11:1) Come si vede da questa definizione contenuta nella Bibbia, la fede si basa su conoscenza accurata e su fatti concreti, altrimenti non ci sarebbe nessuna differenza tra fede e superstizione. Quindi per coltivare fede in Dio è essenziale compiere tre passi: (1) studiare la Bibbia con diligenza, (2) riflettere sui suoi insegnamenti e consigli e (3) mettere in pratica nella vita di ogni giorno quello che si impara.
Studiate la Bibbia con mente aperta
9 Poiché la fede si basa sull’accurata conoscenza, è logico che per avere fede in Dio si deve studiare la sua Parola, la Bibbia. Alcuni che vivevano a Berea nel I secolo ci sono di esempio. Benché imbevuti di tradizioni religiose giudaiche e greche, furono di mente aperta e prestarono prontamente ascolto al messaggio dell’apostolo Paolo. “Ricevettero la parola con la massima premura di mente, esaminando attentamente le Scritture ogni giorno”, e molti di loro “divennero credenti”. (Atti 17:11, 12) Per acquistare accurata conoscenza di Dio e della sua Parola, anche noi dobbiamo essere di mente aperta, esaminare attentamente gli insegnamenti biblici e metterli in pratica. — Giovanni 17:3; 2 Timoteo 3:15-17.
10 È vero che per guadagnarsi da vivere bisogna lavorare, ma faticare solo per soddisfare i bisogni fisici e materiali non dà vera felicità. Gesù disse: “Felici quelli che si rendono conto del loro bisogno spirituale”. (Matteo 5:3) Se siamo tanto impegnati da non avere tempo per soddisfare i nostri bisogni spirituali, stiamo dando la precedenza alle cose sbagliate e non diamo prova di lungimiranza. Perciò, anche se non è facile, dobbiamo fare del nostro meglio per trovare il tempo di studiare regolarmente la Bibbia. La Parola di Dio esorta: “Guardate dunque accortamente che il modo in cui camminate non sia da insensati ma da saggi, riscattando per voi stessi il tempo opportuno, perché i giorni sono malvagi”. (Efesini 5:15, 16) Seguite questo consiglio e fatevi un programma che vi permetta di svolgere le vostre attività in modo equilibrato. Geova Dio premierà gli sforzi di chi lo cerca con sincerità. — Matteo 7:7.
Riflettete sulle cose che imparate
11 Il passo successivo per coltivare vera fede in Dio è meditare su quello che abbiamo imparato. Per comprenderne il valore non basta leggere e rileggere la Bibbia: è indispensabile meditarci su. Solo così si possono afferrare e assimilare le informazioni, e quindi i semi della verità scenderanno in profondità e metteranno radice nel cuore. Perciò confrontate le cose che state imparando dalla Bibbia con le vostre idee e riflettete in modo obiettivo e ragionevole soppesando le une e le altre. D’altra parte non lasciate che pregiudizi personali o certe opinioni profondamente radicate vi impediscano di stabilire qual è la verità in cui vale la pena credere. Procedendo in questo modo non solo vi renderete conto che Dio è una persona reale, ma sarete anche spinti a stringere un’intima relazione con lui.
Esprimendo i vostri sentimenti a Dio in preghiera vi avvicinerete a lui
12 Il terzo passo per coltivare la fede è mettere in pratica quello che Dio ci dice di fare. Dobbiamo ricordare che una fede viva è accompagnata da azioni. (Giacomo 2:17, 26) Per imparare a guidare non basta leggere un manuale e nemmeno ripassarne mentalmente le informazioni per poi salire in macchina e partire, non vi pare? Ci vuole qualcuno che aiuti a mettere gradualmente in pratica le cose imparate. In questo modo, dopo diverse lezioni di guida, ci si sentirà abbastanza sicuri da mettersi al volante e diventare un po’ alla volta bravi autisti. Per coltivare fede in Dio bisogna fare la stessa cosa. Oltre a studiare e meditare, occorre mettere in pratica al più presto le cose imparate dalla Bibbia. Per esempio, se avete imparato che Dio è uno spirito invisibile, comprendete che non lo si può adorare tramite idoli o immagini? Ora che avete appreso che Geova è un amorevole Padre celeste, desiderate esprimergli in preghiera i sentimenti che provate per lui?
Si impara a guidare con l’aiuto di un istruttore e applicando quello che si è appreso; la fede in Dio si coltiva in modo simile
13 Se siete disposti a seguire i princìpi biblici che avete imparato, dimostrate a Dio di credere in lui e nella sua Parola, la Bibbia. La vostra fede diventerà più forte. Ma solo mettendo in pratica quello che la Bibbia dice vi convincerete che non si tratta di semplice teoria ma di informazioni dal grande valore pratico. La Bibbia consiglia: “Gustate e vedete che Geova è buono; felice è l’uomo robusto che si rifugia in lui”. (Salmo 34:8) Mettere in pratica i princìpi biblici nella propria vita è indispensabile per coltivare fede in Dio e trovare pace e felicità durevoli.
Un fattore importantissimo
14-17. (a) Quali sono alcune cose che potrebbero impedire di accettare la verità riguardo a Dio? (b) Quale giusta condizione di cuore dovremmo coltivare?
14 Ora avete elementi sufficienti per credere che esiste un Creatore, che la Bibbia è la sua Parola e che egli desidera che stringiamo un’intima relazione con lui. Ma c’è un altro fattore importantissimo che determinerà se trarrete beneficio da tutto questo. Quale? La vostra condizione di cuore.
15 È essenziale avere un cuore bendisposto perché la verità della Parola di Dio trovi terreno fertile. Nemmeno le prove più schiaccianti possono convincere chi non vuole credere. È stato giustamente detto che per coltivare vera fede in Dio bisogna essere onesti, umili e consapevoli del proprio bisogno spirituale. Gli ipocriti ed egoisti capi religiosi dei giorni di Gesù indurirono a tal punto il loro cuore che non furono in grado di esercitare fede in lui. Invece molte persone comuni e umili furono pronte a recepire i suoi insegnamenti. Oggi la situazione non è diversa. — Luca 21:37, 38; Giovanni 8:43-47.
16 Perché è così importante essere onesti, umili e disposti a lasciarsi ammaestrare? Perché chi non è disposto a prendere in esame nulla che esuli dal proprio retaggio religioso, culturale o razziale troverà molto difficile acquistare accurata conoscenza della Bibbia. Se nella vita di ogni giorno siamo umili, di mente aperta e desiderosi di imparare cose nuove, la qualità del nostro lavoro e della nostra vita non potrà che migliorare. Allora perché non essere di mente aperta in fatto di religione, studiando umilmente la Parola di Dio e mettendone in pratica i sani insegnamenti?
17 Oggi in tutto il mondo ci sono moltissime persone di razze, lingue e culture diverse che fanno proprio questo. Nella vita devono affrontare gli stessi problemi che avete voi, ma sono profondamente convinte che il modo migliore per trovare pace e felicità è acquistare conoscenza del Creatore ed esercitare fede in lui. Costituiscono l’organizzazione che Dio oggi ha sulla terra. Chi sono?
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Ricercate pace e felicità durevoli con il popolo di DioCome trovare pace e felicità durevoli
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Ricercate pace e felicità durevoli con il popolo di Dio
Nel passato Dio scelse gli israeliti quali suoi rappresentanti sulla terra
1, 2. (a) In che modo nell’antichità gli israeliti furono organizzati per servire quali rappresentanti di Dio sulla terra? (b) Perché la nazione di Israele fu rigettata da Dio, e chi prese il suo posto?
IN OGNI epoca il Creatore ha provveduto gli strumenti affinché chi lo cerca con sincerità possa avvicinarsi a lui e adorarlo. In altre parole, Geova Dio ha sempre avuto sulla terra adoratori leali che hanno servito da suo canale di comunicazione e da suoi rappresentanti.
2 Dal XVI secolo a.E.V., e per 1.500 anni circa, gli israeliti furono il popolo eletto di Dio, i suoi rappresentanti sulla terra. (Esodo 19:5, 6) Geova li organizzò come nazione, diede loro le sue leggi e fornì loro informazioni particolareggiate riguardo alla pura adorazione. In seguito nominò persino un re che governasse su di loro. Ma, poiché più volte erano stati infedeli, nel I secolo E.V. gli israeliti furono rigettati da Dio. (Matteo 23:37, 38) Quando venne sulla terra, Gesù indicò chiaramente il modo di avvicinarsi a Dio, dicendo: “Io sono la via e la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. (Giovanni 14:6) I seguaci di Gesù Cristo furono quindi riconosciuti da Dio quali suoi rappresentanti sulla terra al posto della nazione di Israele. — 1 Pietro 2:9, 10.
3. Cosa distingueva i primi cristiani?
3 I cristiani del I secolo erano una fratellanza unita, pienamente impegnata nell’opera di evangelizzazione. (Matteo 28:19, 20) Si attenevano agli insegnamenti della Bibbia. Erano noti come persone che osservavano le leggi, rispettavano le autorità governative e amavano il prossimo. Ciò nonostante furono ferocemente osteggiati e perseguitati. Perché? Perché avevano l’assoluta convinzione che solo il Regno di Dio può recare pace e felicità durevoli all’umanità. In ubbidienza al comando di Gesù, davano pieno appoggio al Regno di Dio, rimanendo strettamente neutrali nelle questioni del mondo, non partecipando ad attività politiche o militari né ostacolandole. (Matteo 6:33; Giovanni 18:36) Questa presa di posizione venne spesso fraintesa e ciò causò loro opposizione e persecuzione. Eppure continuarono a predicare con zelo riguardo al Regno. Nella sua lettera ai cristiani di Colosse, parlando della buona notizia l’apostolo Paolo scrisse: “Sta portando frutto e crescendo in tutto il mondo”. I cristiani del I secolo predicarono la buona notizia in tutti i domini dell’impero romano. — Colossesi 1:6.
Un periodo buio: la comparsa della cristianità
4, 5. Come ebbe origine la Chiesa Cattolica, e in cosa si differenzia dalla congregazione cristiana primitiva?
4 In seguito la congregazione cristiana attraversò un periodo di grandi cambiamenti. Come predetto nella Bibbia, cristiani falsi si infiltrarono nell’organizzazione di Dio ed esercitarono un’influenza corruttrice, introducendo pratiche e insegnamenti non scritturali. — Matteo 13:24-30, 36-43; Atti 20:29, 30; 2 Tessalonicesi 2:6-8; 1 Timoteo 4:1-3; 2 Timoteo 2:16-18; 2 Pietro 2:1-3.
5 Nella congregazione cristiana del I secolo non c’erano classi distinte. Ma nel II secolo era già comparsa una gerarchia composta da vescovi e presbiteri, con conseguente separazione tra clero e laici. Poi dottrine pagane come la Trinità, l’immortalità dell’anima e l’inferno di fuoco finirono per essere accettate da coloro che si definivano cristiani. Nel 313 l’imperatore romano Costantino decretò che questa forma apostata di cristianesimo fosse riconosciuta come religione ammessa dalla legge. Entro la fine del IV secolo la Chiesa “cristiana”, che era profondamente immischiata nella politica, fu promossa a religione ufficiale dell’impero romano e divenne nota come Chiesa Cattolica Romana.
6, 7. Come nacquero le chiese protestanti, e perché non rappresentano un ritorno al vero cristianesimo?
6 Nel XVI secolo ci furono nuovi sviluppi sulla scena religiosa europea: la Riforma protestante. I suoi esponenti, come Martin Lutero, Huldreich Zwingli e Giovanni Calvino, attaccarono la Chiesa Cattolica su più punti. Di conseguenza sorsero vari gruppi religiosi che si sottrassero all’autorità del papa di Roma e che in seguito divennero noti collettivamente come protestanti, in quanto protestavano contro la Chiesa Cattolica.
7 Anche se sono organizzate in modi diversi, le varie chiese protestanti hanno sostanzialmente conservato la distinzione tra clero e laici. Inoltre insegnano anch’esse dottrine non scritturali come la Trinità, l’immortalità dell’anima e il tormento eterno in un inferno di fuoco. In fatto di neutralità cristiana, i protestanti non sono molto diversi dai cattolici. Anch’essi fanno parte del mondo. Sebbene abbia recato alcuni cambiamenti, la Riforma protestante non ha significato un ritorno al vero cristianesimo. D’altro canto, in una parabola Gesù Cristo predisse che sarebbe venuto un tempo in cui il vero cristianesimo sarebbe stato ripristinato e i veri cristiani, simboleggiati dal grano, avrebbero brillato “così fulgidamente come il sole”. — Matteo 13:24-30, 36-43.
I veri adoratori di Dio nei tempi moderni
8. Come è stato ripristinato il vero cristianesimo nei tempi moderni?
8 Verso la fine del XIX secolo, in Pennsylvania (USA), un gruppo di sinceri studenti della Bibbia iniziarono a capire che molte dottrine insegnate dalle chiese non sono scritturali. Decisero di intraprendere uno studio sistematico della Bibbia per vedere cosa insegna veramente. Presto iniziarono a divulgare le verità bibliche che avevano appreso, pubblicando e distribuendo libri, riviste e volantini. In poco più di 100 anni, quello sparuto gruppo è cresciuto fino a contare oltre sette milioni di aderenti in più di 235 paesi in tutto il mondo; sono ora noti come testimoni di Geova.
I testimoni di Geova manifestano sincero amore cristiano
9, 10. Cosa dimostra che oggi i testimoni di Geova rappresentano Dio e costituiscono la sua organizzazione?
9 Gesù disse ai suoi seguaci: “Vi do un nuovo comandamento, che vi amiate gli uni gli altri. . . . Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. (Giovanni 13:34, 35) Per questa ragione i testimoni di Geova non partecipano a guerre e conflitti sociali. Persino nelle situazioni più difficili, sono determinati a tener fede ai loro princìpi e ad amarsi l’un l’altro costi quel che costi. Per esempio, durante la seconda guerra mondiale fecero enormi sacrifici pur di attenersi al comando di Gesù. Commentando ciò che accadde nella Germania nazista, la storiografa Claudia Koonz ha scritto: “Dall’inizio i testimoni di Geova non collaborarono con nessun elemento dello stato nazista. . . . Fra il 1933 e il 1945 circa metà (per lo più uomini) di tutti i testimoni di Geova furono mandati nei campi di concentramento, un migliaio vennero giustiziati e un altro migliaio persero la vita”. (Mothers in the Fatherland) Furono disposti a morire a motivo del loro amore per Dio e per il prossimo. Questo contribuisce a identificarli come veri cristiani.
10 Proprio come i primi cristiani, i testimoni di Geova sono cittadini che rispettano le leggi. Seguono scrupolosamente queste parole di Gesù: “Rendete dunque a Cesare le cose di Cesare, ma a Dio le cose di Dio”. (Matteo 22:21) Ubbidiscono a “Cesare”, ovvero alle autorità governative, assolvendo con diligenza le loro responsabilità di cittadini: pagano le tasse, forniscono i dati richiesti per i censimenti, registrano i matrimoni, ecc. D’altra parte, quando la legge di Cesare è in contrasto con ciò che Dio richiede, seguono l’esempio dei cristiani del I secolo, che dissero: “Dobbiamo ubbidire a Dio come governante anziché agli uomini”. (Atti 5:29) In questi e in tutti gli altri aspetti della vita e dell’adorazione, i testimoni di Geova dimostrano di essere i veri adoratori di Dio dei tempi moderni.
Abbracciate ora la vera religione
Queste pubblicazioni aiutano a conoscere la verità riguardo a Dio
11. Cosa fanno i testimoni di Geova per aiutare persone di tutte le nazioni ad avvicinarsi a Dio?
11 La Bibbia dice: “Dio non è parziale, ma in ogni nazione l’uomo che lo teme e opera giustizia gli è accetto”. (Atti 10:34, 35) È volontà di Dio che persone di tutte le nazioni lo conoscano e siano da lui benedette. A questo scopo, i testimoni di Geova producono pubblicazioni bibliche in oltre 400 lingue. Si avvalgono di ogni mezzo per portare la buona notizia della Bibbia in tutto il mondo. (Matteo 24:14) E si offrono di studiare la Bibbia gratuitamente con chiunque lo desideri. I testimoni di Geova vi invitano calorosamente a unirvi a loro nella ricerca di pace e felicità durevoli. Vi attira l’idea?
12. Perché è urgente che facciate la scelta giusta in quanto ad adorare Dio?
12 Negli scorsi 2.000 anni, molte istituzioni e organizzazioni religiose hanno distorto il cristianesimo e diffamato il nome di Dio e di Cristo. Ma Dio sta per eseguire il suo giudizio su tutte le false religioni. Ecco perché i testimoni di Geova esortano tutti quelli che amano Dio a ubbidire al comando riportato in Rivelazione 18:4 e ad abbandonare qualsiasi religione falsa. Il giusto modo di adorare Dio è stato ripristinato e milioni di persone in tutto il mondo lo stanno adottando. (Isaia 2:2-4) Siete fra loro? In tal caso potete aspettarvi presto meravigliose benedizioni!
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Pace e felicità durevoli saranno presto realtà!Come trovare pace e felicità durevoli
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Pace e felicità durevoli saranno presto realtà!
1, 2. Cos’è il Regno di Dio?
GESÙ insegnò ai suoi discepoli a pregare: “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. (Matteo 6:9, 10) Dobbiamo pregare che venga il Regno di Dio. Ma cos’è il Regno di Dio? È un governo celeste. Geova ha incaricato il suo diletto Figlio, Gesù Cristo, di esserne il Re. Cosa farà per noi questo Regno?
2 Oltre 2.500 anni fa Dio ispirò il profeta Daniele a dire: “Ai giorni di quei re [le nazioni sulla terra] l’Iddio del cielo stabilirà un regno che non sarà mai ridotto in rovina. E il regno stesso non passerà ad alcun altro popolo. Esso stritolerà tutti questi regni e porrà loro fine, ed esso stesso sussisterà a tempi indefiniti”. (Daniele 2:44) Questa profezia indica chiaramente che il Regno di Dio dovrà prima eliminare il dominio umano, che oggi causa tutte le divisioni e le sofferenze sulla terra, e poi introdurrà una forma di governo pacifica e duratura a beneficio di tutta l’umanità. Quando avverrà tutto questo? Noi lo vedremo?
3-5. Perché crediamo fermamente che il Regno di Dio presto risolverà tutti i problemi del mondo?
3 Quando Gesù era sulla terra i discepoli gli chiesero: “Dicci: Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua presenza e del termine del sistema di cose?” La risposta di Gesù indicò che ci sarebbero state guerre su scala mondiale, carestie, grandi terremoti e crescente illegalità. Inoltre sarebbero sorti falsi insegnanti religiosi che avrebbero sviato molti, i suoi veri discepoli sarebbero stati perseguitati e odiati, l’amore della maggioranza si sarebbe raffreddato e la buona notizia del Regno di Dio sarebbe stata predicata in tutta la terra. (Matteo 24:3-14) Avete visto accadere queste cose? Molti osservatori hanno riconosciuto che dallo scoppio della prima guerra mondiale nel 1914 l’umanità è entrata in un periodo di sconvolgimenti senza precedenti. Il filosofo Bertrand Russell scrisse: “Sin dal 1914 ognuno che si rende conto delle tendenze del mondo si è profondamente angustiato per quella che è sembrata una fatale e predeterminata marcia verso disastri sempre maggiori”. E lo storico danese Peter Munch avrebbe scritto: “Lo scoppio della guerra nel 1914 segna la grande svolta nella storia dell’umanità. . . . Siamo entrati in un’era di disastri, orrore e odio, dove l’insicurezza è generalizzata”.
4 Oltre alle guerre, dal 1914 in poi in tutto il mondo carestie, pestilenze, terremoti e violenza hanno raggiunto livelli senza precedenti. Purtroppo, nonostante i progressi della scienza e della tecnologia, l’uomo non è assolutamente in grado di risolvere questi difficili problemi. Tutto ciò dimostra al di là di ogni dubbio che dal 1914 il segno relativo al tempo della fine indicato da Gesù è ben evidente. Gesù Cristo ha cominciato a regnare nei cieli invisibili. Il mondo si trova ormai nel tempo della fine!
Ciascuno di noi deve prendere una decisione di vitale importanza
5 Poiché tutti questi avvenimenti si stanno verificando proprio nel nostro tempo, ciascuno di noi deve prendere una decisione di vitale importanza. Quale? In un discorso sulla fine di questo sistema di cose, Gesù indicò che avrebbe operato una separazione fra le persone di tutte le nazioni, come un pastore separa le pecore dai capri. Solo le persone simili a pecore, cioè quelle che amano la giustizia e sostengono attivamente il Regno di Dio, sopravvivranno alla fine di questo sistema di cose malvagio e godranno per sempre delle benedizioni di Dio sotto il suo Regno. — Matteo 25:31, 33.
Solo le persone simili a pecore sopravvivranno alla fine di questo sistema di cose malvagio
6, 7. (a) Quali benedizioni recherà il Regno di Dio? (b) Cosa siete calorosamente invitati a fare?
6 Quali benedizioni recherà il Regno di Dio all’umanità? Ecco alcune delle cose che presto farà:
Guerre, criminalità e violenza saranno eliminate per sempre. — Salmo 46:8, 9; Isaia 2:4.
Ci saranno uguaglianza e imparzialità; non esisteranno più forme di discriminazione razziale, sociale o di altro genere. — Atti 10:35; Rivelazione 7:9, 10.
Tutti avranno cibo in abbondanza, alloggi adeguati e un lavoro piacevole. — Salmo 72:16; Isaia 25:6; 65:21, 22.
Malattie, invalidità, vecchiaia e morte non esisteranno più. — Isaia 25:8; 35:5, 6; Rivelazione 21:4.
I morti saranno risuscitati. — Giovanni 5:28, 29; Rivelazione 20:12.
L’intera terra diventerà un paradiso. — Luca 23:43; Salmo 98:7-9.
7 Gesù disse: “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. (Giovanni 17:3) Perciò vi invitiamo calorosamente a trovare il tempo per studiare la Bibbia e scoprire cosa dovete fare per nutrire la speranza di vivere per sempre nel Paradiso sulla terra sotto il Regno di Dio. Vi incoraggiamo a frequentare regolarmente i testimoni di Geova. In tutta la terra milioni di persone hanno una fede viva e adorano unitamente l’eterno Sovrano, Geova. Questo è il momento di unirvi a loro e di agire senza indugio. Non esitate. Accettate insieme a loro l’invito: “Vieni! . . . Chi lo desidera prenda l’acqua della vita gratuitamente”. — Rivelazione 22:17.
Farete la vostra parte per trovare pace e felicità durevoli?
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