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Proclamato il ritorno del Signore (1870-1914)I Testimoni di Geova, proclamatori del Regno di Dio
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Nelson H. Barbour, di Rochester (New York), credeva che l’obiettivo del ritorno di Cristo non fosse di distruggere le famiglie della terra ma di benedirle, e che la sua venuta non sarebbe stata nella carne ma come spirito. Questo era proprio quello che Russell e i suoi compagni di Allegheny pensavano da tempo!b Stranamente, però, Barbour basandosi sulle profezie bibliche relative alla cronologia credeva che Cristo fosse già presente (invisibilmente) e che il lavoro di mietitura per raccogliere “il grano” (i veri cristiani che formano la classe del Regno) fosse già iniziato. — Matt., cap. 13.
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Proclamato il ritorno del Signore (1870-1914)I Testimoni di Geova, proclamatori del Regno di Dio
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b Barbour e Russell non erano stati i primi a spiegare il ritorno del Signore come una presenza invisibile. Molto prima Isaac Newton (1642-1727) aveva scritto che Cristo sarebbe tornato e avrebbe regnato “invisibile ai mortali”. Nel 1856 Joseph Seiss, ministro luterano di Filadelfia (Pennsylvania), aveva scritto di un secondo avvento in due stadi: una parousìa, o presenza, invisibile seguita da una manifestazione visibile. Poi, nel 1864, Benjamin Wilson aveva pubblicato The Emphatic Diaglott con la lezione interlineare “presenza”, non “venuta”, per parousìa, e B. W. Keith, collaboratore di Barbour, l’aveva fatto notare a Barbour e ai suoi collaboratori.
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