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  • Un paradiso o una discarica di rifiuti: Quale preferite?
    La Torre di Guardia 1993 | 15 febbraio
    • Un paradiso o una discarica di rifiuti: Quale preferite?

      NESSUNO avrebbe potuto scambiarlo per qualcosa di diverso da quello che era: un turista europeo in cerca di riposo e desideroso di godersi il sole su un’isola paradisiaca. Camminando fra le spaziose dune che costeggiavano il litorale, procedeva con molta cautela fra una gran quantità di bottiglie vuote, lattine, sacchetti di plastica, involucri di caramelle e di gomme da masticare, giornali e riviste. Manifestamente irritato, si chiedeva se questo era il paradiso per raggiungere il quale aveva fatto così tanta strada.

      Vi è mai capitata una cosa simile? Perché la gente sogna di fare le vacanze in qualche paradiso ma, una volta là, sembra non si faccia scrupolo di trasformarlo in una vera e propria discarica di rifiuti?

      Non solo nei “paradisi”

      Questa ovvia mancanza di riguardo per la bellezza, l’ordine e la pulizia non è esclusiva dei “paradisi” turistici. Quasi ovunque la società moderna è gravemente piagata dall’inquinamento. Numerose industrie inquinano su vasta scala vomitando tonnellate di prodotti di rifiuto. Residui tossici smaltiti in maniera inadatta e fuoriuscite accidentali di petrolio minacciano di rovinare ampie zone della terra e di renderle inadatte alla vita.

      Anche le guerre inquinano. Sotto gli occhi attoniti del mondo, nel 1991 la guerra del Golfo segnò una nuova tappa nell’escalation dell’inquinamento. Le forze irachene incendiarono di proposito circa 600 pozzi di petrolio, trasformando il Kuwait “in un’apocalittica visione infernale”, per usare le parole di un giornale europeo. La rivista tedesca Geo definì quell’inferno “la più grande catastrofe ambientale mai provocata da mani umane”.

      Alla fine della guerra fu immediatamente avviata un’operazione di ripulitura. Ci vollero mesi e mesi di duro lavoro solo per spegnere gli incendi dei pozzi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità riferì che l’accresciuto inquinamento nel Kuwait poteva far salire del 10 per cento il tasso locale di mortalità.

      Meno pericoloso, ma molto irritante

      Per ogni grosso e flagrante esempio di inquinamento ambientale su vasta scala, ce ne sono migliaia in scala ridotta. Chi getta la carta per strada e gli “artisti” autori di scritte e disegni sui muri possono essere inquinatori meno pericolosi, ma contribuiscono ugualmente a privare il pianeta Terra del suo potenziale per essere un paradiso.

      In certi posti i graffiti sono così comuni che i cittadini non ci fanno quasi più caso. Ce ne sono sulle vetture della metropolitana, sui muri degli edifici e sulle cabine telefoniche. Ormai non sono più prerogativa delle pareti dei gabinetti pubblici.

      Alcune città abbondano di edifici decrepiti e abbandonati. Zone residenziali sono deturpate da abitazioni sporche e cortili in disordine. Auto abbandonate, macchinari in disuso e ciarpame vario giacciono alla rinfusa nei cortili delle case di campagna che potrebbero altrimenti essere piacevoli e attraenti.

      Certe categorie di persone non sembrano darsi pensiero se sono sporche e sciatte. Andare in giro con abiti trasandati e i capelli in disordine può non essere solo accettato, ma addirittura alla moda. Coloro che apprezzano l’ordine e la pulizia sono considerati irrimediabilmente antiquati.

      Che compito immane!

      Che enorme campagna di pulizia ci vorrebbe per trasformare le spiagge, le foreste e i monti del nostro pianeta nei paradisi che si vedono sulle copertine delle riviste turistiche stampate su carta patinata, per non parlare di ciò che occorrerebbe per ripulire le città, i paesi, le campagne e le persone stesse!

      Il turista menzionato all’inizio si rallegrò quando più tardi quel giorno vide una squadra di addetti alle pulizie raccogliere in quella zona i rifiuti più voluminosi. Non vennero però raccolti vetri rotti, tappi di bottiglia, linguette metalliche di lattine e un’infinità di mozziconi di sigaretta. Perciò, anche dopo quell’operazione di pulizia, rimanevano segni molto evidenti che rendevano il paesaggio più simile a una discarica di rifiuti che a un paradiso.

      Una pulizia globale per salvare il pianeta Terra impedendo che diventi una discarica mondiale di rifiuti richiederebbe l’eliminazione di ogni traccia di questo disastro. C’è qualche prospettiva che una simile operazione di pulizia avrà luogo? Se sì, come? Per opera di chi? Quando?

  • Come eliminare l’inquinamento dalla mente e dal cuore
    La Torre di Guardia 1993 | 15 febbraio
    • Come eliminare l’inquinamento dalla mente e dal cuore

      GEOVA non pose negli uomini il gusto della sporcizia o del disordine. La loro dimora planetaria doveva essere un paradiso: bella, pulita e ordinata. Dio non si era proposto che venisse degradata e diventasse un’obbrobriosa discarica di rifiuti. — Genesi 2:8, 9.

      Se non che, dopo aver rigettato la guida divina, gli uomini cominciarono a edificare un loro proprio ordine mondiale. Senza il beneficio della sapienza divina e mancando di esperienza, furono costretti a imparare per tentativi. La storia secolare conferma la verità biblica secondo cui gli uomini non sono in grado di governarsi da soli con successo; per migliaia di anni “l’uomo ha dominato l’uomo a suo danno”. (Ecclesiaste 8:9; Geremia 10:23) L’odierno problema dell’inquinamento, in tutte le sue forme, è una conseguenza del malgoverno umano.

      Il punto di vista di Dio

      Coloro che desiderano piacere a Dio si sforzano strenuamente di vivere nel rispetto delle norme divine di purezza. Per esempio, ai testimoni di Geova si presentò un problema quando si dispose di tenere un’assemblea internazionale a Praga, in Cecoslovacchia, a metà del 1991.a Si prevedeva che i presenti sarebbero stati circa 75.000, una folla che lo Stadio Strahov poteva contenere comodamente. Lo stadio però non veniva usato da cinque anni. La mancanza di manutenzione e gli elementi atmosferici lo avevano ridotto in condizioni pietose. Circa 1.500 testimoni di Geova impiegarono più di 65.000 ore per riverniciarlo e rimetterlo a nuovo. Quando arrivò il tempo dell’assemblea quella campagna di pulizia aveva fatto dello stadio un luogo decoroso in cui adorare il vero Dio, Geova.

      Cosa spinge i testimoni di Geova a essere diversi, mentre il mondo in generale mostra così poco rispetto per la pulizia e l’ordine? L’apprezzamento per il consiglio biblico secondo cui i cristiani devono estirpare tratti negativi come egoismo, sconsideratezza, avidità e mancanza di amore. “Spogliatevi della vecchia personalità con le sue pratiche”, dice la Bibbia. Sostituitela con la “nuova personalità, che per mezzo dell’accurata conoscenza si rinnova secondo l’immagine di Colui che la creò”. Una personalità caratterizzata dall’amore per la pulizia, l’ordine e la bellezza è incompatibile con la tendenza a inquinare. — Colossesi 3:9, 10; 2 Corinti 7:1; Filippesi 4:8; Tito 2:14.

      La nuova personalità richiede che i cristiani si preoccupino dell’inquinamento, non inquinando sfacciatamente e non violando le leggi antinquinamento emanate dalle autorità. Li aiuta a non assumere la mentalità pigra ed egoista che porta a seminare rifiuti in giro e a sporcare l’ambiente. Incoraggiando il rispetto per la proprietà altrui, essa esclude che ci si serva dei graffiti come forma di espressione, come semplice divertimento o come forma d’arte alternativa. Richiede che ci si mantenga puliti e che si faccia altrettanto di abitazioni, automobili e abiti. — Confronta Giacomo 1:21.

      In quanto a coloro che non sono disposti a rivestire la nuova personalità, può qualcuno criticare Dio se impedirà loro di vivere nel Paradiso che Egli presto realizzerà? Difficilmente. Chiunque avesse ancora nella mente o nel cuore tendenze a inquinare rappresenterebbe una minaccia per la bellezza paradisiaca del pianeta Terra, e ciò creerebbe problemi a quelli desiderosi di conservarla. La decisione di Dio di “ridurre in rovina quelli che rovinano la terra” è sia giusta che amorevole. — Rivelazione (Apocalisse) 11:18; 21:8.

      Partecipazione attiva?

      Ma significa questo che i cristiani debbano farsi promotori di misure antinquinamento o di programmi di risanamento ambientale?

      Non c’è dubbio che l’inquinamento è dannoso per la salute e la sicurezza pubblica. Geova si interessa appropriatamente di queste cose, come si nota dalle leggi che diede agli israeliti. (Esodo 21:28-34; Deuteronomio 22:8; 23:12-14) Ma non disse mai loro di fare proseliti di altre genti su questioni inerenti alla sicurezza pubblica; nemmeno ai cristiani del I secolo fu detto di farlo.

      Oggi i problemi ambientali possono facilmente assumere connotazioni politiche. Certi partiti politici sono stati creati proprio con lo scopo di risolvere i problemi ambientali. Un cristiano che si lasciasse coinvolgere da una parte o dall’altra in una controversia politica non sarebbe più politicamente neutrale. Riferendosi ai suoi discepoli, Gesù enunciò questo principio: “Essi non fanno parte del mondo come io non faccio parte del mondo”. Il cristiano che non tenesse conto di questo requisito correrebbe il rischio di allinearsi con i “governanti di questo sistema di cose, che saranno ridotti a nulla”. — Giovanni 17:16; 1 Corinti 2:6.

      Gesù non cercò di risolvere tutti i problemi sociali dei suoi giorni; non disse nemmeno ai suoi discepoli di farlo. Ciò che comandò loro fu: “Andate dunque e fate discepoli di persone di tutte le nazioni, battezzandole . . . , insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandato”. Non diede loro comandi inerenti alla politica ambientale. — Matteo 28:19, 20.

      Spiegando cosa deve avere il primo posto nella vita del cristiano, Cristo disse: “Continuate dunque a cercare prima il regno e la Sua giustizia”. (Matteo 6:33) Quando Geova, mediante il Regno messianico, farà rispettare in tutto il mondo i suoi giusti princìpi, i problemi ambientali verranno risolti in maniera definitiva e soddisfacente per tutti.

      Perciò i testimoni di Geova assumono una posizione equilibrata. Alla luce di Romani 13:1-7, sono tenuti ad ubbidire scrupolosamente alle leggi statali sulla tutela dell’ambiente. Inoltre, l’amore per il prossimo li spinge a mostrare rispetto per la proprietà altrui — pubblica o privata — non deturpandola e non gettando i rifiuti dove capita. Ma chiaramente non hanno ricevuto il comando di prendere l’iniziativa per promuovere misure di risanamento ambientale a livello mondiale. Mettono giustamente al primo posto il messaggio del Regno di Dio, consapevoli che questo è il modo migliore per fare del bene in maniera durevole.

      Pulizia spirituale

      Gli israeliti furono ripetutamente avvertiti delle conseguenze cui sarebbero andati incontro se avessero contaminato la terra spargendo sangue, adottando un modo di vivere immorale o non rispettando le cose sacre. (Numeri 35:33; Geremia 3:1, 2; Malachia 1:7, 8) È significativo che vennero condannati per questa contaminazione spirituale, non per qualche forma di inquinamento fisico di cui forse potevano essere responsabili.b

      Ciò che oggi il cristiano si sforza principalmente di evitare è quindi l’inquinamento o contaminazione spirituale. Lo fa rivestendo “la nuova personalità”, che elimina dalla mente e dal cuore ogni tendenza a inquinare. Più di quattro milioni di testimoni di Geova traggono beneficio da questa operazione di pulizia spirituale, raggiungendo tra le proprie file sia la purezza religiosa e morale che un elevato grado di pulizia fisica. — Efesini 4:22-24.

      Oggi è il tempo di compiere una campagna di pulizia spirituale. A suo tempo ci sarà anche una campagna di pulizia fisica in tutta la terra, che impedirà al nostro pianeta di diventare una discarica mondiale di rifiuti, restituendogli l’ambiente non inquinato che esso merita. — Ecclesiaste 3:1.

      [Note in calce]

      a Per un rapporto dettagliato su questa serie di assemblee tenute nell’Europa orientale, vedi Svegliatevi! del 22 dicembre 1991.

      b Gli israeliti conoscevano il procedimento della fusione. Sono stati trovati resti di alcune loro miniere di rame, e fu necessario fondere il rame per fare certi utensili del tempio. (Confronta 1 Re 7:14-46). Sembra improbabile che questo processo di fusione potesse compiersi senza produrre un certo grado di inquinamento sotto forma di fumi, scorie e forse altri effetti collaterali. Eppure sembra che Geova fosse disposto a tollerare in quella regione isolata e scarsamente popolata un livello minimo di contaminazione circoscritta.

  • Rallegratevi, una terra pulita è vicina!
    La Torre di Guardia 1993 | 15 febbraio
    • Rallegratevi, una terra pulita è vicina!

      COME siamo lieti che Geova, un Dio di ordine e di pulizia, adempirà il suo proposito originale di fare della terra un paradiso mondiale! (Isaia 11:6-9) Egli promette: “La mia parola che esce dalla mia bocca . . . non tornerà a me senza risultati, ma certamente farà ciò di cui mi son dilettato”. “È impossibile che Dio menta”, per cui queste non sono semplici parole. — Isaia 55:11; Ebrei 6:18.

      Possiamo sentirci sollevati sapendo che Geova amorevolmente interverrà prima che gli uomini superino il punto oltre il quale il completo collasso ecologico sarebbe inevitabile. — Rivelazione (Apocalisse) 11:18.

      Geova eliminerà coloro che inquinano in maniera sfacciata e impenitente e coloro che con spirito ribelle non tengono conto dei suoi princìpi di ordine e pulizia. Non sarà permesso a nessuno di causare problemi nel Paradiso restaurato. — Proverbi 2:20-22.

      Durante il dominio del Regno di Dio, sotto la guida di Cristo Gesù, verrà insegnato agli uomini come eliminare qualunque fonte di inquinamento fisico ancora esistente. Allora — non ora — tutti i servitori di Dio dovranno impegnarsi attivamente adottando misure a livello personale e collettivo che renderanno possibile un’operazione di pulizia mondiale senza precedenti. — Confronta Ezechiele 39:8-16.

      Coloro che sopravvivranno alla fine dell’attuale sistema di cose malvagio sosterranno questo programma di pulizia fisica con la stessa dedizione e lo stesso entusiasmo con cui oggi partecipano alla campagna di pulizia spirituale. — Salmo 110:3.

      Ci sarà senz’altro una terra purificata, preceduta dalla più grande campagna di risanamento di tutti i tempi, realizzata tramite il Regno di Dio. Ogni traccia di inquinamento sarà eliminata. Non si vedranno più muri imbrattati da scritte. Bottiglie vuote, lattine, sacchetti di plastica, involucri di caramelle e di gomme da masticare, giornali e riviste non deturperanno più nessuna spiaggia, nessun angolo di paradiso.

      Rallegratevi, una terra pulita è vicina!

      [Immagine a pagina 7]

      Parteciperete alla futura campagna di risanamento mondiale?

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