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Parte II: Consolidato il potere con l’espansione delle attivitàSvegliatevi! 1992 | 22 gennaio
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Con la potenza economica si sono costruiti imperi
Il mondo del commercio ha dato vita a organizzazioni potenti. Secondo il libro Breve storia del lavoro, di Melvin Kranzberg e Joseph Gies, ne è un esempio “una delle innovazioni socio-economiche del mondo antico di maggiore portata e durata: la corporazione artigiana o gilda”. (Traduzione e cura di G. Canavese e U. Livini, Milano, Mondadori, 1976, p. 46) Queste gilde, se da un lato fecero del bene, dall’altro abusarono a volte del loro potere in maniera sfacciata, il che fa pensare ad alcune potenti organizzazioni d’oggi. Infatti si dice che un traduttore della Bibbia del XIV secolo, John Wycliffe, ne abbia denunciate alcune, definendole “perfide cospiratrici . . . maledette da Dio e dall’uomo”. — Vedi riquadro a pagina 13.
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Parte II: Consolidato il potere con l’espansione delle attivitàSvegliatevi! 1992 | 22 gennaio
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[Riquadro a pagina 13]
Il potere delle gilde e dei sindacati
Nel IV secolo a.E.V. alcune città mediterranee erano specializzate nella produzione di certi articoli, e coloro che esercitavano lo stesso mestiere erano raggruppati nella stessa zona della città. All’inizio queste gilde o corporazioni artigiane erano, pare, di natura socio-religiosa. Il libro Breve storia del lavoro ci dice che “ogni associazione aveva il suo dio o dea tutelare — e, ad occupare le cariche religiose, erano gli stessi membri della corporazione”. — Cit., p. 46.
Le gilde medievali dovevano provvedere assistenza agli aderenti e proteggere il mestiere nel suo insieme regolando la produzione e stabilendo norme, forse anche controllando prezzi e salari. Alcune assunsero carattere di monopoli, manipolando i prezzi con accordi segreti, mirando a difendere il mercato della gilda e a impedire la concorrenza sleale.
Seguendo il modello delle antiche corporazioni artigiane, nell’XI secolo vennero all’esistenza gilde di mercanti, che i mercanti viaggiatori costituirono per difendersi dal brigantaggio. Ma le gilde persero gradualmente il loro carattere originario. Essendo le gilde legate ai traffici locali, il loro potere e il loro prestigio declinarono man mano che i mercati regionali, nazionali e internazionali prendevano il sopravvento e man mano che i mercanti cominciavano a eclissare gli artigiani.
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