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Abrolhos ci fa spalancare gli occhiSvegliatevi! 2002 | 22 dicembre
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Abrolhos ci fa spalancare gli occhi
DAL BRASILE
NEL XVI secolo i marinai che si trovavano vicino alle barriere coralline al largo della costa dello stato brasiliano di Bahia, mettevano in guardia i loro compagni dicendo: “Abra os olhos!” (Tenete gli occhi aperti!) Secondo la tradizione questo avvertimento ripetuto più volte diventò il nome di un gruppo di cinque piccole isole della regione: l’arcipelago di Abrolhos.
Abrolhos si trova nell’Atlantico meridionale a soli 80 chilometri dalle città costiere di Caravelas e Alcobaça. È comunque circondato e isolato dalla barriera corallina. Scogliere non segnalate sulle carte geografiche e violente tempeste atlantiche sarebbero state sufficienti a dissuadere molti marinai dall’avventurarsi in queste acque, se non fosse stato per un grosso interesse economico: la megattera.
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Abrolhos ci fa spalancare gli occhiSvegliatevi! 2002 | 22 dicembre
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Una muraglia di “grandi cappelli”
“Quando Manoel, il nostro barcaiolo, riuscì a passare attraverso la cosiddetta ‘Scogliera delle muraglie’, capii perché i primi navigatori portoghesi temevano queste acque. Colonne di corallo multicolore, alte fino a 20 metri e larghe 50 vicino alla superficie, torreggiano dal fondale. A motivo della forma di cono rovesciato, la gente del posto li ha soprannominati “grandi cappelli”. Sott’acqua molte di queste colonne si sono unite a formare immensi archi e corridoi e perfino muraglie lunghe una ventina di chilometri che sfiorano la superficie. È da queste muraglie che la scogliera prende il suo nome.
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Abrolhos ci fa spalancare gli occhiSvegliatevi! 2002 | 22 dicembre
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Quando la luce del sole penetra nel mondo sottomarino, viene riflessa dai banchi di pesci, dai coralli di color verde, lilla e giallo, dalle spugne e dalle alghe rosse. Siamo immersi in una luce variopinta. Benché ci siano poche specie di coralli rispetto ad altre barriere coralline, alcuni coralli si trovano solo qui.
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