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Vogliamo che altri abbiano la vita come lo vuole Geova?Viviamo avendo in mente il giorno di Geova
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14, 15. In quali situazioni il nostro atteggiamento verso il perdono di Geova potrebbe essere messo alla prova?
14 E se un fratello che ha commesso un peccato grave è impenitente ed è stato espulso dalla congregazione? Una cosa del genere si verificò nel I secolo: alcuni cristiani che erano diventati peccatori impenitenti dovettero essere disassociati. Se questo accadde quando erano ancora presenti gli apostoli di Gesù, non sorprende che ogni tanto accada oggi. In casi simili i fratelli leali della congregazione seguono il comando biblico di non associarsi con chi è stato espulso. La loro lealtà a Geova può aiutare il trasgressore a capire la gravità della sua condotta e indurlo a pentirsi. Leggiamo nella Bibbia che un uomo di Corinto, il quale era stato espulso, in seguito si pentì e si convertì, e fu riassociato. (1 Corinti 5:11-13; 2 Corinti 2:5-8) Quando oggi accade una cosa del genere come vi sentite, e come potete mostrare il vostro desiderio che altri abbiano la vita?
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Vogliamo che altri abbiano la vita come lo vuole Geova?Viviamo avendo in mente il giorno di Geova
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Nel caso menzionato sopra dell’uomo di Corinto che era stato riassociato, Paolo esortò la congregazione a perdonarlo e incoraggiarlo, facendogli sapere che lo amavano veramente: “Questo rimprovero fatto dalla maggioranza è sufficiente a tal uomo, in modo che . . . ora benignamente lo perdoniate e confortiate, affinché non sia in qualche modo inghiottito dalla sua eccessiva tristezza. Perciò vi esorto a confermargli il vostro amore”. (2 Corinti 2:6-8)
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