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  • Ripresa economica: Che speranza c’è?
    Svegliatevi! 1989 | 8 maggio
    • Statisti ed economisti deplorano il colossale debito internazionale, il grave squilibrio economico tra paesi ricchi e poveri e la squallida miseria esistente in tanti paesi. Ma si fa poco se non nulla: i problemi sono troppo gravi. Ha senso agire così?

      La parola “economia” viene dal greco oikonòmos, che indica un economo, uno che amministra la casa. L’economia mondiale è sostanzialmente lo studio di come viene amministrata la “casa” del mondo. Come viene amministrata?

      Per illustrare, supponiamo che la terra sia un quartiere e che le singole nazioni siano i vicini. Uno dei vicini più ricchi spende in maniera irrefrenabile e deve soldi quasi a tutti. Ma siccome è il loro miglior cliente, i creditori sono riluttanti a insistere per avere la restituzione del loro denaro. Alcune delle famiglie più povere sono così indebitate che devono farsi prestare del denaro solo per pagare l’alto interesse sui prestiti ottenuti. Intanto il padre della famiglia più indigente della zona ha appena offerto un lauto pranzo ai suoi amici, sebbene parecchi dei suoi figli facciano la fame.

      Le famiglie più ricche hanno cibo buono e in abbondanza e finiscono per gettarne un bel po’ nel bidone della spazzatura. Spendono per gli animali da compagnia più di quanto le famiglie povere possano permettersi di spendere per i loro figli. Ogni tanto fanno riunioni di quartiere per parlare di tutti i problemi della zona, ma non sembra si ottengano risultati concreti. Le tensioni tra le famiglie dei ricchi e quelle dei poveri crescono. Ovviamente c’è qualcosa di fondamentalmente sbagliato nel modo in cui viene amministrato questo quartiere.

      Qualcuno per amministrare l’economia mondiale

      Buona amministrazione e moralità sono inscindibili. Come abbiamo visto, l’egoismo e l’avidità a livello nazionale, aziendale e individuale concorrono in modo significativo all’aumento del costo della vita, specie nei paesi poveri. Le ingiustizie economiche sono soltanto un riflesso di un sistema di cose ingiusto.

      Bisogna ammettere che non esistono soluzioni facili. I problemi sono troppo grandi per essere affrontati da un solo paese, e non esiste un organismo internazionale con i poteri necessari per risolverli. Inoltre, i capi del mondo sono criticati perché non hanno la volontà politica per affrontarli.

      Ciò nondimeno, la storia descrive un governante che aveva particolarmente a cuore la sorte di coloro che erano economicamente oppressi. Egli promulgò leggi specifiche per proteggerli e provvedere per loro.

      Questo governante fu colui che liberò gli israeliti dall’Egitto circa 3.500 anni fa e che li sfamò miracolosamente con la manna durante i loro 40 anni di peregrinazioni nel deserto. Questo re invisibile fece in modo che tutti avessero a sufficienza. — Esodo 16:18; confronta 2 Corinti 8:15.

      In seguito, quando gli israeliti arrivarono nella Terra Promessa, leggi date da Dio protessero i bisognosi. A coloro che attraversavano momenti difficili erano concessi prestiti esenti da interesse. I poveri potevano raccogliere quanto era stato lasciato nei campi, nei frutteti e nelle vigne. E i proprietari dovevano lasciare qualcosa per i poveri. Inoltre Dio comandò agli israeliti più ricchi di ‘aprire generosamente la mano all’afflitto nel paese’. — Deuteronomio 15:7-11.

      Dio amministrava la casa d’Israele in modo tale che l’intera nazione poteva prosperare, purché ubbidisse alle sue istruzioni. I suoi rappresentanti, come il re Salomone, dovevano imitare l’esempio di Dio. Riguardo a Salomone, il salmista scrive: “Ai miseri del suo popolo renderà giustizia, salverà i figli dei poveri . . . Egli libererà il povero che invoca e il misero che non trova aiuto, avrà pietà del debole e del povero . . . sarà prezioso ai suoi occhi il loro sangue”. — Salmo 71[72, NM]:4, 12-14, CEI.

      Comunque in seguito Dio predisse nella sua Parola che sarebbe sorto un grave problema in relazione al costo della vita. Descrivendo la difficile situazione economica in cui si sarebbe infine trovata l’umanità, la Bibbia predisse: “Per un chilo di grano, la paga di una giornata”. (Apocalisse [Rivelazione] 6:6, Parola del Signore) Oggi queste sono proprio le condizioni in cui versano molti poveri del mondo. Il guadagno di una giornata non basta neppure per coprire la spesa di un solo pasto.

      Si intravede una vera ripresa economica

      L’unico rimedio per questo deplorevole stato di cose fu messo in risalto dal premio Nobel Willy Brandt. Egli disse: “È necessario rendersi conto sempre più che i paesi poveri e quelli ricchi . . . sono uniti dal comune interesse per la sopravvivenza, e che le soluzioni sono possibili solo adottando un approccio lungimirante e a livello mondiale”.

      Questo è proprio ciò che Dio ha in mente, un approccio lungimirante e a livello mondiale. A differenza dei governi umani, Dio ha sia la volontà che i mezzi per rendere possibile una ripresa economica mondiale.

      In quella stessa profezia sulle difficoltà economiche, egli fece riferimento al governante che ha costituito, un governante capace di porre rimedio alla situazione. È descritto come uno che siede su un cavallo “bianco” e anche come uno che sarebbe ‘uscito vincendo’. Questi non è altri che Gesù Cristo, il quale tra breve ‘vincerà’ per estendere il dominio del Regno di Dio come unico governo sopra tutta l’umanità. Questo Regno, retto da Gesù Cristo, è il mezzo con cui Dio risolverà, fra l’altro, il problema del costo della vita. — Rivelazione 6:2; confronta Daniele 2:44.

      Dio promette che sotto il dominio del Regno, a cui nella profezia di Isaia si fa riferimento come a “nuovi cieli”, avverrà quanto segue: “Non faticheranno invano, né genereranno per una morte precoce”. “I miei servi mangeranno . . . i miei servi berranno . . . i miei servi giubileranno”. — Isaia 65:13, 14, 17, 23, CEI.

      Queste parole sono di incoraggiamento per i milioni di persone che oggi faticano inutilmente. Nel nuovo mondo che Dio stabilirà i loro figli non saranno privati dell’essenziale a causa di avversità economiche. La preoccupazione per il costo della vita sarà sostituita dalla gioia di vivere.

  • Ripresa economica: Che speranza c’è?
    Svegliatevi! 1989 | 8 maggio
    • [Immagine a pagina 10]

      Nel nuovo mondo che Dio stabilirà non ci saranno né fame né povertà

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