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Testimoni di Geova: Rapporto dell’Annuario 1991Annuario dei Testimoni di Geova del 1991
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Nell’aprile 1986 in Florida una sorella che aveva un’emorragia uterina chiese le necessarie cure mediche, e informò l’ospedale che non avrebbe accettato sangue in nessun caso. A seguito di un’udienza, il giudice autorizzò le trasfusioni di sangue perché la sorella aveva due figli adolescenti da mantenere. Il sangue fu somministrato, ma si ricorse in appello. Il 16 marzo 1989 la Corte Suprema della Florida emanò una sentenza a favore della paziente Testimone con sei voti contro uno. Questa decisione confermò il diritto dei Testimoni adulti di rifiutare trasfusioni di sangue anche se sono genitori di figli minorenni. In una speciale opinione che concorda con la suddetta sentenza, due giudici della Corte Suprema della Florida hanno perfino preso brani testuali dal fascicolo della Società adottandoli come opinione propria.
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In un altro caso, verificatosi nello Stato di New York, una Testimone con figli ricevette una trasfusione di sangue coatta. Alla corte fu posta questa domanda: Può una paziente essere obbligata contro la sua volontà a un determinato trattamento sanitario per il fatto che ha figli minorenni? No, rispose il 18 gennaio 1990 la Corte d’Appello di New York. La corte affermò: “In breve, la paziente, in qualità di adulta capace, aveva il diritto di determinare il tipo di terapia a cui sottoporsi, e questo includeva il diritto di rifiutare le emotrasfusioni”.
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