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NabonedoPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Interessante è ciò che la Cronaca dice a proposito della notte in cui cadde Babilonia: ‘L’esercito di Ciro entrò a Babilonia senza combattere’. Probabilmente intende dire che non ci fu un conflitto vero e proprio, e questo concorda con la profezia di Geremia secondo la quale ‘gli uomini potenti di Babilonia avrebbero cessato di combattere’. — Ger 51:30.
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NabonedoPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Descrive soprattutto i principali avvenimenti del regno di Nabonedo, l’ultimo monarca assoluto di Babilonia, inclusa un’incisiva relazione della resa di Babilonia alle truppe di Ciro. Benché sia indubbia la sua origine babilonese e sia scritta in caratteri cuneiformi babilonesi, alcuni studiosi che hanno esaminato lo stile del testo dicono che potrebbe risalire all’epoca dei Seleucidi (312-65 a.E.V.), e quindi a due secoli o più dopo i giorni di Nabonedo. Quasi certamente si tratta di una copia di un documento precedente. Il tono di questa cronaca glorifica talmente Ciro, mentre presenta Nabonedo in modo denigratorio, che è considerata opera di uno scriba persiano, ed è stata infatti definita “propaganda persiana”. Anche stando così le cose, però, gli storici ritengono che in linea di massima le informazioni che contiene siano degne di fiducia.
Nonostante la sua brevità — la tavoletta misura solo 14 cm nel punto più largo e circa altrettanto in altezza — la Cronaca di Nabonedo rimane il più completo documento cuneiforme esistente della caduta di Babilonia. Nella terza delle sue quattro colonne, a partire dalla quinta riga, si legge: “[Diciassettesimo anno:] . . . Nel mese di tashritu, quando Ciro attaccò l’esercito di Akkad a Opis sul Tigri, gli abitanti di Akkad insorsero, ma egli (Nabonedo) massacrò gli abitanti disorientati. Il 14º giorno, Sippar fu presa senza combattere. Nabonedo fuggì. Il 16º giorno, Gobria (Ugbaru), governatore di Gutium, e l’esercito di Ciro entrarono a Babilonia senza combattere. Dopo di che Nabonedo fu imprigionato a Babilonia quando (vi) tornò. . . . Nel mese di arahshamnu, il 3º giorno, Ciro entrò a Babilonia, ramoscelli verdi gli furono stesi davanti: lo stato di ‘pace’ (sulmu) fu imposto alla città”. — Ancient Near Eastern Texts, cit., p. 306.
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