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Efesini, Lettera agliPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Demonismo. Efeso era il centro di ogni specie di demonismo. Infatti la città era nota in tutto il mondo per le sue numerose forme di magia. I demoni dunque erano particolarmente attivi a Efeso, e fu senza dubbio per combattere l’influenza della magia e della stregoneria e per aiutare gli efesini di cuore onesto a liberarsi da tali pratiche demoniche che Paolo, mediante lo spirito di Dio, compì miracoli, fra cui anche l’espulsione di spiriti malvagi. — At 19:11, 12.
I seguenti punti indicano quanto Efeso fosse satura di magia e quanto fossero opportuni i consigli di Paolo circa il combattere contro gli spiriti malvagi:
Le “lettere efesine” erano famose in tutto il mondo. “Sembra che consistessero in certe combinazioni di lettere o parole che, pronunciate con certe intonazioni della voce, erano ritenute capaci di allontanare malattie o spiriti maligni; o che, scritte su pergamena e portate sulla persona, si supponeva servissero come amuleti, o portafortuna, per proteggere da spiriti maligni o da pericoli. Infatti Plutarco (Conv. 7) dice: ‘I maghi costringono quelli che sono ossessionati da un demonio a recitare e pronunciare personalmente le lettere efesine, in un certo ordine’”. — A. Barnes, Notes, Explanatory and Practical, on the Acts of the Apostles, 1858, p. 264.
Iscrizioni scoperte fra le rovine di Efeso rivelano in quali terribili tenebre mentali vivevano gli efesini, e perché l’apostolo Paolo scrisse ai cristiani di quella città di non camminare più “come camminano anche le nazioni nella futilità della loro mente, mentre sono mentalmente nelle tenebre”. (Ef 4:17, 18) Le iscrizioni su muri ed edifici indicano che la vita del popolo era dominata da superstizioni, divinazione e presagi.
Grazie alla predicazione di Paolo, alle opere miracolose che compì e alla sconfitta degli esorcisti ebrei, parecchi efesini divennero cristiani. Senza dubbio molti di loro avevano praticato qualche forma di magia. Infatti la Bibbia dice: “Un gran numero di quelli che avevano praticato le arti magiche misero insieme i loro libri e li bruciarono davanti a tutti. E calcolarono nell’insieme i loro prezzi e trovarono che valevano cinquantamila pezzi d’argento”. (At 19:19) Data la larga diffusione che avevano a Efeso la magia e svariate forme di demonismo, era più che opportuno che Paolo desse ai cristiani di quella città ottimi consigli su come combattere le forze spirituali malvage indossando la “completa armatura di Dio”. Senza dubbio alcuni che avevano smesso di praticare la magia erano molestati dai demoni, e i consigli di Paolo potevano aiutarli a resistere agli spiriti malvagi. Si noti che la distruzione di quei libri sul demonismo fu una delle prime cose che quei cristiani fecero, stabilendo un modello per coloro che oggi desiderano liberarsi dal tormento o dall’influenza dei demoni. — Ef 6:11, 12.
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EfesoPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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La predicazione di Paolo, accompagnata da guarigioni miracolose e dall’espulsione di demoni, convinse molti efesini a diventare credenti. Anche l’infruttuoso tentativo di esorcismo da parte dei sette figli di un capo sacerdote ebreo di nome Sceva suscitò molto interesse. Persone che avevano praticato le arti magiche bruciarono pubblicamente i loro libri, che avevano un valore complessivo di 50.000 pezzi d’argento. (At 19:11-20) Efeso era così rinomata per le arti magiche che scrittori greci e romani chiamavano i libri o rotoli di incantesimi e formule magiche “scritti efesini”.
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