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DanimarcaAnnuario dei Testimoni di Geova del 1993
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Louis Carlsson, di Copenaghen, parlando del 1913 narra quanto segue: “Fu un anno in cui vennero distribuiti molti volantini. Ogni domenica mattina alle nove, John Reinseth stava all’angolo di una via per distribuire il territorio ai fratelli e alle sorelle che uscivano in servizio. Non suonavamo i campanelli ma mettevamo un volantino nella buca per le lettere della porta. Ricordo un caso capitato a Vesterbro, un rione di Copenaghen. La porta principale di un appartamento aveva il vetro smerigliato; riuscivo a vedere la sagoma di un uomo all’interno. Infilai un volantino sul tema ‘Babilonia’; fu raccolto e spinto fuori di nuovo. Così infilai un altro volantino ‘Cosa dicono le Scritture sull’inferno?’ L’uomo lo raccolse, lo guardò, e, con mia sorpresa, stavolta se lo tenne!”
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DanimarcaAnnuario dei Testimoni di Geova del 1993
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Il “Fotodramma della Creazione”, una rappresentazione che includeva pellicole cinematografiche e diapositive, giunse in Danimarca quell’autunno. La prima proiezione fu fatta nella Odd Fellows Hall di Copenaghen, e durante il 1915 fu proiettato praticamente in tutte le province, sempre nelle sale migliori, e ogni volta si registrava il tutto esaurito. Dagmar Larsen di Ålborg, che in seguito sposò Louis Carlsson di Copenaghen, ha rammentato: “Ci davamo da fare per distribuire inviti. Ogni mazzetto ne aveva 500 e dedicavamo tutto il nostro tempo libero a quest’opera. Mia sorella Johanne ed io fummo invitate a dare una mano nelle proiezioni in qualità di ‘diaconesse’. Indossavamo un abito nero con il colletto bianco e un copricapo di velluto nero. . . . C’erano tre proiezioni al giorno e un’affluenza di pubblico eccezionale. L’intera città era sottosopra perché il cinema a colori era una novità, e per giunta l’ingresso era libero! Gli spettatori ricevevano una cartolina su cui potevano scrivere nome e indirizzo se volevano altre informazioni, e due colportori rimanevano in città per un po’ al fine di prendersi cura degli interessati”.
Un’insegnante risoluta
Nel 1915 ci fu un altro episodio che non passò inosservato. L’anno precedente la verità era giunta a Skagen, un porto peschereccio nella punta settentrionale del paese. Un commerciante di oggetti d’arte e sua moglie avevano accettato la verità. Anche Marie Due, un’insegnante, era interessata. Dagmar Larsen, battezzata da poco, arrivò a Skagen per fare la bambinaia. Conobbe Marie Due e trattò con lei molti soggetti biblici.
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