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  • Pentimento
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
    • Quelli invece che seguono una condotta simile a quella di molti scribi e farisei, i quali deliberatamente e coscientemente si opposero alla manifestazione dello spirito di Dio mediante Cristo, non riceveranno alcuna risurrezione, per cui non possono ‘sfuggire al giudizio della Geenna’. — Mt 23:13, 33; Mr 3:22-30.

  • Pentimento
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
    • Dal momento che Adamo ed Eva erano creature perfette, e il comando dato loro da Dio era esplicito ed era stato compreso da entrambi, è evidente che il loro peccato fu deliberato e non scusabile a motivo di qualche debolezza o imperfezione umana. Quindi le parole in seguito rivolte loro da Dio non erano un invito al pentimento. (Ge 3:16-24) Lo stesso dicasi della creatura spirituale che li aveva indotti a ribellarsi. La fine sua e delle altre creature angeliche che si sono unite a lui è la distruzione eterna. (Ge 3:14, 15; Mt 25:41) Giuda, benché imperfetto, era stato intimo compagno dello stesso Figlio di Dio, eppure divenne traditore; Gesù stesso lo chiamò “il figlio della distruzione”. (Gv 17:12) L’apostata “uomo dell’illegalità” viene pure chiamato “il figlio della distruzione”. (2Ts 2:3; vedi ANTICRISTO; APOSTASIA; UOMO DELL’ILLEGALITÀ). Anche tutti quelli classificati come simbolici “capri” al momento del giudizio del genere umano da parte del regnante Gesù “andranno allo stroncamento eterno”, e non è rivolto loro alcun invito al pentimento. — Mt 25:33, 41-46.

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