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Una chiesa divisa: Quanto è grave la situazione?La Torre di Guardia 1994 | 1° luglio
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Una chiesa divisa: Quanto è grave la situazione?
“COME in una grande famiglia allarmata che vive in una vecchia casa pericolante la cui facciata è improvvisamente crollata, sembra sia in atto una diatriba quasi in ogni stanza, mentre ‘figli di Gesù’ con i loro tamburelli lanciano invettive contro omosessuali anglo-cattolici in eleganti abiti di seta nera”. — The Sunday Times, Londra, 11 aprile 1993.
La famiglia è la Chiesa d’Inghilterra. La diatriba riguarda l’ammissione delle donne al sacerdozio. Questa vivida descrizione della profonda disunione che vi regna vale anche per il resto della cristianità. I patriarchi della Chiesa Ortodossa e il papa condannano la decisione di ammettere le donne al sacerdozio, per cui il risultato finale, secondo un servizio giornalistico, è che “il sogno della riunificazione col resto della cristianità è ora più remoto che mai”.
Fino a che punto la chiesa è divisa?
Come si legge in Matteo 7:21, Gesù Cristo disse che molti avrebbero dichiarato di considerarlo il loro Signore, ma non avrebbero ‘fatto la volontà del Padre suo’. Una rivista osserva: “I lettori di Matteo che cercano la salvezza potrebbero essere scusati se sono confusi su quale sia esattamente la volontà di Dio, dal momento che i cristiani, e le loro chiese, hanno opinioni nettamente diverse al riguardo”. (Maclean’s) Commentando un sondaggio effettuato in Canada, la rivista concludeva che c’è “un’enorme diversità di credenze e pratiche fra i cristiani canadesi. Anzi, le divergenze sono più accentuate fra i membri di una stessa denominazione religiosa che non fra una denominazione religiosa e l’altra”.
Stando al sondaggio, il 91 per cento dei cattolici è d’accordo sul controllo artificiale delle nascite, anche se la loro chiesa lo condanna; il 78 per cento pensa che debba essere permesso alle donne di diventare sacerdoti; il 41 per cento accetta l’aborto “in determinate circostanze”. Il disaccordo all’interno delle varie denominazioni religiose su “un’infinità di questioni teologiche”, dice la rivista Maclean’s, “evidenzia le divisioni che tendono a lacerare le chiese tradizionali”.
Criteri discordanti
In campo morale vengono adottati metri di giudizio diversi e criteri discordanti. Alcuni asseriscono di sostenere i princìpi della Bibbia, mentre altri se ne fanno beffe. Per esempio, il “matrimonio” celebrato fra due lesbiche nella Metropolitan Church di Toronto era conforme alla volontà di Dio? Evidentemente le contraenti pensavano di sì. “Vogliamo celebrare il nostro amore pubblicamente e davanti a Dio”, hanno detto.
Un giornalista ha chiesto com’era possibile che “un arcivescovo cattolico al quale erano state presentate ripetute lagnanze, si fosse limitato a trasferire sacerdoti pedofili in un’altra chiesa dove avrebbero incontrato altri chierichetti”. Secondo Andrew Greeley, egli stesso sacerdote, da 2.000 a 4.000 preti potrebbero aver abusato di 100.000 minori, spesso senza che si sia fatto nulla di concreto al riguardo.
Una chiesa divisa crea divisione fra la gente. Nei Balcani, i “cristiani” serbi e croati pensano che Cristo li sostenga nella loro guerra “giusta”. Molti portano addosso crocifissi in battaglia; uno, si legge, “teneva sempre il crocifisso in bocca quando il combattimento si faceva più furioso”.
‘Non abbiate fra voi divisioni’
È vero che la Bibbia lascia alcune questioni alla coscienza individuale, ma questo non giustifica la divisione che esiste. L’apostolo Paolo dice chiaramente: “Vi esorto . . . a parlare tutti concordemente, e a non avere fra voi divisioni”. — 1 Corinti 1:10; Efesini 4:15, 16.
Un onesto esame del “cristianesimo” circa duemila anni dopo che l’apostolo Paolo scrisse queste parole suscita alcuni interrogativi molto seri. Perché i “cristiani” sono così divisi? Può una chiesa così divisa sopravvivere? La cristianità sarà mai unita? Il prossimo articolo prenderà in esame queste domande.
[Immagine a pagina 3]
Sacerdoti manifestano contro l’aborto
[Fonte]
Copertina e sopra: Eleftherios/Sipa Press
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Una chiesa divisa: Può sopravvivere?La Torre di Guardia 1994 | 1° luglio
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Una chiesa divisa: Può sopravvivere?
“TUTTI coloro che professano la salvifica verità di Cristo appartengono alla Chiesa visibile. Le divisioni della cristianità — fra Oriente e Occidente, e fra Roma e le chiese riformate — sono divisioni in seno all’unica Chiesa”. (Christians in Communion) Così uno scrittore vede il cristianesimo: una famiglia formata da un ampio assortimento di religioni, che hanno tutte in comune qualche forma di fede in Gesù Cristo.
È però una famiglia divisa, con credenze e norme di condotta in contrasto fra loro. “Oggigiorno nella cristianità . . . le norme da soddisfare per far parte di una chiesa sono inferiori a quelle che deve rispettare chi sale su un autobus”, dice un osservatore. Quale diagnosi si può dunque fare sulla sua condizione spirituale? Il vescovo cattolico Basil Butler afferma: “Un cristianesimo diviso è decisamente molto malato”. (The Church and Unity) Come ha avuto inizio la malattia? Ci sono speranze di guarigione?
“L’uomo dell’illegalità”
L’apostolo Paolo avvertì che ci sarebbe stata disunione. Ai cristiani di Tessalonica, i quali credevano che la presenza di Cristo fosse imminente, scrisse: “Nessuno vi seduca in alcuna maniera, perché [il giorno di Geova] non verrà se prima non viene l’apostasia e non è rivelato l’uomo dell’illegalità, il figlio della distruzione”. — 2 Tessalonicesi 2:3.
Questo “uomo dell’illegalità” introdusse l’apostasia e la ribellione nella congregazione cristiana. Di chi si tratta? Non è un singolo individuo, bensì la classe del clero della cristianità. Dopo la morte degli apostoli di Gesù, questa classe si esaltò relativamente presto sulla congregazione apostata e col tempo cominciò a insegnare filosofie pagane, come la Trinità e l’immortalità dell’anima umana. (Atti 20:29, 30; 2 Pietro 2:1-3) Come un virus letale, infettò quella che diceva di essere la congregazione cristiana con idee ispirate dai demoni che avrebbero inevitabilmente creato disunione. — Galati 5:7-10.
Il contagio era già in atto ai giorni dell’apostolo Paolo, il quale scrisse: “Infatti, il mistero di questa illegalità è già all’opera; ma solo finché colui che ora agisce da restrizione non sia tolto di mezzo”. (2 Tessalonicesi 2:7) Gli apostoli agivano da restrizione contro il veleno dell’apostasia. Quando la loro influenza unificatrice cessò, l’apostasia, non più controllata, si diffuse come cancrena. — 1 Timoteo 4:1-3; 2 Timoteo 2:16-18.
Le attività di questo “uomo dell’illegalità” proseguono a pieno regime. In un recente rapporto su “una chiesa tormentata in campo sessuale e teologico”, un arcidiacono della Chiesa d’Inghilterra ha lamentato: “Mozioni che vietano agli ecclesiastici i rapporti extraconiugali vengono respinte. Omosessuali dichiarati vengono ordinati sacerdoti. Hanno cambiato il bene in male e il male in bene”. — The Sunday Times Magazine, Londra, 22 novembre 1992.
Grano e zizzanie
Gesù Cristo stesso insegnò che il vero cristianesimo sarebbe stato temporaneamente eclissato. Paragonò la fondazione della congregazione cristiana alla semina di seme eccellente che un uomo aveva fatto nel suo campo. Se non che, disse Gesù, “il suo nemico venne e seminò zizzanie in mezzo al grano”. Quando i suoi schiavi gli chiesero se dovevano estirpare le zizzanie, il proprietario del campo disse: “No; affinché, raccogliendo le zizzanie, non sradichiate per caso con esse anche il grano”. Per quanto tempo grano e zizzanie dovevano crescere insieme? Il proprietario del campo disse: “Lasciate che entrambi crescano insieme fino alla mietitura”. — Matteo 13:25, 29, 30.
I finti cristiani crebbero accanto ai veri cristiani fino alla “mietitura”, il tempo della separazione durante gli ultimi giorni del “sistema di cose”. (Matteo 28:20) Satana il Diavolo si servì degli apostati per creare una congregazione cristiana falsa, corrotta e divisa. (Matteo 13:36-39) Essi diedero vita a una vergognosa contraffazione del vero cristianesimo. (2 Corinti 11:3, 13-15; Colossesi 2:8) Man mano che nel corso dei secoli la chiesa si frammentava, diventava sempre più difficile identificare i veri cristiani.
Nuove divisioni
In epoca più recente, dice un libro, “sono comparse nuove divisioni, in particolare il movimento carismatico, che dà risalto alla fede e all’esperienza personale”. (The Testing of the Churches—1932-1982) Fatto interessante, per alcuni i movimenti carismatici dei ‘nati di nuovo’ non sono indice di ulteriore divisione, ma segni di risveglio spirituale. Nell’Irlanda del Nord, ad esempio, si assisté negli anni ’50 del secolo scorso a un analogo revival in cui vennero riposte grandi speranze. Una fonte parlò di “unione fraterna . . . tra ministri presbiteriani, wesleyani e indipendenti” e disse che “ogni giorno giungevano notizie di manifestazioni estatiche, visioni, sogni e miracoli”. — Religious Revivals.
Per molti quelle manifestazioni straordinarie dimostravano che lo spirito di Dio era all’opera per ravvivare la chiesa. “In queste contrade”, disse un osservatore, “sta rinascendo la chiesa di Dio nel suo significato più alto”. Tuttavia, benché acclamato come “una gloriosa epoca senza precedenti nella storia religiosa dell’Ulster”, quel particolare revival e altri simili non hanno prodotto unità religiosa fra coloro che asseriscono di essere rinati spiritualmente.
Essi vi diranno che sono uniti nelle cose fondamentali. Ma la stessa cosa dice il resto della cristianità, secondo cui “ciò che unisce i cristiani è di gran lunga più importante di quel che ancora li divide”. (The Church and Unity) La cristianità afferma: “La fondamentale unità che c’è fra noi e che ci unisce a tutti gli altri cristiani ha le sue radici nel battesimo in Cristo”. (Christians in Communion) Dire però che le divisioni non siano importanti a motivo della comune fede in Gesù è come dire che un cancro non è grave finché il cuore è forte.
La realtà è che tali movimenti religiosi odierni hanno accresciuto la confusione e prodotto anarchia spirituale mentre maestri abili nell’arte della persuasione fanno discepoli di se stessi. Jim Jones e David Koresh sono esempi recenti di leader spirituali che hanno sviato migliaia di persone. (Matteo 15:14) Un ministro battista è esponente di spicco del Ku Klux Klan. Egli vede la sua campagna per la supremazia dei bianchi nel contesto di un revival religioso e dice che coloro che vi prendono parte “riceveranno la forza della divina provvidenza e il coraggio di Colui che morì sul Calvario [Gesù Cristo]”.
Che dire dei presunti miracoli, delle opere potenti e dei segni compiuti nel nome di Gesù? Ricordate il vigoroso avvertimento di Gesù Cristo, secondo il quale hanno la sua approvazione non quelli che semplicemente dicono “Signore, Signore”, ma ‘quelli che fanno la volontà del Padre suo’. Oggi molti non sanno nemmeno qual è il nome del Padre suo, Geova. Gesù mise in guardia contro coloro che ‘in nome suo avrebbero espulso demoni e compiuto opere potenti’ ma che sarebbero stati “operatori d’illegalità”. — Matteo 7:21-23.
“Uscite da essa, o popolo mio”
Qual è la prognosi per la cristianità malata? Infausta. Dovremmo forse dare ascolto al consiglio del vescovo cattolico Butler di “unirci [alla chiesa] senza ulteriore indugio e di offrirle il nostro aiuto perché continui a ‘purificarsi’ dall’interno?” No! La divisa e divisiva cristianità non sopravvivrà. (Marco 3:24, 25) Fa parte dell’impero mondiale della falsa religione chiamato Babilonia la Grande. (Rivelazione [Apocalisse] 18:2, 3) Questo sistema religioso colpevole di spargimento di sangue va incontro all’imminente distruzione per mano di Dio.
La Bibbia non invita i veri cristiani a rimanere dentro questa organizzazione religiosa corrotta per cercare di riformarla dall’interno. Al contrario li esorta: “Uscite da essa, o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricevere parte delle sue piaghe. Poiché i suoi peccati si sono ammassati fino al cielo, e Dio si è rammentato dei suoi atti d’ingiustizia”. — Rivelazione 18:4, 5.
‘Uscire’ per andare dove? Ricordate, Gesù promise che alla mietitura i veri cristiani sarebbero stati nuovamente raccolti insieme in unità a livello mondiale. Anche il profeta Michea predisse questo nuovo radunamento con le parole: “Li porrò in unità, come un gregge nel recinto”. (Michea 2:12) È avvenuto questo?
Sì! Oggi i veri cristiani vengono radunati in una fratellanza mondiale intimamente unita. Quale? La congregazione cristiana dei testimoni di Geova, che dichiarano unitamente la buona notizia del Regno di Dio in 231 paesi. Hanno rigettato i divisivi insegnamenti della cristianità e si sforzano di adorare Dio secondo la verità contenuta nella sua Parola. — Giovanni 8:31, 32; 17:17.
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