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Liberazione divina dal genocidioLa Torre di Guardia 1986 | 15 marzo
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Cosa impariamo: Ester mostrò quanto sia preziosa la modestia non chiedendo gioielli o vestiti lussuosi prima di entrare alla presenza del re. Lasciò che fosse la persona segreta del cuore, col suo “spirito quieto e mite”, a conquistare il favore del re. (I Pietro 3:1-5) In modo simile, i componenti dell’unto rimanente radunato dal 1919 hanno conquistato il favore del Re Gesù Cristo.
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Liberazione divina dal genocidioLa Torre di Guardia 1986 | 15 marzo
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A Ester non era certo venuto meno il coraggio, visto che aveva già rischiato la vita. È probabile, però, che prima volesse ingraziarsi il re. Per questo lo invitò a un secondo banchetto. Si deve tenere conto anche della guida divina, dato che il conseguente intervallo consentì che si verificassero certi avvenimenti.
Cosa impariamo: Ester mostrò fede, fu coraggiosa e disposta a seguire il consiglio di Mardocheo.
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Liberazione divina dal genocidioLa Torre di Guardia 1986 | 15 marzo
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8:5 — In che modo Ester mostrò discernimento?
Ester soppesò con cura le sue parole, invitando il re ad annullare il documento dell’intrigante Aman, “che egli scrisse”. Con tatto evita di menzionare la responsabilità del re nella cosa.
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