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Un mondo in cui si insegna ad odiareSvegliatevi! 1997 | 8 settembre
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Quando all’odio si aggiunge il razzismo, la situazione si fa ancora più minacciosa. Perciò non è strano che i tedeschi siano preoccupati per certi filmati prodotti da gruppi di destra in cui si vedono scene di violenza contro gli stranieri, in particolare contro i turchi. E hanno ragione di preoccuparsi, poiché al 1º gennaio 1994 i turchi costituivano il 27,9 per cento dei 6.878.100 stranieri residenti in Germania.
Il razzismo non fa che ribadire quello che il nazionalismo insegna ai bambini sin dall’infanzia, ovvero che odiare i nemici della propria nazione non è sbagliato. George M. Taber, giornalista di Time, ha scritto: “Di tutti gli ‘ismi’ politici che la storia ricordi, forse il più potente è il nazionalismo”. E ha spiegato: “Si è versato più sangue in suo nome che per qualsiasi altra causa a parte la religione. Da secoli i demagoghi istigano le folle al fanatismo dando la colpa di tutti i loro guai a qualche gruppo etnico vicino”.
Alla base di molti problemi del mondo odierno c’è l’odio antico per altri gruppi etnici, razze o nazionalità. E la xenofobia, l’avversione per gli stranieri, è in aumento. È interessante, però, ciò che ha scoperto un’équipe di sociologi tedeschi: la xenofobia esiste soprattutto dove vivono pochi stranieri. Questo sembra dimostrare che essa nasce più spesso dal pregiudizio che dall’esperienza diretta. “I pregiudizi dei giovani sono alimentati soprattutto dai familiari e dagli amici”, hanno scoperto i sociologi. In effetti, il 77 per cento degli intervistati, pur avendo pregiudizi, non avevano avuto contatti con persone straniere, o li avevano avuti molto sporadicamente.
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Un mondo in cui si insegna ad odiareSvegliatevi! 1997 | 8 settembre
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Che questi fattori scatenino l’odio è abbastanza evidente. Un articolo di Time diceva: “Era dai tormentati anni ’30 che in Europa il variegato universo dei movimenti di estrema destra non aveva tante occasioni per prosperare. . . . Preoccupate per i propri posti di lavoro, le persone stanno covando una rabbia silenziosa contro l’impotenza dei governi di centro e stanno trasformando gli stranieri in mezzo a loro in capri espiatori”. Jörg Schindler, sul Rheinischer Merkur/Christ und Welt, ha richiamato l’attenzione sulle decine di migliaia di rifugiati politici che sono affluiti in Germania negli ultimi vent’anni. Il German Tribune avverte: “Il razzismo è in aumento in tutta Europa”. L’arrivo di tanti immigrati crea sentimenti d’odio. Si sentono persone che si lamentano: ‘Ci costano denaro, ci rubano i posti di lavoro, sono un pericolo per le nostre figlie’. Theodore Zeldin, professore del St. Antony’s College di Oxford, ha detto che le persone “sono violente perché si sentono minacciate o umiliate. È sulle cause della loro rabbia che bisogna agire”.
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